La carriera di Van Looy: tutte le vittorie dell'Imperatore di Herentals

Il belga, insieme a Merckx e De Vlaeminck, è l'unico corridore ad aver vinto tutte le Classiche più importanti. Da ricordare anche i 2 Mondiali e le 37 tappe nei Grandi Giri

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
18 dicembre 2024
Rik Van Looy al Giro dei Paesi Bassi del 1956

Rik Van Looy al Giro dei Paesi Bassi del 1956

Roma, 18 dicembre 2024 – Per appena due giorni non ha fatto in tempo a festeggiare i suoi primi 91 anni di vita: Rik Van Looy si è spento in mattinata dopo una breve malattia nella sua Herentals, località di cui era stato 'insignito' del platonico titolo di 'Imperatore', e lo ha fatto lasciando un solco profondissimo nella storia del ciclismo sia su strada sia su pista.

La carriera di Van Looy

Il nome dell'ex fuoriclasse belga, professionista dal 1954 al 1970, viene spesso associato alle Classiche e in particolare alle Monumento, tutte vinte come finora riuscito solo a Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck. Nel carniere di Van Looy, per la precisione, ci sono 3 edizioni della Parigi-Roubaix (nel 1961, nel 1962 e nel 1965), 1 della Milano-Sanremo (nel 1958), 2 del Giro delle Fiandre (nel 1959 e nel 1962) e 1 rispettivamente del Giro di Lombardia (nel 1959) e della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 1961). C'è però un distinguo rispetto ai connazionali: tra essi, e in generale nella storia del ciclismo, Van Looy è l'unico ad aver vinto, oltre alle Classiche Monumento, la Freccia Vallone, la Parigi-Bruxelles e la Parigi-Tours, con quest'ultima corsa che manca al bottino di Merckx e De Vlaeminck. Non solo le corse di un giorno più prestigiose: il classe 1933, tra le sue 379 vittorie totali su strada, un record che sarebbe poi stato stracciato, tanto per cambiare, dal Cannibale e dai suoi 426 successi (il terzo in questa graduatoria è Francesco Moser, a quota 273), ha scritto il proprio nome anche sull'albo d'oro dei Mondiali, tra l'altro firmando una mai banale doppietta nel 1960 e nel 1961, alla quale aggiungere i secondi posti raccolti nel 1956 e nel 1963. Van Looy ha vinto anche 37 tappe nei Grandi Giri, un raccolto che gli vale il nono posto nella classifica in esame: parlando di piazzamenti, i migliori sono stati raggiunti alla Vuelta (due terzi posti nel 1959, anno nel quale era arrivato quarto al Giro d'Italia, e nel 1965), a testimonianza di un corridore capace di disimpegnarsi bene anche nell'arco delle tre settimane. Oltre all'immenso talento, Hendrik all'anagrafe ma per tutti all'epoca 'Rik II' per distinguerlo dal più esperto Rik Van Steenbergen (nato nel 1924 e deceduto nel 2003), era famoso per la grande leadership guadagnata in seno al gruppo nel contesto di un ciclismo nel quale le rivalità erano anche più accese di quanto accade nei giorni nostri, quelli dell'addio: sempre a dicembre, ma nel 2022, era stata la volta dell'ultimo saluto a Vittorio Adorni, tanto per restare in ambito di fuoriclasse di una volta.

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