Espargaro, dalla MotoGp al ciclismo. Ufficiale l’ingaggio alla Lidl-Trek

L'ex stella della MotoGp avrà il ruolo di ambasciatore in gare prestigiose. "E' il coronamento di una passione". Il direttore generale Guercilena: "Porterà la sua esperienza ai giovani"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
16 dicembre 2024
Aleix Espargaro (Ansa)

Aleix Espargaro (Ansa)

Roma, 16 dicembre 2024 – Dalle indiscrezioni, quelle del portale Relevo dei giorni scorsi, all'ufficialità: l'avventura di Aleix Espargaro nel ciclismo è davvero pronta a iniziare grazie alla Lidl-Trek.  

Le dichiarazioni di Espargaro e Guercilena

  Neanche il tempo di appendere la moto al chiodo che l'ormai ex pilota di MotoGp si lancia in una nuova esprienza che con quella precedente avrà in comune le due ruote, ma a velocità decisamente diverse. Dopo lo stupore iniziale, adesso la domanda verte sul ruolo che Espargaro avrà nella squadra statunitense. A partire dall'1 gennaio, lo spagnolo si unirà alla Lidl-Trek con il ruolo di ambasciatore per gare ciclistiche prestigiose non ancora specificate: una definizione che lascia un po' di mistero per quello che è destinato a essere comunque il vero colpo di ciclomercato dell'intero inverno. "Sono entusiasta di entrare nella famiglia della Lidl-Trek, dove ci sono tra i migliori ciclisti al mondo. Ho cominciato a dedicarmi a questo sport dopo un infortunio alla schiena che mi ha allontanato dalle corse: la bici ha aiutato il mio recupero, ma con il tempo è diventata più di una semplice preparazione. Direi una passione, aiutata dai tanti ciclisti che, vivendo ad Andorra, ho via via conosciuto e incontrato, ricevendo le ispirazioni giuste per alzare il mio livello". Dunque, per il classe '89 l'imminente ingresso nel professionismo sarà il coronamento di un percorso di vita, ancor prima che sportivo, mentre per la Lidl-Trek questo innesto potrà servire soprattutto ai giovani: parola del direttore generale Luca Guercilena. "Lavorare con Aleix sarà gratificante per noi e soprattutto per i giovani. Sappiamo che è un ciclista forte e appassionato, ma nella nostra squadra porterà anche altre prospettive ed esperienza, aiutando le nuove leve a gestire la pressione che deriva da competizioni di alto livello".

Le rivelazioni di Thomas su Froome e Contador

  Le pressioni e il ciclismo sono un connubio storico, come confermato anche da Geraint Thomas nel suo podcast 'Geraint Thomas Cycling Club': al centro del dibattito dell'ultima puntata la presunta ossessione di Chris Froome verso Alberto Contador (e viceversa). "E' stata una grande battaglia psicologica. In tutti i ritiri, essendo insieme a Tenerife, Froome era ossessionato da Contador: c'era una grande rivalità, ma da parte di Chris c'era anche la voglia di emularlo". Contador, ospite d'eccezione del podcast, va più nello specifico con qualche aneddoto. "Ricordo una giornata intensa, sul Teide, dopo un periodo molto duro. Volevo salire più piano, ma vidi salire Froome e il Team Sky e pensai subito che non dovessero superarmi nemmeno in allenamento: cominciai ad andare fortissimo, dando tutto, quasi 500 watt, ma penso che sia giusto vivere così queste rivalità che poi a loro volta ti aiutano a crescere".

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