Gand-Wevelgem 2024, Pedersen brucia Van der Poel. L'ordine d'arrivo

Con una volata lunghissima il danese batte Van Der Poel, suo compagno di fuga nel finale. Bene Milan, quinto al traguardo dopo aver tentato anche l'allungo dalla distanza

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 marzo 2024
Mads Pedersen (Ansa)

Mads Pedersen (Ansa)

Wevelgem (Belgio), 24 marzo 2024 - La Gand-Wevelgem 2024 rappresenta come di consueto il primo assaggio di muri delle Fiandre e pavé, ma con un occhio di riguardo per i velocisti. Definire elementi del calibro di Mathieu Van Der Poel e Mads Pedersen dei semplici velocisti è però riduttivo e ci pensano proprio i diretti interessati a spiegarlo dettando i ritmi della gara nei tratti più complicati, quelli nei quali emerge anche la forza delle squadre. Stavolta niente parata in coppia della Visma-Lease a Bike, come fu un anno fa con Christophe Laporte e Wout Van Aert: a dominare la scena è la Lidl-Trek, che manda in avanscoperta un ottimo Jonathan Milan, quinto al traguardo, e che perde dai giochi Jasper Stuyven solo a causa di una foratura. Poco male per Pedersen, il più forte oggi come dimostrato con una lunghissima volata finale di 500 metri per battere Van Der Poel, forse non brillantissimo: per il danese maturano così una doppietta nella corsa fiamminga dopo il successo già ottenuto nel 2020 e anche un bel biglietto da visita in vista delle prossime Classiche, con il Giro delle Fiandre 2024 in programma tra appena una settimana esatta. Tra l'altro con l'aggiunta nel parterre di diversi fuoriclasse oggi assenti.  

La cronaca

La prima caduta riguarda Riley Pickrell (Israel-Premier Tech), che si rialza senza problemi, mentre a Jasper Dejaegher (Team Flanders-Baloise) va peggio, con tanto di ritiro: lo stesso destino tocca a Jan Tratnik (Visma-Lease a Bike), che a sua volta finisce sull'asfalto insieme a Gil Gelders (Soudal Quick-Step) e Daniel McLay (Arkéa-B&B Hotels), mentre Jonas Rutsch (EF Education-EasyPost) fora. Non solo incidenti e guai meccanici: la prima parte della corsa è caratterizzata dalla fuga che vede protagonisti Michael Morkov (Astana Qazaqstan Team), Johan Jacobs (Movistar Team), Kelland O'Brien (Team Jayco AlUla), Hugo Houle (Israel-Premier Tech), William Blume (Uno-X Mobility), Cyrus Monk (Q36.5 Pro Cycling Team), Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) e Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), il cui dominio comincia a vacillare sullo Scherpenberg (2,1 km con una pendenza media del 2,1%). A questo punto comincia un'altra corsa, quella che vede gli scatti dei protagonisti più attesi, tra i quali tanti azzurri: si fanno vedere Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e Davide Cimolai (Movistar Team), ma è sul Baneberg (2 km con una pendenza media del 6,4%) che la corsa esplode grazie allo scatto di Max Walscheid (Team Jayco AlUla). Il tedesco viene presto riassobito e superato da un drappello di tutto rispetto in cui figurano Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Jonathan Milan, Jasper Stuyven, Mads Pedersen (Lidl-Strek), Tim Van Dijke (Visma-Lease a Bike), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility) e Laurence Pithie (Groupama-FDJ). Intanto si stacca dal gruppo Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe), vittima di una foratura: lo stesso destino tocca a Stuyven ed è un evento che cambia i piani in casa Lidl-Trek (e non solo). Milan scatta e Van Der Poel è costretto a rintuzzare in prima persona. Il secondo passaggio sul Monteberg (1,5 km con una pendenza media del 4,3% e massima dell'8,5%) segna la rasoiata di Pedersen, con il compagno di squadra Milan che prima perde contatto e poi prova a riattaccare a sua volta. Sul Kemmelberg (500 metri con una pendenza media del 9,7% e massima del 14,5%) Trentin prova a riportarsi dai migliori, ancora regolati da un Pedersen con la gamba dei giorni migliori. Intanto una caduta coinvolge tra gli altri Alex Kirsch (Lidl-Trek) e Aimé De Gendt (Cofidis), mentre sullo Scherpenberg (400 metri con una pendenza media del 5,2% e massima dell'11,4%) si consolida intorno ai 25'' il vantaggio del terzetto al comando: a comporlo sono Van Der Poel, non apparso brillantissimo sui vari muri, Pedersen e Pithie. Lo scenario cambia leggermente sul Baneberg (600 metri con una pendenza media del 5% e massima del 12%): dal drappello degli inseguitori scattano Ben Turner (Ineos Grenadiers) e Hugo Page (Intermarché-Wanty), che sorprendono gran parte dei corridori fino a quel momento impegnati a tirare. Il Kemmelberg (500 metri con una pendenza media dell'11% e massima del 15,8%) cambia ancora lo scenario davanti, con Pedersen, ancora lui, che scatta e il solo Van Der Poel che riesce a tenergli testa, mentre Pithie perde contatto: dal gruppo parte invece Anthony Turgis (Team TotalEnergies). Ci prova anche Stuyven, che dimostra di avere un'ottima gamba nonostante la foratura precedente che gli ha di fatto precluso qualsiasi sogno di gloria. Turgis raggiunge Turner e Page, che a loro volta tengo ormai sotto tiro Pithie: per tutti però il duo al comando, letteralmente di un altro pianeta a maggior ragione ora che c'è collaborazione, sembra irraggiungibile. Alle spalle di Pedersen e Van Der Poel, ormai indirizzati verso una volata a due, si forma un quartetto che a sua volta comincia a perdere molto dal gruppo: a lavorare sodo è la Soudal Quick-Step, al servizio di Tim Merlier (Soudal Quick-Step), ma probabilmente soltanto per la volatina di consolazione. E' proprio così che vanno le cose e a regolare il plotone è l'idolo di casa Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe), che riesce così a salire sul podio: per completarlo, lì davanti, c'è bisogno di una volata a due tra i più forti del giorno (e non solo), con Pedersen a spuntarla su Van Der Poel con una volata lunghissima lanciata a ben 500 metri dal traguardo, bissando così il successo ottenuto nel 2020.  

Ordine d'arrivo Gand-Wevelgem 2024

  1) Mads Pedersen (LTK) in 4h36'00'' 2) Mathieu Van Der Poel (ADC) st 3) Jordi Meeus (BOH) +16'' 4) Jasper Philipsen (ADC) +16'' 5) Jonathan Milan (LTK) +16'' 6) Olav Kooij (TVL) +16'' 7) Biniam Girmay (IWA) +16'' 8) Tim Merlier (SOQ) +16'' 9) Dylan Groenewegen (JAY) +16'' 10) Matteo Trentin (TUD) +16''  

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