Giglio d’Oro, show del pedale targato Ganna. Nel mirino Sanremo, Roubaix e cinque cerchi

Il campione è tornato a vincere il premio più abito del ciclismo italiano. Grande festa per la rassegna ideata dai Carmagnini

18 novembre 2023

A tre anni di distanza Filippo Ganna è tornato a vincere il Giglio D’Oro, il premio più importante in Italia, quale miglior atleta della stagione, organizzato da Lorenzo e Saverio Carmagnini, con il patrocinio della Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di Calenzano e Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’Ussi. Un’edizione speciale in quanto il premio nato nel 1974, ha festeggiato i 50 anni con la presenza di campioni che hanno fatto la storia del ciclismo italiano e non solo come Francesco Moser (9 Giglio D’Oro vinti), Giuseppe Saronni, Claudio Chiappucci, il fiorentino Francesco Casagrande, Giovanni Visconti. Costretto Filippo Ganna a disertare l’invito all’ultimo momento per ragioni familiari, è stato uno dei suoi allenatori Dario David Cioni a ritirare il premio e illustrare programmi futuri e ambizioni di "Super Pippo".

Il debutto nel 2024 in Australia, quindi la Milano-Sanremo come primo traguardo da centrare dopo il 2° posto di quest’anno. Nel mirino anche la Parigi-Roubaix (sesto nel 2023) quindi il pensiero alle Olimpiadi di Parigi ai primi di agosto. "Per lui - dice Cioni - niente gara in linea siamo d’accordo con il ct Bennati, ma solo la cronometro, e quindi la pista con il quartetto dell’inseguimento. Filippo ha dimostrato quest’anno una costanza di rendimento incredibile e questo è uno dei suoi punti di forza".

Gli altri riconoscimenti durante la festosa cerimonia, al Campione Italiano tosco-emiliano Simone Velasco, alla rivelazione Filippo Magli (Premio Gastone Nencini), a Jury Chechi nel ricordo di Alfredo Martini. A Claudio Chiappucci invece il premio internazionale Franco Ballerini; al collega Pier Bergonzi quello nel ricordo di Franco Calamai. Infine premi per i giovani Lorenzo Luci (Memorial Tommaso Cavorso) e per lo juniores Edoardo Cipollini. Tra i presenti alla splendida cerimonia da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, il ct azzurro Daniele Bennati, il presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni, il governatore Eugenio Giani.

Prima della cerimonia di consegna dei premi, il sindaco di Firenze Dario Nardella (presente anche l’assessore Cosimo Guccione) hanno presentato il Trofeo della partenza del Tour de France da Firenze, sottolineando l’importanza dell’evento e ricordando un personaggio unico come Alfredo Martini e due campioni toscani, che hanno vinto il Tour, Gino Bartali e Gastone Nencini. Antonio Mannori

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