Giro d'Italia 2023, la carica di Evenepoel: "Voglio vincere la crono inaugurale"

Il belga punta alla prima maglia rosa: "Davanti però ho specialisti come Ganna e Kung che nella prova secca possono battermi"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
4 maggio 2023
Remco Evenepoel (Ansa)

Remco Evenepoel (Ansa)

Roma, 4 maggio 2023 - Essere il favorito numero uno del Giro d'Italia 2023, al via sabato 6 maggio e avere la concreta possibilità di indossare la maglia rosa già a partire proprio dalla prima tappa: è ciò che potrebbe succedere a Remco Evenepoel, che non nasconde di puntare tanto già sulla cronometro inaugurale di Fossacesia Marina per cominciare a scavare un piccolo grande solco tra sé e i rivali.

Evenepoel: "Concentrato sulla cronometro"

Sarà proprio così? Nei Grandi Giri dell'epoca moderna i pezzi grossi del gruppo tendono a schivare il simbolo del primato nelle primissime battute per evitare di porre se stessi e l'intera squadra in una situazione di pressione e fatica quando in effetti la corsa non è neanche entrata nel vivo. Questo discorso potrebbe non valere per il fuoriclasse belga che, così come altri figli della nuova generazione dei fenomeni delle due ruote a pedali, ama vincere sempre e senza troppi calcoli. Non a caso il campione iridato sta già pensando ai possibili avversari per la cronometro inaugurale. Due nome su tutti: Filippo Ganna e Stefan Kung. "In una prova secca possono essere più forti di me, ma il mio obiettivo sarà arrivare nella top 3 per guadagnare sui miei rivali per la classifica generale. Se poi dovessi vincere, ovviamente me la godrei parecchio: vincere una tappa al Giro è sempre complicato e, inoltre, significherebbe avere la maglia rosa sulle spalle a fine giornata. Sarà indubbiamente uno stimolo in più per dare tutto". Forse, al di là del campanilismo che porta gli appassionati italiani a tifare spudoratamente per Top Ganna, non è lo scenario da auspicare perché dal gruppo, magari addirittura fino a Roma, sparirebbe la maglia iridata, uno dei simboli più belli e prestigiosi dell'intero ciclismo, nonché una casacca che ultimamente non si vede spesso sulle strade del Giro. Un motivo in più per tifare appunto per Ganna, ad oggi l'unico corridore azzurro che all'apparenza può puntare alla maglia rosa. E purtroppo solo nella frazione inaugurale.

Il montepremi del Giro d’Italia 2023

Pedersen e il tabù Italia

Già, le maglie: rosa, bianca, azzurra e ciclamino. Curiosamente, il fenomeno Evenepoel potrebbe fare incetta totale e accaparrarsele tutte. Un rischio di cui è consapevole Mads Pedersen, uno dei grandi favoriti per la classifica a punti. "Inseguire la maglia ciclamino significa vincere almeno una tappa, cosa che non mi è ancora riuscita in Italia. Guai però a pensare che il discorso riguardi solo noi velocisti. In lizza ci sono anche i big della graduatoria: penso soprattutto a Evenepoel". Come sempre non usa tanti giri di parole il corridore danese, che curiosamente si presenterà al Giro con i galloni di capitano di una Trek-Segafredo che, dopo il forfait forzato di Giulio Ciccone a causa della positività al Covid, non avrà alcuna velleità di classifica: uno scenario a dir poco inusuale per la formazione statunitense, che pochi giorni fa ha ufficialmente divorziato da Antonio Tiberi, colui che nei piani generale doveva essere il nuovo che avanza per dare l'assalto ai Grandi Giri.

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