Giro d’Italia 2023, tappa 15: le pagelle di Angelo Costa

Brandon McNulty si è imposto nello sprint a tre che ha risolto i conti tra i fuggitivi di giornata

di ANGELO COSTA
21 maggio 2023
Brandon McNulty (Ansa)

Brandon McNulty (Ansa)

Roma, 21 maggio 2023 – Brandon McNulty ha vinto la quindicesima tappa del Giro d'Italia 2023, la Seregno-Bergamo di 195 chilometri. Il corridore statunitense della UAE Team Emirates si è imposto nello sprint a tre che ha risolto i conti tra i fuggitivi di giornata, precedendo l'irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) e l'italiano Marco Frigo (Israel-Premier Tech). Nonostante un tracciato nervoso e adatto agli attacchi, gli uomini di classifica si sono sfidati soltanto sullo strappo della Boccola, all'ingresso del capoluogo lombardo, con le accelerazioni del portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates) rintuzzate dallo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma), dal britannico Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e dall'italiano Damiano Caruso (Bahrain-Victorious). Rimasto leggermente attardato nelle battute conclusive, il francese Bruno Armirail (Groupama-FDJ) mantiene la maglia rosa. Domani la corsa rosa osserverà il suo secondo giorno di riposo. Si riprende martedì con la sedicesima frazione, con partenza da Sabbio Chiese e arrivo in salita sul Monte Bondone dopo 203 chilometri. 

Le pagelle del Giro

10 a BRANDON MCNULTY. Per vincere la sua prima tappa in un grande giro non usa solo le gambe, ma anche la testa: quando Healy lo stacca, lo insegue con regolarità e non frenesia. Tenta anche di evitare la sfida diretta sulla Boccola attaccando a 7 chilometri da Bergamo, poi è bravissimo a restar incollato all’irlandese fino allo sprint, risparmiando le ultime energie rimaste: avendo capito che era la sua occasione, non se la fa sfuggire.

9 a BEN HEALY. Che sia un gran corridore si era già visto a Fossombrone: a Bergamo la replica, con un finale diverso, perché il suo spirito combattivo stavolta incrocia chi gli sa resistere. Più istintivo che calcolatore, si smarrisce un po’ quando si accorge di non esser superiore agli altri: a 22 anni è un difetto che ha tempo per eliminare.

9 a MARCO FRIGO. Ha solo 23 anni e fa innamorare i bergamaschi perché, pur essendo veneto, ne rappresenta bene lo spirito: non molla mai. Corsa extralarge, per volontà e qualità, ma anche per lucidità: quando riaggancia i due compagni d’avventura nell’ultimo chilometro è bravissimo a tirar dritto, arrivando a un passo da una vittoria che meriterebbe.

7 a SIMONE VELASCO. Nell’Astana che viaggia lontana in classifica è tra i più attivi. Ci prova anche stavolta, fin dall’inizio, con la più scomoda delle compagnie, il favorito Healy. Perde energie per rientrare nella fuga dopo uno scivolone in discesa, dove tira giù anche Frigo, alla fine conquista un sesto posto che lo conferma come miglior italiano dopo Caruso.

5 a EINER RUBIO. Si gioca tutto restando fuori dalla fuga: le energie che consuma per rientrare alla fine gli presentano il conto. Si fa notare soprattutto per la spallata che molla a Healy dopo che l’irlandese gli porta via un gpm. Non è il suo percorso, perché su salite così esplosive fatica più degli altri: quando Healy decide di mettere i razzi, lui tira giù il sipario.

0 ai BIG DI CLASSIFICA. Voto in linea con i chilometri affrontati con la voglia di darsi battaglia. Unico accenno sulla Boccola, in Città Alta a Bergamo, un mezzo allungo di Almeida (‘Non era un attacco’, confermano i tecnici Uae) con Thomas e compagnia subito a ruota. E’ l’atteggiamento giusto per preparar bene il giorno di riposo. Tutti ad aspettare la terza settimana: adesso che è finalmente qui, le parole conteranno zero.

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