Giro d'Italia femminile 2024, vince Longo Borghini

La piemontese spezza il tabù azzurro che durava dal 2008 e lo fa battendo la strenua resistenza di Kopecky, con le due distanziate di appena 1'' alla vigilia dell'ultima tappa

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
14 luglio 2024
Elisa Longhi Borghini   (Preziotti)

Elisa Longhi Borghini (Preziotti)

L'Aquila, 14 luglio 2024 - Dopo un'attesa lunga 16 anni dall'acuto di Fabiana Luperini, il tricolore torna a brillare sul gradino più alto del podio del Giro d'Italia Women, negli ultimi decenni quasi esclusivamente appannaggio delle olandesi: merito di Elisa Longo Borghini, in rosa dalla prima all'ultima tappa dell'edizione 2024, quella totalmente rinnovata nell'organizzazione e nel trofeo e che si è chiusa a L'Aquila dopo aver visto la partenza da Brescia.

I dettagli

Proprio quel giorno, sotto una fitta pioggia, la piemontese mise sulle spalle, per la prima volta in carriera, la maglia rosa aggiudicandosi la cronometro inaugurale con una prova mastodontica: maglia rosa che sarà difesa fino alla fine a dispetto della risalita di Lotte Kopecky, la rivale più accreditata alla vigilia che conferma i pronostici, mostrandosi addirittura anche più competitiva del previsto in salita. In realtà, la rimonta della belga, che nella prova contro il tempo aveva lasciato per strada 25'', parte subito grazie agli abbuoni guadagnati nella tappa 2, quella vinta da Chiara Consonni in volata: questo sarà l'ultimo successo parziale di un'italiana dopo i successivi acuti di Niamh Fisher-Black, Clara Emond, Liane Lippert, Neve Bradbury e Kim Le Court. Una tappa in realtà la vince anche la stessa Kopecky, che si impone a Foligno mettendo ulteriore pressione alla maglia rosa, che battezza la frazione della doppia scalata al Blockhaus per chiudere i conti. Invece no: mentre Bradbury, quasi come l'omonimo e ben più famoso pattinatore sul ghiaccio (Steven, campione olimpico nel 2002), vinceva, Kopecky e Longo Borghini alle sue spalle si spartivano il resto dei secondi di abbuono (rispettivamente 6'' e 4''), portando a 1'' (e 46 centesimi) il distacco alla vigilia dell'ultima tappa. I timori alla partenza di Pescara nella testa di Longo Borghini sono tanti: dalla beffa inflitta proprio tramite gli abbuoni a un possibile buco che si potrebbe creare grazie allo spunto sulla carta più veloce della campionessa iridata. Le due, come da pronostico, procedono appaiate per tutta la giornata, con la maglia rosa a tirare il primo sospiro di sollievo per la presenza di una fuga, quella che premierà Le Court, la prima mauriziana a vincere al Giro d'Italia, e che toglierà di mezzo i giochi legati agli abbuoni. Il resto lo fa proprio Longo Borghini con un controscatto bruciante che lascia sul posto Kopecky, che aveva provato disperatamente ad anticipare i tempi, giocandosi il tutto per tutto per rimontare un gap minimo che, a fine corsa, salirà a 21''.

Le dichiarazioni di Longo Borghini

 Tra gioia ed emozione, con tanto di romantico bacio al marito (e collega) Jacopo Mosca, l'atleta della Lidl-Trek si concede ai microfoni abruzzesi. "Adesso questa maglia è davvero mia. Oggi, in sede di partenza, c'era gente che aveva dei dubbi: con 1'' da gestire, avevamo l'1% di possibilità di vincere e ce l'abbiamo fatta anche grazie al grande sforzo della squadra, che ringrazio. Ora mi godo questo trionfo, che devo ancora metabolizzare bene".

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