Il Giro dei pistard, esulta Thomas. Ma ora lo sterrato stuzzica Pogacar

Il francese vince a Lucca dopo una fuga a quattro. Sulle colline senesi oggi Tadej può allungare in rosa

di ANGELO COSTA -
9 maggio 2024
Il Giro dei pistard, esulta Thomas. Ma ora lo sterrato stuzzica Pogacar

Il Giro dei pistard, esulta Thomas. Ma ora lo sterrato stuzzica Pogacar

Vita dura per i velocisti al Giro: dopo aver salvato in extremis due sprint in altrettanti giorni, minacciati da un’invenzione di Pogacar e da una sparata di Ganna, il terzo se lo vedono sfuggire sotto il naso. Merito, non certo colpa, di una fuga che parte a più di 70 chilometri dal traguardo e arriva fino a Lucca. Che a vincere sia Benjamin Thomas, francese di 28 anni con casa e fidanzata in Italia, è la degna conclusione: è lui a ispirare l’assalto dopo il passo del Bracco, è soprattutto lui a trainare Valgren, Paleni e il nostro Pietrobon, gli unici a intuire come l’occasione sia propizia.

Continua così il Giro dei pistard: dopo Milan scortato da Consonni, ecco il Thomas di Francia. E’ al primo centro in una grande corsa a tappe, ma fra titoli mondiali ed europei ha gonfiato la bacheca nei velodromi, dove ha trovato pure la fidanzata, l’azzurra Martina Alzini, con la quale vive sul Garda. "Stamattina, quando Martina mi ha chiesto cosa avrei fatto, le ho risposto che era una tappa per velocisti e mi sarei riposato per domani, invece è arrivata la vittoria che sognavo", racconta Beniamino in perfetto italiano dopo aver spento nei cento metri finali l’assalto a sorpresa di Andrea Pietrobon ("Ci ho provato, ma non avevo più gambe", spiega il veneto).

Come ogni beffa che si rispetti, anche questa si lascia alle spalle rabbia e polemiche. C’è chi se la prende col gruppo, che soffoca la fuga iniziata nei primi chilometri e concede via libera a quella con corridori più freschi e di passo veloce, e c’è chi se la prende con una squadra come l’Alpecin che prima forza i ritmi poi lascia il peso dell’inseguimento agli altri. "Avrei tante cose da dire, preferisco lasciare la parola alle immagini", lo sfogo di Milan, che non trovando alleati per ricucire si è messo il cuore in pace pure lui.

Archiviate le baruffe fra velocisti, il Giro torna a dedicarsi all’alta classifica. Primo assaggio oggi sulle colline senesi, con una dozzina di chilometri di sterrato: è lì che, pur alla vigilia della prima crono, potrebbe saltar di nuovo fuori Tadej Pogacar, trionfatore sulle Strade Bianche un paio di mesi fa. "Ma qui sarà una storia diversa: so che il terreno è insidioso, mi farò trovar pronto", è il pensiero dello sloveno rosa. E ha tutta l’aria di essere un avvertimento.

Ordine d’arrivo 5ª tappa Genova-Lucca: 1) Benjamin Thomas (Fra, Cofidis) km 178 in 3h 59’59’’ (media 44,503), 2) Valgren (Dan) st, 3) Pietrobon, 4) Paleni (Fra) a 3’’, 5) Milan a 6’’, 6) Ewan (Aus) st.

Classifica: 1) Tadej Pogacar (Slo) in 19h 19’15’’, 2) Thomas (Gbr) a 46’’, 3) Martinez (Col) a 47’’, 4) Uijtdebroeks (Bel) a 55’’, 5) Rubio (Col) a 56’’, 6) Fortunato a 1’07’’, 15) Conci a 1’44’’, 23) Tiberi a 2’50’’.

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