Ciclocross, poker di Van Der Poel. Solo quarto Van Aert

L'olandese vince pure a Loenhout, dove debutta in stagione il belga, vittima di due cadute. "Ma dopo quest'assenza così lunga sono comunque soddisfatto di quanto fatto oggi"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
27 dicembre 2024
Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Roma, 27 dicembre 2024 - Dopo il tris c'è il poker, nonostante il ritorno in gara di Wout Van Aert: dopo le vittorie a Zonhoven, Mol e Gavere, Mathieu Van Der Poel si impone anche a Loenhout, firmando l'en plein stagionale.  

La gara e i commenti di Van Der Poel e Van Aert

  L'olandese ha guidato la gara dell'Exact Cross dall'inizio alla fine, andando a vincere davanti agli idoli di casa Thibau Nys e Laurens Sweeck rispettivamente per 14" e 15": restando in casa Belgio, solo quarto Van Aert, distaccato di 36" e vittima di due cadute, così, giusto per non perdere le 'sane abitudini' che accomunano la sua vita nel ciclocross a quella su strada. Il 197esimo duello tra i due rivali si chiude così, senza quel testa a testa che molti avrebbero voluto ma che forse è oggi prematuro, considerando che il corridore della Visma-Lease a Bike era di fatto fermo dal 3 settembre, giorno della caduta alla Vuelta 2024. Non si è comunque fatto attendere il commento del vincitore Van Der Poel. "La gara è stata difficile, perché qui è complicato essere più veloce degli altri senza incappare in errori. Inoltre, per la prima volta quest'anno ho avuto le mani fredde e fin qui posso dire che è stata la gara più dura per me in stagione, considerando pure le fatiche di ieri a Gavere e che all'inizio ho rotto la sella. Ho cambiato bici - continua Van Der Poel - e ho subito il ritorno di Sweeck, che è andato molto forte. Sono stato bravo a non farlo rientrare del tutto e a trovare il mio ritmo, e a quel punto era chiaramente fatta per la mia vittoria". Per Van Aert invece non è arrivata neanche la consolazione del podio e, a quanto pare, non solo per demeriti propri. "Volevo partire bene ma ci ho messo tempo ad agganciare il pedale. Ho pensato che stava cominciando male, ma poi ho trovato uno spazio a sinistra e un po' a sorpresa mi sono ritrovato in testa al gruppo. Nel primo giro mi sentivo bene, ma quando Mathieu accelerava capivo che non potevo tenere il suo passo perché non riuscivo a essere altrettanto bravo tecnicamente. Ho provato a riavvicinarmi e, fortunatamente, ho trovato l'aiuto di Nys, che mi ha riportato su Sweeck". Poi la caduta all'ultimo giro ha nuovamente fatto di Van Aert il 'Paperino' del ciclismo. "Non è stata colpa di Thibau, che ha fatto una bella manovra per sorpassarmi. Io ero all'esterno della curva e c'era un tifoso che si sporgeva. Purtroppo sono entrato in contatto con lui, non potendo più lottare per il podio". Non tutto però è da buttare, specialmente dopo un'assenza così lunga dalle gare. "Sono contento delle sensazioni: è stata una giornata positiva. Non mi aspettavo di correre già in questo modo. Ora farò una buona settimana di allenamento prima delle gare di Gullegem e Dendermonde, che saranno molto difficili".

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