Giro d'Italia 2025, l'UAE Team Emirates-XRG su Pogacar: "Non sarà al via"

Il dirigente Gianetti allontana definitivamente il sogno di rivedere lo sloveno alla Corsa Rosa: "Potrebbe correre la Vuelta o anche solo il Tour de France"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
21 febbraio 2025
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 21 febbraio 2025 - Tadej Pogacar e il Giro d'Italia, un amore che finora ha vissuto di un solo capitolo, ma che capitolo: lo sloveno ha debuttato nel 2024, vincendo, anzi, dominando la corsa (quasi) dall'inizio alla fine. Non solo: a distanza di 26 anni, il corridore dell'UAE Team Emirates-XRG ha ripetuta quella doppietta con il Tour de France per ultimo firmata dal compianto Marco Pantani. Una stagione fantastica, quella scorsa, che ha avvicinato il campione del mondo al completamento della Tripla Corona: all'appello dei Grandi Giri già vinti almeno una volta manca solo la Vuelta, per una rincorsa alla corsa spagnola che potrebbe essere tentata già quest'anno. Con buona pace del Giro d'Italia: parola dei piani altissimi della formazione emiratina.  

Le dichiarazioni di Gianetti

  A parlare è stato Mauro Gianetti, che ha così spento definitivamente le speranze dei sostenitori italiani e albanesi di ammirare lo sloveno al via di Durazzo. "Ora è sicuro: Pogacar non sarà al Giro d'Italia. Adesso bisognerà capire quale sarà il suo programma: se solo il Tour de France oppure la combinazione tra Tour de France e Vuelta. Potrebbe anche fare solo la Grande Boucle: decideremo in base a ciò che accadrà in stagione e in particolare nelle prossime settimane". Il dirigente svizzero smentisce così lo stesso Pogacar, che nei giorni scorsi aveva invece lasciato uno spiraglio aperto per il Giro d'Italia, in ballottaggio con una Vuelta che a sua volta oggi rischia di uscire dal programma del 2025, per il resto molto fitto innanzitutto a livello di Classiche: sul menù dello sloveno ci sono infatti Strade Bianche, Milano-Sanremo, E3 Saxo Classic, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi prima che, a fine estate, il focus si sposti sui Mondiali di Kigali per andare a caccia della conferma del titolo vinto a Zurigo.

Le dichiarazioni di Arensman

  Chi invece ci sarà sicuramente alla Corsa Rosa è Thymen Arensman, che in casa Ineos Grenadiers potrebbe contendere il ruolo di capitano a Egan Bernal, come confessato ai microfoni di In De Leiderstrui. "L'intenzione è quella di fare il Giro d'Italia curando la classifica: poi vedrò se sarò al Tour de France, un'esperienza che mi piacerebbe fare anche solo da gregario. Molto dipende da come uscirò dal Giro, ma le ambizioni di fare bene ci sono in ogni corsa". L'olandese scalda i motori a maggior ragione ora che Bernal è tornato in infermeria a causa della frattura della clavicola: il tempo affinché il colombiano recuperi c'è, ma sulle sue condizioni fisiche, alla luce del calvario degli ultimi tre anni, vige sempre la massima cautela. "Andrò al Giro d'Italia con Bernal, che ora non si sa come stia. Per questo non si può dire molto al riguardo, se non che io partirò come uno dei leader. Ma sappiamo come funziona: le gerarchie le stabiliscono la strada e le gambe".

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