Ciclismo, la Visma-Lease a Bike attacca l'Uci: “Serve darsi una svegliata sulla sicurezza”

La squadra olandese non lesina critiche alla Federazione Internazionale per quanto accaduto alla prima tappa della ‘Volta ao Algarve’, vinta da Ganna e poi annullata

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 febbraio 2025
La squadra Visma-Lease a Bike

La squadra Visma-Lease a Bike

Roma, 20 febbraio 2025 - Un errore grossolano che sarà ricordato forse anche con un mezzo sorriso, ma solo perché non sono successi incidenti né ai corridori né agli spettatori: la prima tappa della Volta ao Algarve 2025, vinta da Filippo Ganna e poi annullata a causa di una clamorosa svista nel finale, con gran parte del gruppo a imboccare la strada sbagliata, appartiene già alla storia del ciclismo, ma ciò non basta a sedare le polemiche.  

Le dichiarazioni di Ganna e della Visma-Lease a Bike

  Il peggio ce lo si potrebbe aspettare da chi si è visto cancellare la 34esima vittoria in carriera, ma Ganna, nel suo solito stile, preferisce comunque vedere il bicchiere mezzo pieno. "Il fatto che la frazione sia stata annullata ovviamente dispiace, ma ormai è andata così e non si può fare niente. In fondo, l'importante è che nessuno si sia fatto male. Ora, meglio pensare ai prossimi giorni".

Inevitabile però tornare su quanto accaduto sul traguardo di Lagos, difeso dagli organizzatori della corsa portoghese perché, in fondo, analogo a quello di diverse precedenti edizioni. "Penso che sia stata presa la decisione giusta, anche se sarebbe stato bello vincere".

All'aplomb di Top Ganna fanno da contraltare i toni duri usati dalla Visma-Lease a Bike. A recapitare il messaggio tutt'altro che amichevole all'Uci è stato il direttore sportivo Arthur Van Dongen, evidentemente scottato anche da quanto precedentemente accaduto all'Étoile de Bessèges in quest'inizio tutt'altro che fortunato della stagione 2025. "Sono cose che non dovrebbero mai succedere e invece è imbarazzante che sia successo. Il ciclismo professionistico ha ancora una volta perso credibilità. La sicurezza dei corridori deve essere il bene assoluto, ma gli organizzatori non sono stati in grado di garantirla. Per fortuna non ci sono stati incidenti gravi, perché sarebbe potuta finire molto male, ma il tema resta pregnante e spero che l'Uci, al riguardo, si dia una bella svegliata".

Le dichiarazioni di Van Gils

Tra le principali vittime del caos avvenuto all'Étoile de Bessèges 2025, corsa 'caratterizzata' dall'ingresso di diverse auto sul percorso, c'è stato Maxim Van Gils, che a distanza di settimane, ai microfoni di Het Nieuwsblad, ha dimostrato di non aver superato ancora totalmente quanto accaduto. "Mi ricordo poco di quel giorno. Avevo avuto un problema a una ruota e stavo rientrando in gruppo, quando dopo una curva sono caduti diversi corridori. Io ero il più veloce e non ho avuto modo di frenare, finendo addosso a tutti prima di cadere a bordo strada. Ho provato così dolore da temere di essermi rotto qualcosa all'altezza del bacino o nella parte bassa della schiena, ma le analisi per fortuna hanno scongiurato questi rischi. Oggi sto meglio, ma resta un po' di fastidio". Il sospiro di sollievo non basta a placare il malcontento del belga. "I responsabili sono gli organizzatori, ma pure l'Uci. Era una gara piccola e probabilmente c'erano troppe squadre al via. Ora però consideriamolo solo un incidente sfortunato e proviamo ad andare avanti".

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