Ciclocross, il ritorno di Van Aert: "Questo resta il mio primo amore"
Il belga, alla vigilia del debutto stagionale nel fango, ritorna anche alle settimane difficili dopo la caduta alla Vuelta: "Fondamentale l'affetto dei miei cari. Ora sogno il Tour e la Parigi-Roubaix"

Wout Van Aert (Ansa)
Roma, 21 dicembre 2024 - Tra le sue ultime apparizioni in pubblico c'è quella nell'edizione belga del programma tv 'Il cantante mascherato' nelle vesti di uno scoiattolo tutto rock che ballava al ritmo della canzone 'Song number 2' dei Blur, tra l'altro un autoironico riferimento ai tanti secondi posti raccolti in carriera: ora Wout Van Aert, dopo la brutta caduta rimediata alla Vuelta 2024 e costata il ritiro a dispetto della maglia verde ormai in cassaforte, è pronto a tornare a fare ciò che ama maggiormente, il ciclocross. Ma con vista già sulla strada
Le dichiarazioni di Van Aert
Intervenuto a un evento legato allo sponsor Red Bull, il corridore della Visma-Lease a Bike è tornato innanzitutto su quanto successo in Spagna. "Dopo quella caduta è stato difficile trovare motivazioni. Mi sono preso del tempo necessario a recuperare e mi sono dedicato alla mia famiglia, trovando molto aiuto". Per fortuna, il peggio è alle spalle e prima di pensare alla strada Van Aert si dedicherà al ciclocross, ma escludendo tramite il proprio allenatore la presenza ai Mondiali di Liévin. "Non è cambiato molto negli ultimi anni: semplicemente faccio meno gare, ma per me stare nel fango in inverno è un rituale che a volte viene in mente a maggior ragione quando c'è da recuperare da un infortunio. Per me è il ciclocross è la mia seconda natura, nonché il mio primo amore al quale torno sempre con piacere. Le motivazioni sono intrinseche: ho sempre voluto il meglio fin da bambino ed è un desiderio che torna sempre, che lo si voglia o no e succede così anche quando non si gareggia per settimane. Merito anche delle persone che mi circondano, che mi fanno vedere le cose dalla prospettiva giusta". Il fresco 30enne Van Aert mostra saggezza, ma anche quelli che saranno gli obiettivi del 2025 per la strada. "Voglio vincere le gare che ho sempre sognato. I miei principali obiettivi resteranno le tappe del Tour de France e la Parigi-Roubaix e farò di tutto per centrare questi appuntamenti".
Le dichiarazioni di Vinokurov su Cavendish
Intanto, finiti i tempi delle celebrazioni post ritiro, si chiude definitivamente il legame tra Mark Cavendish e l'Astana Qazaqstan Team, come da conferma del direttore sportivo Aleksandr Vinokurov ai microfoni di CyclingNews. "Abbiamo un buon rapporto con lui, un corridore molto importante per noi, ma a volte non è facile trovare un ruolo in squadra per tutti. Mark non voleva essere un semplice ambasciatore: voleva poteri decisionali e questo non era possibile. In ogni caso, vedremo cosa accadrà per il futuro". Dunque, la porta è socchiusa per una squadra che l'anno prossimo si chiamerà XDS Astana e che avrà ambizioni importanti. "Vogliamo mantenere la licenza World Tour e poi da lì in poi costruire qualcosa di importante, come provare a ingaggiare corridori per fare la classifica nei Grandi Giri. I nostri sponsor ci aiuteranno, ma è un percorso che richiede tempo".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su