Ciclismo, Mark Cavendish si ritira: "Sono stato fortunato a poter fare questa carriera"

Dopo mesi di alterne vicende, il britannico scioglie le riserve sul suo futuro: "Domenica a Singapore correrò la mia ultima gara da pro. E lo farò con il dorsale 35, un numero speciale"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
9 novembre 2024
Mark Cavendish (Ansa)

Mark Cavendish (Ansa)

Roma, 9 novembre 2024 - Adesso è veramente finita: Mark Cavendish ha ufficialmente deciso di ritirarsi a fine stagione.  

I dettagli

  Termina così una lunga querelle cominciata in realtà già nell'estate 2023. Già, perché l'idea di appendere la bici al chiodo al britannico era balenata molto tempo fa: poi tutto cambiò dopo la caduta occorsa nella tappa 8, quella che all'apparenza aveva posto fine al sogno di superare il record di vittorie assoluto, appartenente a un certo Eddy Merckx. A furor di popolo, invece, Cannonball rinnova con l'Astana Qazaqstan Team che, dal canto suo, gli rinforza ulteriormente il comparto di corridori buoni per tirare le volate: memorabile in particolare l'ingaggio dell'altro veterano Michael Morkov, uno che a sua volta ha appena detto addio al professionismo. In effetti, il lieto fine c'è e arriva nella tappa 5 del Tour de France 2024, quando sull'arrivo di Saint-Vulbas il britannico va a vincere la sua 35esima frazione totale, diventando il recordman assoluto: il tutto, curiosamente, dopo aver rischiato di andare fuori tempo massimo nei primissimi giorni di gara, quelli di scena in Italia. Raggiunto l'obiettivo, con tanto di premiazione speciale a Nizza, tutto sembrava apparecchiato per il ritiro di Cavendish, che invece trascorre il resto dell'estate e i primi mesi dell'autunno a cincischiare e a prendere tempo, alternando diverse versioni sul da farsi che ben fotografavano le sue idee confuse. Idee invece ora di colpo chiare: dopo il Criterium di Singapore 2024, il velocista dell'Isola di Man appenderà la bici al chiodo.

L'annuncio

"Domenica sarà la mia ultima gara da professionista. Sono stato fortunato a fare ciò che amo per quasi 20 anni e ora posso dire di aver ottenuto tutto ciò che volevo dalla bici. Sono felice di chiudere la mia avventura a Singapore, dove sarò al via per la terza volta. Ho visto di anno in anno questa gara crescere e il numero di persone in sella in Asia aumentare gradualmente. Qui non si vedono molte squadre professionistiche, ma il movimento è chiaramente in crescita". Nulla dell'addio di Cavendish sarà casuale: neanche il dorsale al via. "Correrò con il 35, che per me rappresenta un numero fantastico e fortunato. Ho vinto 35 volte al Tour de France ed è un onore specialmente se penso che gran parte dei corridori non riesce a portare a casa nemmeno una tappa. Non è facile vincere alla Grande Boucle e non è importante neanche il numero, perché alla fine ogni tappa dà lo stesso piacere. Sia a Saint-Vulbas sia a Chateauroux (rispettivamente l'ultima e la prima tappa vinta al Tour de France, ndr) ho sempre provato le stesse sensazioni meravigliose, che porterò sempre con me". Non solo le frazioni alla Grande Boucle: nella carriera di Cavendish, professionista dal 2007, spiccano anche il Mondiale 2011, la Milano-Sanremo 2009, 3 titoli iridati su pista e tappe in tutti i Grandi Giri.

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