Mark Cavendish verso il ritiro: l'indizio di Aso

L'organizzazione del Tour de France presenta il Singapore Criterium 2024 parlandone come dell'ultima corsa della carriera del britannico. Prudhomme: "La Grande Boucle è credibile nella lotta al doping"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
11 ottobre 2024
Mark Cavendish (Ansa)

Mark Cavendish (Ansa)

Roma, 11 ottobre 2024 - Dopo tante tribolazioni e speculazioni, con voci di senso opposto che si sono rincorse per mesi, la scelta sembra essere fatta, seppur ancora senza conferme da parte del diretto interessato: la carriera di Mark Cavendish si avvia verso la conclusione.

L'indizio di Aso  

Con il calendario della stagione arrivato ormai agli sgoccioli, a maggior ragione una volta che anche l'attesissimo Giro di Lombardia 2024 sarà andato in archivio, le kermesse di fine anno cominciano ad attirare l'attenzione. Tra esse c'è il Singapore Criterium 2024, evento in cui tra gli iscritti figurano nomi grossi del presente e del passato del ciclismo: su tutti spiccano quelli di Vincenzo Nibali, Chris Froome, Biniam Girmay, Victor Campenaerts, Thomas De Gendt, Jasper Philipsen e Primoz Roglic. E pure quello di Sir Cavendish, il fresco baronetto presentato da Aso, organizzatore dell'evento in programma il 10 novembre e anche del Tour de France, come un corridore all'ultimo ballo della carriera. Restando sulla Grande Boucle, di cui dalla scorsa estate il britannico è il recordman in solitaria di tappe vinte (35), il direttore Christian Prudhomme ha parlato al quotidiano transalpino La Dépeche del fenomeno Tadej Pogacar e dell'ombra del doping che si allunga ancora sul ciclismo. "E' un campione che riporta alla mente quei fuoriclasse del passato che gareggiano dall'inizio alla fine della stagione per vincere sempre. Lo sloveno ricorda Eddy Merckx e Bernard Hinault: come loro Pogacar si diverte sempre". Decisamente meno divertenti sono i sospetti che accompagnano il neo campione iridato: un fardello che lo stesso Tour de France si porta dietro fin dai tempi di Lance Armstrong, il nome cancellato dal libro dei vincitori per ovvi motivi legati proprio al doping. "Considerando un passato non così lontano del ciclismo, la domanda sulla credibilità delle vittorie di Pogacar non è ingiustificata. Una risposta non c'è. Vedo che in gara si esbisce in performance impressionanti. So solo che ci sono tanti test e che noi di Aso - conclude Prudhomme - ci siamo battuti per avere agenzie indipendenti, come l'Ita".

Uttrup Ludwig alla Canyon-SRAM Racing

  Intanto si muove anche il ciclomercato femminile, che vede un colpo bello grosso: Cecilie Uttrup Ludwig nel 2025 passerà dalla FDJ-Suez alla Canyon-SRAM Racing. Per la danese, reduce da un'annata molto complicata dalla frattura all'osso sacro occorsa all'Omloop Het Nieuwsblad 2024 e impreziosita da una sola vittoria, trovata al Tour Down Under 2024, si apre un nuovo capitolo dopo ben 5 anni. "Ringrazio tutti per quello che ho vissuto in questo periodo bellissimo e indimenticabile che è giunto al termine. Sono grata del viaggio che abbiamo fatto insieme e di tutti i ricordi collezionati in questa finestra, che saranno sempre con me": è con queste parole, affidati ai propri canali social, che Uttrup Ludwig si congeda dalla FDJ-Suez prima di approdare alla Canyon-SRAM Racing per le prossime 2 stagioni.

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