Il Tour si scalda sulle Alpi. Pogacar guadagna ancora Ma Vingegaard risponde

Sul Grand Colombier si impone Kwiatkowski, partito a 12 km dalla vetta. Lo sloveno guadagna otto secondi sul rivale, oggi altro tappone verso Morzine.

di ANGELO COSTA
15 luglio 2023
Pogacar guadagna ancora  Ma Vingegaard risponde

Pogacar guadagna ancora Ma Vingegaard risponde

di Angelo Costa

Finisce con un pallido zero a zero il primo round alpino del Tour, anche se i numeri danno ragione a Pogacar: fra scattino finale e abbuono, lo sloveno rosicchia altri otto secondi a Vingegaard e adesso in classifica da lui ne ha appena nove di ritardo. Eppure la tappa non va come sperava il bimbo magico: il suo team vuole vincerla e corre per riuscirci, peccato che gli sfugga sotto il naso una fuga di buona qualità e, pur prodigandosi nell’inseguirla, non riesca più a riprenderla.

Bravo Pogacar a rimediare a una tattica non brillante, ma anche Vingegaard alla fine ha di che sorridere: è vero che paga l’esplosività dello sloveno nei 500 metri finali, ai quali si riduce la loro sfida, ma di sicuro spreme la squadra meno di quanto faccia il rivale con la sua. Se è vero che temeva questo primo esame perché più adatto a Pogacar, adesso è il suo turno: già oggi sulla via di Morzine di salite non ce n’è una sola in fondo, ma ben cinque, come predilige lui. C’è aria che l’equilibrio lassù in classifica si rompa, il bello sarà scoprire a favore di chi.

Aspettando che tornino in scena le divinità, sul Grand Colombier c’è un gran vincitore: dal mazzo dei venti che sorprendono chi vuol tener cucita la corsa, fra i quali i nostri Mozzato e Bettiol, esce Mika Kwiatkowski, polacco di 33 anni che alla Ineos si è trasformato in gregario di lusso per vincitori di Tour. Nei ritagli di tempo, si è comunque costruito una bacheca che molti sognano: un mondiale, una Sanremo, due Amstel, due Strade Bianche, due Tirreno-Adriatico e, con questa, due tappe in Francia, la prima tre anni fa arrivando in parata col compagno Carapaz. Da un signor corridore arriva una signora vittoria: a una dozzina di chilometri dalla vetta, Kwiato capisce che è il momento giusto per l’impresa, risucchia tre ex compagni d’avventura rimasti davanti e dà appuntamento a tutti al traguardo. Da applausi.

Meno applausi per la Francia, che anziché la festa celebra la sua disfatta nazionale a nove dall’arrivo, quando Bardet, Pinot e Martin scivolano indietro nonostante l’andatura di Pogacar e soci sia tutt’altro che infernale. Degna compagna l’Italia, che tocca quota 77 tappe senza successi: record eguagliato, per peggiorarlo non resta che attendere oggi.

Ordine d’arrivo 13ª tappa Chatillon sur Chalaronne-Grand Colombier: 1) Michal Kwiatkowski (Pol, Ineos) km 138 in 3h 17’33’’ (media 41,853), 2) Van Gils (Bel) a 47’’, 3) Pogacar (Slo) a 50’’, 4) Vingegaard (Dan) a 54’’, 5) Pidcock (Gbr) a 1’03’’, 6) Hindley (Aus) a 1’05’’.

Classifica: 1) Jonas Vingegaard (Dan, Jumbo) in 53h 48’50’’, 2) Pogacar (Slo) a 9’’, 3) Hindley (Aus) a 2’51’’, 4) Rodriguez (Spa) a 4’48’’, 5) A. Yates (Gbr) a 5’03’’, 6) S. Yates (Gbr) a 5’04’’, 7) Bilbao (Spa) a 5’25’’, 8) Pidcock (Gbr) a 5’35’’, 44) Ciccone a 1’17’01’’.

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