Lampo Philipsen, Sanremo da record. Trionfo con l’assist di Van der Poel

Il belga beffa Matthews e Pogacar nell’edizione più veloce (media 46,112). Bettiol quinto, che sfortuna Ganna

di ANGELO COSTA -
17 marzo 2024
Lampo Philipsen, Sanremo da record. Trionfo con l’assist di Van der Poel

Lampo Philipsen, Sanremo da record. Trionfo con l’assist di Van der Poel

Al diavolo promesse e indiscrezioni tattiche della vigilia: il giudice supremo della Milano-Sanremo resta il Poggio, con i suoi dieci minuti da brivido, i più elettrizzanti del ciclismo. E’ lì che in mezzo a chi va forte in salita si annida anche il più veloce della compagnia, Jasper Philipsen: restando accucciato fino in via Roma, il belga riesce a giocarsi la classica più adatta nel modo preferito, bruciando in volata l’eterno piazzato Matthews e il grande favorito Pogacar, che anche stavolta le tenta tutte per vincere.

Perfetto Philipsen, ma una grossa mano gliela dà il più celebre dei suoi compagni, Van der Poel: quando capisce di non aver le forze per fare il vuoto come un anno fa, l’iridato si mette a disposizione del suo velocista, ricucendo gli allunghi di Mohoric, del sorprendente Sobrero e di Pidcock nei due chilometri finali, lasciando all’amico belga il compito di completare l’opera. Ci si dimostra campioni anche così.

Dalla Sanremo più rapida della storia (oltre 46 di media, cancellato il primato di Bugno vecchio di 34 anni), esce così trionfatore Philipsen, 26 anni, velocista che un anno fa al Tour, vincendo quattro delle sei tappe fin qui collezionate in Francia, da Jasper Disaster per via dei pasticci che combinava si è trasformato in Master. "Sono felice e orgoglioso del lavoro fatto da Van der Poel. Mi sentivo bene, ma per vincere doveva andare tutto alla perfezione, anche se non ero abituato a sprintare dopo quasi 300 chilometri", le parole del belga, al primo centro in una classica dopo il secondo posto alla Roubaix di un anno fa dietro a Vdp.

Vince il più bravo, non il più forte: anche quest’anno Pogacar raccoglie meno di quanto semina. Sulla Cipressa, dove vorrebbe cuocere gli avversari con un ritmo impossibile, gli mancano un paio di compagni per far funzionare il piano, sul Poggio con due attacchi nell’ultimo chilometro scava un fossato non abbastanza profondo: il terzo posto è una mezza impresa. "Oggi non tutto è stato perfetto", ammette lo sloveno, pensando forse più alla squadra che a se stesso.

Pur filando ad andatura folle, la Sanremo non lascia per strada gli italiani: Bettiol arriva a giocarsi il successo, chiudendo lo sprint da quinto, fino all’ultimo chilometro sogna pure Sobrero, più fortunato del cognato Ganna, frenato da guai meccanicI nella picchiata del Poggio proprio quando sembrava essere da corsa. Piccoli segnali: più di questo, al momento, il convento non passa.

Ordine d’arrivo 115esima Milano-Sanremo: 1) Philipsen (Bel, Alpecin) km 288 in 6h 14’44’’ (media 46,112), 2) Matthews (Aus) st, 3) Pogacar (Slo), 4) Pedersen (Dan), 5) Bettiol, 6) Mohoric (Slo), 7) Van Gils (Bel), 8) Stuyven (Bel), 9) Alaphilippe (Fra), 10) Van der Poel (Ola), 12) Sobrero.

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