"Merlier trionfa a Padova, Milan si arrende: la corsa al Giro continua"

Il belga Tim Merlier vince la tappa al Giro d'Italia a Padova, lasciando a secco gli italiani Jonathan Milan e Alberto Dainese. Milan si prepara per la prossima occasione a Roma. Pogacar soddisfatto della velocità del gruppo. Attaccanti come Alaphilippe cercano di rovesciare le previsioni, ma i velocisti restano in testa. Domani si prospetta una tappa impegnativa sul monte Grappa.

di ANGELO COSTA -
24 maggio 2024

Magnifica l’ambientazione: Prato della Valle, cuore di Padova. Clamorosa la partecipazione: folla da grande concerto, la piazza come uno stadio. Peccato che a questa giornata manchi la ciliegina: la vittoria di un italiano. Ce ne sono due in cima al pronostico dello sprint annunciato, Jonathan Milan, tre tappe già vinte, e Alberto Dainese, che corre davanti ai concittadini: a lasciarli a secco è Tim Merlier, aggiornando a tre successi il suo conto al Giro.

Festeggia il belga, che mai aveva fatto il bis in una grande corsa a tappe, mastica amaro Milan, per la terza volta primo dei battuti: quando non vince, comunque è secondo. Fatali sono i due curvoni nel chilometro finale: è lì che il gigante friulano perde le sue locomotive, Stuyven e Consonni. Così come sbagliata è la rotta per la rimonta: a centro strada, mister ciclamino prende più vento di Merlier, che decolla con lui, ma si copre alle transenne e arriva prima.

"Colpa mia: i compagni hanno fatto il massimo, io non sono riuscito a seguirli. Le gambe c’erano, il finale si è rivelato più pericoloso di quanto pensassi e sono rimasto indietro: quando si sbaglia qualcosa con Merlier, si paga", racconta Milan, sintonizzandosi subito sulla prossima occasione per chiudere col poker: la passerella di domenica a Roma.

Fa passerella anche Pogacar, soddisfatto perché l’alta velocità (media ancora oltre i 47 orari) consente al gruppo di evitare lo sciacquone all’arrivo dopo quello in partenza. Fanno sul serio invece gli attaccanti di giornata, che provano invano a rovesciare lo spartito previsto: il solito Maestri, al quarto assalto da lontano in questo Giro, Pietrobon, Fiorelli, Honorè più Affini che si aggiunge nel finale, non risparmiano il coraggio, ma a scanso di equivoci i team dei velocisti li tengono d’occhio per 150 chilometri.

Archiviata la penultima volata, oggi c’è ancora spazio per gli attaccanti, in primis Alaphilippe, nella tappa che si arrampica a Sappada con tre gran premi della montagna. Sempre che Pogacar, in attesa di dar spettacolo domani sul monte Grappa, non decida di concedersi un altro allenamento vincente.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su