Mondiali ciclismo 2023, Bettiol ci crede. “Ma i favoriti sono Philipsen e Pedersen"

L’ex vincitore del Fiandre sarà con ogni probabilità capitano ai Mondiali, la condizione è in crescita dopo il Tour ma il percorso può premiare anche i velocisti

di MANUEL MINGUZZI -
27 luglio 2023
Alberto Bettiol

Alberto Bettiol

Bologna, 27 luglio 2023 - Da qualche anno l’Italia non parte favorita ai mondiali di ciclismo, quantomeno nella prova uomini élite. L’assenza di un pezzo grosso, di un talento assoluto, pone la nazionale nella condizione di partire in seconda o terza fila sperando in una situazione di gara favorevole o di una tattica utile per sparigliare i pronostici sulla carta, con calibri con Van Aert o Van der Poel imbattibili se in forma, senza dimenticare gli eventuali velocisti, altro settore dove l’Italia si sta ricostruendo. I mondiali di Glasgow non sono facilmente decifrabili, perché il percorso è interessante ma aperto a vari scenari. Può essere mondiali da classiche, ma anche per velocisti in grado di tenere su salite brevi. La pensa così Alberto Bettiol che a differenza di tanti non pone WVA o VDP tra i favoriti.  

Bettiol: “Occhio a Philipsen o Pedersen”

Alberto Bettiol, già vincitore di un Fiandre, parte con i galloni presumibilmente di capitano per l’imminente mondiale di ciclismo, forse con Matteo Trentin seconda punta, in una squadra senza fenomeni ma assemblata con equilibrio dal commissario tecnico Bennati, il quale è consapevole di non aver il grande favorito in squadra ma tanti buoni corridori. Bettiol non vuole precludersi nulla, nemmeno una sorpresa: “Sto bene, penso che il Mondiale lo vincerà uno dei corridori usciti dal Tour de France - le sue parole a Oasport - Chi esce dalla Francia si ritrova una condizione diversa rispetto a chi si sta preparando da casa. Sicuramente c’è fatica ma sono uscito con una buona condizione”. Bettiol vuole comunque tenere l’Italia in prima fila, non ci sarà il favorito assoluto ma l’obiettivo Mondiale deve essere ancora vivo. L’alfiere della EF ci crede: “L’Italia deve provare a vincere, non saremo favoriti ma ci siamo - la sua carica - La squadra si conosce bene, con Bennati abbiamo già disputato il mondiale l’anno scorso e cercheremo di fare del nostro meglio”. E attenzione ai favoriti, per Bettiol non Van Aert e Van der Poel, i grandi duellanti, ma i velocisti capaci di tenere sul lungo chilometraggio e su salite brevi: “Per me i favoriti sono Philipsen e Pedersen, li vedo i più adatti a quel percorso ma attenzione anche al meteo”, l’avvertimento di Bettiol. Anche la tattica rivestirà un ruolo importante, perché anche nel recente Tour de France qualche fuga è andata a buon fine e il ciclismo è cambiato. Gli scenari sono aperti, ci sono le grandi fughe, poi l’aerodinamica che ormai riveste un ruolo importantissimo. Bettiol è chiaro: “Oggi il ciclismo premia di più le azioni da lontano, l’aerodinamica e non c’è nulla di scontato. Basti vedere la tappa vinta da Asgreen al Tour, sembrava disegnata per una volata…”. Manca ormai poco alla gara élite che è prevista il 6 agosto. Italia non favorita, ma Bettiol è capace di imprese, come quella al Fiandre di qualche anno fa. Missione difficile, non impossibile.

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