Parigi-Roubaix 2025, Van Der Poel cala il tris. Caduta fatale per Pogacar. L'ordine d'arrivo
L'olandese vince per tre volte di fila nel velodromo come riuscito a Lapize e Moser. Pogacar ci prova ma scivola in una curva e arriva secondo al debutto: Pedersen chiude il podio, mentre Ganna è solo 13esimo

Mathieu Van Der Poel alla Parigi-Roubaix 2025 (Ansa)
Roubaix (Francia), 13 aprile 2025 - Dopo la Milano-Sanremo 2025 e il Giro delle Fiandre 2025, anche la Parigi-Roubaix 2025 propone un testa a testa tra Mathieu Van Der Poel e Tadej Pogacar. I due eterni rivali di questa stagione delle Monumento, a colpi di scatti e controscatti liquidano gli altri avversari di giornata, appiedati anche dai numerosi guai meccanici sul pavé: è il caso di Filippo Ganna (che chiuderà 13esimo), Wout Van Aert e soprattutto Mads Pedersen, il primo a rompere gli indugi tra gli uomini più attesi. Ma gli inconvenienti nell'Inferno del Nord di nascondono in ogni curva, e non è un modo di dire: a 38 km dal traguardo un volenteroso Pogacar scivola e rompe pure la bici, spianando così la strada alla galoppata vincente di Van Der Poel, che come contrattempo deve fare i conti con il lancio di una borraccia da parte di un 'tifoso' che per fortuna non arreca danni. Anche l'olandese pesca una carta degli imprevisti ed è un guaio meccanico nel Carrefour de l'Arbre che però non crea problemi eccessivi: il corridore dell'Alpecin-Deceuninck si gode la meritata passerella nel velodromo, calando il tris di fila come Octave Lapize e Francesco Moser. Pogacar, a sua volta, si prende un buon secondo posto al debutto in questa corsa, curiosamente il primo in una Monumento, mentre a completare il podio è Pedersen.
La cronaca della gara
Come di consueto, la prima parte dei 259,2 km in programma da Compiègne a Roubaix è dedicata alla caccia alla fuga buona, con diversi scatti e controscatti. Alla fine vanno via 8 uomini: si tratta di Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Oier Lazkano (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Markus Hoelgaard (Uno-X Mobility), Jonas Rutsch (Intermarché-Wanty), Max Walker (EF Education-EasyPost), Jasper De Buyst (Lotto Cycling Team), Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling Team) e Abram Stockman (Unibet Tietema Rockets). Intanto una delle prime cadute coinvolge due italiani: Michele Gazzoli (XDS Astana Team) e Manlio Moro (Movistar Team), con il secondo che si ritira per sospetta frattura alla clavicola, ma a cedere è anche Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Il primo settore in pavé, quello di Troisvilles a Inchy (2,2 km), fa subito danni: Jasper Stuyven (Lidl-Trek) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) cadono, mentre Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) fora e perde oltre 1'. Anche Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), coinvolto in una caduta in precedenza, appare in difficoltà. Il drappello di Ganna e Philipsen riesce a concludere il lungo inseguimento, sfruttando anche il ritmo non infernale imposto dall'Alpecin-Deceuninck per consentire il rientro della propria seconda punta. Fora poi pure Davide Ballerini (XDS Astana Team), mentre Alec Segaert (Lotto Cycling Team) cade. Sul settore Haveluy a Wallers (2,5 km) accelerano prima Mads Pedersen (Lidl-Trek) e poi Tadej Pogacar (UAE Team Emirates-XRG), con Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) che non vuole essere da meno. Come di consueto la corsa esplode nella Foresta di Arenberg (2,3 km), nel quale buca Jonathan Milan (Lidl-Trek): con i favoriti c'è invece la sorpresa Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Niente da fare invece per Ganna e Van Aert, che perdono contatto. Pogacar e Van Der Poel si sfidano a colpi di scatti e controscatti e a dare manforte all'olandese c'è Philipsen. Nel settore Tilloy a Sars-et-Rosières (2,4 km) Pedersen viene tagliato fuori da una foratura, mentre Pogacar accelera: Van Der Poel e Philipsen chiudono, mentre Bissegger perde progressivamente contatto. La situazione si cristallizza per un po': davanti c'è un terzetto di lusso che collabora in armonia e che può contare su oltre 1'20" sui primi inseguitori, tra i quali figurano Pedersen e Van Aert. Nel settore di Mons-en-Pévèle (3 km) Pogacar prova ad accelerare l'andatura, ma Van Der Poel e Philipsen resistono alle sue spalle. Anzi, negli ultimi 500 metri l'olandese cerca a sua volta l'allungo, e stavolta a chiudere è lo sloveno, con il belga che sembra il più affaticato. Pogacar rilancia e si porta dietro il solo Van Der Poel: lo sloveno ci riprova sul settore di Da Pont-Thibault a Ennevelin (1,4 km), al termine del quale sbaglia una curva, cade e danneggia la bici. A 38 km dal traguardo dunque Van Der Poel, vittima del lancio di una borraccia in faccia da parte di un "tifoso", rimane solo al comando e avvia una sorta di cronometro per mantenere il margine di 20" sul rivale più accreditato. Dopo una fase iniziale di recupero, Pogacar torna a perdere anche per la maggiore cautela con cui affronta ora le curve, invece il terreno preferito di Van Der Poel, che mette a frutto i suoi anni nel ciclocross. Come se non bastasse, a 20 km dal traguardo Pogacar cambia ancora la bici e lo fa con tutta calma: un po' l'emblema, forse, della resa del campione del mondo In realtà, anche per Van Der Poel c'è un colpo di scena all'orizzonte nel Carrefour de l'Arbre (2,1 km): un guasto meccanico lo obbliga al cambio bici, ma il tutto viene riassorbito senza troppi problemi. L'olandese si gode infatti la meritata sfilata nel velodromo, con Pogacar a seguirlo a oltre 1'15": sul terzo gradino del podio sale invece Pedersen.
Ordine d'arrivo Parigi-Roubaix 2025
1) Mathieu Van Der Poel (ADC) in 5h31'27" 2) Tadej Pogacar (UAD) +1'18" 3) Mads Pedersen (LTK) +2'11" 4) Wout Van Aert (TVL) +2'11" 5) Florian Vermeersch (UAD) +2'11" 6) Jonas Rutsch (IWA) +3'46" 7) Stefan Bissegger (DAT) +3'46" 8) Markus Hoelgaard (UXM) +3'46" 9) Fred Wright (TBV) +4'35" 10) Laurenz Rex (IWA) +4'36"
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