Pogacar nuovo re d’Emilia. Un arcobaleno su San Luca

Il campione del mondo in fuga 37 chilometri sotto la pioggia: vittoria numero 24 "Ho voluto onorare questa maglia". Oggi la Agostoni, ma senza lo sloveno.

di ANGELO COSTA
6 ottobre 2024
Tadej Pogacar, 26 anni, aggiunge ai suoi allori il Giro dell’Emilia sfiorato due volte

Tadej Pogacar, 26 anni, aggiunge ai suoi allori il Giro dell’Emilia sfiorato due volte

Pioggia fitta, freddo e persino nebbia, ma su San Luca spunta l’arcobaleno. Benedetto Tadej Pogacar, che col suo ciclismo marziano sa rendere splendenti anche le giornate pessime, onorando la maglia iridata fin dalla prima gara in cui la indossa. Gli mancava il giro dell’Emilia, sfiorato nei due anni precedenti: compiuta anche questa missione. E’ l’ennesima di un anno clamoroso, dove lo sloveno ha già infilato Strade Bianche, Liegi, Giro, Tour e Mondiale in ordine di calendario. Successo numero 24 in 56 giorni di gara, numeri mostruosi pronti per essere aggiornati: al più tardi sabato prossimo, al Lombardia.

San Luca non sarà straripante di folla come a fine giugno col Tour, ma grazie ai suoi portici è sempre un degno sfondo a una corsa in bici pure col maltempo.

Anche Pogacar è sempre lo stesso, mai disposto a lasciar spazio alla noia, puntuale a darsi una motivazione: stavolta c’è da battezzare bene la più prestigiosa delle divise, allontanandone subito la maledizione che l’accompagna. Per riuscirci applica lo schema preferito, salutando la compagnia con abbondante anticipo: a 37 chilometri dall’arrivo, con San Luca da scalare ancora cinque volte, lo sloveno lascia che Evenepoel bruci come un cerino in avvio di salita, poi trasforma anche questa nobile classica nella solita passerella, chiudendo con distacchi che non si vedevano da quasi mezzo secolo su Pidcock e il promettentissimo bimbo nostro Piganzoli.

"Nei giorni dopo il mondiale mi sentivo vuoto, poi ho visto questa maglia e ho sentito la pressione di mostrarla ai tifosi e onorarla" dice Pogacar, felice per il quarto posto della fidanzata Urska nella prova donne vinta per la quarta volta da Elisa Longo Borghini. Rovesciando gli schemi di una corsa che di solito non si accendeva prima dei due giri finali, lo sloveno tramortisce la concorrenza più attesa: di Roglic non c’è traccia, mentre Evenepoel si ritira subito dopo il lampo che innesca l’extraterrestre iridato.

Illuminata da Pogacar, la minicorsa a tappe di classiche italiane (cinque in sei giorni) prosegue oggi a Lissone con la coppa Agostoni: sui 166 chilometri agitati da Lissolo e Colle Brianza, senza lo sloveno il pronostico è aperto, anche se il suo compagno svizzero Hirschi ha l’aria di volerlo imitare.

Ordine d’arrivo 107 Giro dell’Emilia: 1) Tadej Pogacar (Slo, Uae) km 215 in 5h 14’43’’ (media 41,046), 2) Pidcock (Gbr) a 1’54’’, 3) Piganzoli st, 4) Woods (Can), 5) S. Yates (Gbr) a 2’02’’.

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