Pogacar passeggia e prepara la scalata: "Non posso accontentare sempre tutti"

A Rapolano vince Sanchez su Alaphilippe, lo sloveno scherza: "Mi chiedono qualsiasi cosa, anche di cadere". Oggi la crono fino a Perugia

di ANGELO COSTA -
10 maggio 2024
Pogacar passeggia e prepara la scalata: "Non posso accontentare sempre tutti"

Pogacar passeggia e prepara la scalata: "Non posso accontentare sempre tutti"

Bella tappa, non c’è che dire: fra fughe e sterrato, fra paesaggi e borghi, è una gioia per gli occhi. Non è bellissima solo perché Pogacar corre col braccino, come vorrebbero i soloni che lo accusano di sprecare energie: con lo sloveno rosa a spasso fra le colline senesi, manca quel brivido che invece, grazie a lui, c’era stato nei primi tre giorni.

Tranquilli, si rimedia in fretta: fra la crono di oggi sulle strade umbre e l’arrivo in quota di domani a Prato di Tivo, c’è materiale perché l’extraterrestre metta una pietra sul Giro e neppure leggera.

A Rapolano Terme si torna così all’antica: fuga da lontano, col gruppo che insegue per contenere i danni. C’è pure una maglia rosa virtuale, l’australiano Plapp: è lui a ispirare il terzetto che va fino in fondo. Gli altri sono il due volte iridato Alaphilippe e lo spagnolo Pelayo Sanchez, che si prende il lusso di battere il più nobile rivale: un risultatone per la spedizione spagnola, che qui al Giro conta appena cinque rappresentanti. "Se c’era una giornata per vincere era questa", il rammarico di Loulou, al debutto nella corsa rosa: da una tappa così raccoglie solo la conferma di non esser più quello di un tempo.

Classifica alla mano, non c’è storia nella tappa dello sterrato, né ce ne sarebbe stata se Pogacar avesse lasciato il simbolo del primato: da come ha corso, non era una preoccupazione. Semmai è apparsa preoccupata la Ineos, la più attiva nell’inseguimento, specialmente nel polverone: è grazie al team britannico che oggi si va all’esame del cronometro con i distacchi incassati a Oropa. "Non ho voluto difendere la maglia rosa a tutti i costi, alla fine Thomas e i suoi hanno alzato l’andatura così l’ho conservata. La gente e i giornali vogliono che vinca sempre? Dal primo giorno mi chiedono di tutto, qualcuno persino che io cada, ma non posso accontentare tutti: penso ad andare avanti giorno per giorno", racconta lo sloveno, atteso oggi da una crono di 40,6 chilometri che nel finale si arrampica a Perugia. Terreno che strizza l’occhio a Thomas e Uijtdebroeks, ai nostri Ganna e Tiberi e, ovviamente, a Pogacar. "Io favorito numero uno? No", risponde lo sloveno. E sorride.

Ordine d’arrivo 6ª tappa Torre del Lago-Rapolano Terme: 1) Pelayo Sanchez (Spa, Movistar) km 180 in 4h 01’08’’ (media 44,788), 2) Alaphilippe (Fra) st, 3) Plapp (Aus) a 1’’, 4) Piccolo a 24’’, 5) Narvaez (Ecu) a 29’’, 15) Thomas (Gbr) st, 18) Pogacar (Slo).

Classifica: 1) Tadej Pogacar (Slo) in 23h 20’52’’, 2) Thomas (Gbr) a 46’’, 3) Martinez (Col) a 47’’, 4) Uijtdebroeks (Bel) a 55’’, 5) Rubio (Col) a 56’’, 6) Fortunato a 1’07’’, 21) Tiberi a 2’50’’.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su