Rebellin, il tribunale respinge il patteggiamento per il camionista Wolfgang Rieke che lo investì e lo uccise

Il Gip non ha accolto la richiesta del patteggiamento a 2 anni e 11 mesi avanzata dal legale del camionista tedesco che non si fermò dopo l’incidente

di Redazione Sport
7 dicembre 2023

Vicenza, 7 dicembre 2023 – Il gip di Vicenza Roberto Venditti ha respinto stamane il patteggiamento a 2 anni e 11 mesi che era stato presentato dal legale di Wolfgang Rieke, il camionista tedesco responsabile della morte dell'ex ciclista Davide Rebellin.

Davide Rebellin, la bici accartocciata dopo l'incidente
Davide Rebellin, la bici accartocciata dopo l'incidente

Davide Rebellin è morto il 30 novembre 2022 dopo essere stato investito da un camion lungo la Regionale 11 a Montebello Vicentino. Il 51enne ex campione veneto era in sella alla sua bici quando un camion, nell'uscire dallo svincolo, lo ha travolto nei pressi del bar ristorante 'La Padana'. Il camionista non si era fermato.

Il 25 agosto 2023 il camionista tedesco che investì Davide Rebellin e poi fuggì era stato estradato in Italia. Wolfgang Rieke era stato preso in consegna stamane dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza al valico del Brennero. Su Rieke era stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere dal Gip di Vicenza per il reato di omicidio stradale e omissione di soccorso nei confronti dell'ex campione di ciclismo.

“Siamo soddisfatti di questo rigetto e ringraziamo ancora la magistratura per il lavoro svolto e per l'attenzione riservata al caso di Davide", commenta il fratello Carlo che, come gli altri congiunti dell'atleta, non se l'è sentita di presenziare in aula. A rappresentare la famiglia c'erano il suo legale, Davide Picco del Foro di Vicenza, e Alessio Rossato, area manager Vicenza di Studio3a-Valore S.p.A, a cui si sono affidati tutti i familiari, compresa la moglie, della vittima. “È un ulteriore e coerente segnale – prosegue Carlo Rebellin – dell'ottimo operato della magistratura berica che in questi mesi ha anche sempre respinto con decisione le reiterate richieste di arresti domiciliari presentate dall'avvocato dell'imputato. Ora aspettiamo con ansia l'udienza del 22 aprile, e confidiamo in una condanna più pesante ed equa rispetto a quella proposta nel patteggiamento: se il giudice l'ha rigettata significa che lui per primo non l'ha ritenuta congrua al crimine commesso”.

Il comportamento tenuto da Rieke dopo l'investimento "fa troppa rabbia: il video del sinistro, che abbiamo visto più volte –ripete il fratello – documenta chiaramente come sia rimasto sul posto per diversi minuti accanto al corpo esanime di mio fratello per poi scappare approfittando del fatto che non c'era nessuno a fermarlo. Capisco l'agitazione del momento, ma poi ha avuto tutto il tempo per riflettere su ciò che ha commesso; anche le scuse ce le ha inviate dopo mesi, e presumibilmente sono state dettate dal suo avvocato. Una condotta orribile – conclude – che va perseguita e punita adeguatamente”.

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