La sorpresa di Evenepoel a Ngonge: “Sono fiero di te”
Il videomessaggio del corridore all’attaccante del Napoli, suo compagno nel passato da calciatore: "Sono felice che tu sia riuscito a realizzare quelli che erano i nostri sogni di infanzia”
Roma, 19 novembre 2024 - Tra le leve classe 2000 del Belgio calcistico c'erano Remco Evenepoel e Cyril Ngonge, le cui carriere hanno poi preso vie diametralmente opposte: il primo è diventato un affermato ciclista, tra i cosiddetti fenomeni della generazione in corso, mentre il secondo ha continuato a percorrere la via del calcio, arrivando a giocare in Serie A (prima al Verona e oggi al Napoli). Eppure, il legame tra i due si è mantenuto molto forte, come emerso durante un'intervista del giocatore azzurro a Rtbf Sport.
I dettagli
Durante il collegamento, Ngonge ha ricevuto un videomessaggio di Evenepoel. "Ciao Cirilou, come stai? Ti sto inviando questo messaggio solo per dirti che sono estremamente orgoglioso di te. Brindiamo alle tue prestazioni con il Napoli e con i Diavoli Rossi. Sognavamo queste cose quando eravamo bambini e sono felice di vedere che i tuoi desideri si sono realizzati. Spero di vederti molto presto. Forse in Italia? Chissà, magari quando avrò una corsa nelle vicinanze. Oppure verrò a vedere una delle tue partite. Intanto saluta la tua famiglia, che mi auguro sia molto orgogliosa di te". La risposta di un emozionatissimo Ngonge non si è fatta attendere. "Incredibile. Questo video libera molte emozioni. Remco ha significato molto per me da bambino. Eravamo quasi sempre in squadra insieme, finché lui non è passato alle giovanili del Psv. A volte dormivamo insieme, quindi sono vicinissimo anche ai suoi genitori". In effetti, il primo Evenepoel era un promettente terzino sinistro, prima di ritirarsi nel 2017 a causa dei numerosi infortuni: una sliding doors che, con il senno di poi, ha fatto le fortune del diretto interessato e del Belgio del ciclismo, mentre quello del calcio si affida tra gli altri a Ngonge, l'amico ritrovato e forse mai perso.
Le dichiarazioni di Gaudu
Nella categoria dei corridori 'umani' figura invece David Gaudu, che in un video affidato ai propri canali social ha fatto il bilancio del suo 2024. "Ho fatto 87 giorni di corsa, praticamente la mia stagione più lunga. Ho avuto molti alti e bassi, ma nonostante tutto ho vinto ed è una bella sensazione. Ho fatto di fila Giro del Delfinato e Tour e France, con il Covid di mezzo, ed è stata una sequenza dura. Dopo la Grande Boucle - continua il corridore della Groupama-FDJ - sono entrato nella modalità lottatore. Di solito mi ossessiona il Tour de France ma stavolta invece è toccato alla Vuelta. Ho fatto bene in Spagna, ho vinto in Lussemburgo e ho concluso bene in Italia, al Lombardia: quest'anno mi sono ritrovato". Motivo in più per sperare di fare ancora meglio nel 2025. "La squadra ha bisogno di me al top e non sempre è stato così, perché in carriera ho attraversato molte difficoltà. Essere riuscito a superarle mi ha dato nuove consapevolezze. Ora sono felice della mia vita, di andare in bici e anche di soffrire: non vedo l'ora che cominci la nuova stagione".
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