Sfida epica al Giro delle Fiandre: Van der Poel, Ganna e Pogacar pronti a stupire

Van der Poel, Ganna e Pogacar si preparano per la sfida al Giro delle Fiandre, tra muri, pavè e strade strette.

di ANGELO COSTA
6 aprile 2025
Tadej Pogacar (26 anni)

Tadej Pogacar (26 anni)

Tornano a sfidarsi i giganti della Sanremo, Van der Poel, Ganna e Pogacar, in rigoroso ordine di podio. Anche se, rispetto alla Classicissima, il giro delle Fiandre è ben altra corsa: muri, pavè e strade strette la rendono più dura, il milione e passa di belgi che abbraccia il percorso nelle campagne fiamminghe ne fanno la più affascinante delle prove monumentali. E’ il secondo atto di uno show che avrà un seguito anche domenica prossima, su un altro palcoscenico di lusso: le pietre della Roubaix.

Bellissima, ma non per tutti: per vincere la Ronde, servono forza e tecnica, scaltrezza tattica e buona sorte. L’indiziato numero uno resta Mathieu Van der Poel: averla vinta tre volte in sei partecipazioni, con due secondi posti e un quarto nelle altre, spiega che confidenza abbia l’olandese volante con questa classicona. Per scrivere un’altra pagina di storia, perché nessuno è mai entrato nell’albo d’oro quattro volte, ha un solo ostacolo: di aver paura di Pogacar al Fiandre l’ha detto già prima di vincere la Sanremo.

Pogacar è colui che due anni fa ha vinto il Fiandre staccando Vdp lontano dal traguardo, sul Vecchio Kwaremont: il piano è ancora questo. "Non cerco rivincite, voglio solo vincere", fa sapere lo sloveno, abituato a risolvere le pratiche seminando i rivali. Per farlo stavolta ha il terreno adatto: i 269 chilometri tra Bruges e Oudenaarde propongono sedici muri, quasi tutti in sasso e ripidi, più altri sette tratti di pavé. Sarà ancora duello fra fenomeni, i più vincenti nelle classiche: sette ne ha vinte fin qui l’ex iridato olandese, altrettante quello attuale.

Fra i due litiganti, prova ad inserirsi ancora Pippo Ganna, per quanto in anticipo sul calendario personale: il suo appuntamento vero resta la Roubaix. Nell’attesa, il primatista dell’ora fa bene a misurarsi su un terreno che non gli sorride: gli serve per tener calda una forma splendida ed annusare lo speciale clima dei grandi eventi al Nord. Resta in ogni caso la miglior carta che il povero ciclismo azzurro ha da giocarsi in una classica centenaria conquistata solo undici volte, l’ultima nel 2019 con Bettiol. Nel gruppo Ganna recitano da outsiders anche il danese Pedersen, lanciatissimo sulle pietre, e il sempre attesissimo Van Aert, per quanto sembri lontano dal ruolo di anti Vdp guadagnato nel cross: anche per loro, battere i due mostri renderebbe memorabile l’impresa.

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