Giro d'Italia 2023, tappa 20: Roglic vince e si prende la maglia rosa. Ordine d'arrivo e nuova classifica

Lo sloveno trionfa sul Monte Lussari e strappa il primato al britannico alla vigilia della passerella di Roma

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 maggio 2023
Primoz Roglic

Primoz Roglic

Monte Lussari, 27 maggio 2023 - La tappa 20 plasma la classifica generale definitiva del Giro d'Italia 2023 ed è un verdetto che, in attesa della passerella finale di Roma, premia Primoz Roglic: proprio quel Primoz Roglic che nel 2020, sempre in una cronoscalata, aveva perso il Tour de France appannaggio del connazionale Tadej Pogacar. Stavolta il corridore della Jumbo-Visma, proprio sulle ultime rampe a disposizioni, sorpassa in classifica generale Geraint Thomas, che si difende come può ma palesa quasi subito una pedalata più legnosa e meno rotonda. Va invece su ad altissima frequenza Roglic, che deve anche fare i conti con un guaio meccanico alla ruota posteriore dopo un avvallamento: niente che possa scalfire la festa slovena, la prima assoluta al Giro, sul Monte Lussari, dove invece si consuma la beffa in casa Ineos Grenadiers. Nel mirino forse anche la scelta di cambiare il casco di Thomas, che già in quell'occasione perde una manciata di secondi: secondi che all'arrivo diventano 40 e in classifica generale 14 per un corridore 'anziano' che conferma la legge non scritta che vede questa categoria non trionfare mai nella Corsa Rosa. Il podio viene completato da Joao Almeida e alle sue spalle si stagliano le sagome di Damiano Caruso e Thibaut Pinot, con quest'ultimo che proprio alla fine beffa un Eddie Dunbar in crisi. Dopo tante fatiche, compresa quella odierna che ha plasmato la classifica generale definitiva del Giro, nella tappa 21, la Roma (EUR)-Roma di 135 km, i corridori potranno godersi la passerella finale senza dover affrontare alcuna difficoltà altimetrica.

La cronaca

Dopo una prima parte (relativamente) semplice, la strada si impenna inesorabilmente appena cominciano le prime rampe dell'inedito Monte Lussari (7,3 km con una pendenza media del 12,2% e massima del 22%), l'ultima 'creazione' del compianto Enzo Cainero. Le partenze sono divise in tre blocchi e nel primo ci sono i corridori che occupano le posizioni più basse della graduatoria, tra i quali ovviamente i velocisti che, in mancanza di grandi velleità per la frazione, danno spettacolo coinvolgendo il pubblico: su tutti uno scatenato Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), all'ultima recita al Giro, Jonathan Milan (Bahrain Victorious), che corre praticamente sulle strade di casa e Laurenz Rex (Intermarché-Circus-Wanty), che taglia il traguardo impennando. Il tempo migliore del primo blocco è quello messo a referto da Thibault Guernalec (Team Arkéa-Samsic): un 48'35'' superato poi dal 48'16'' di Thomas Champion (Cofidis), a sua volta scalzato dal 46'19'' di Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech), il migliore anche nel secondo e nel terzo intermedio. Il terzo blocco è quello più atteso: tra i primi a partire c'è Jay Vine (UAE Team Emirates), che al primo intermedio piazza un ottimo 14'00'', al secondo un 35'17'', al terzo un 44'02'' e al traguardo un 46'16'' che vale la leadership provvisoria. Uno dei primi intoppi meccanici capita a Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), al quale salta la catena. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) piazza un ottimo 34'53'' al secondo intermedio: per lo statunitense un 43'20'' al terzo intermedio e un eccellente 45'30'' all'arrivo. Sepp Kuss (Jumbo-Visma) abbassa a 34'35'' il miglior tempo al secondo intermedio e a 43'18'' quello del terzo intermedio: per lui un 45'28'' all'arrivo. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) passa in 13'56'' al primo intermedio: Joao Almedia (UAE Team Emirates) a questo punto scrive un 13'53'', mentre Primoz Roglic (Jumbo-Visma) mette a referto un 13'49''. L'ultimo rilevamento al primo intermedio è quello di Geraint Thomas (Inoes Grenadiers), che tra l'altro dei big è l'unico a cambiare il casco oltre alla bici, lasciando qualche secondo per strada: per lui un ritardo di appena 2'' al primo intermedio da Roglic, che tinge la sua crono di giallo quando per un breve tratto assume la posizione in bici vietata dall'UCI nelle prove in linea, quella in cui le mani non sono fisse sul manubrio. Ancor prima del passaggio al secondo intermedio, il testa a testa virtuale tra Roglic e Thomas continua a sorridere al primo, avanti di 8''. Tra i big quello più in difficoltà appare Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), che rischia di perdere la propria posizione in classifica generale appannaggio di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che chiude in 45'22'' dopo l'ottimo 43'16'' al terzo intermedio. Vola anche Caruso, che al secondo intermedio sale in 34'35'': stesso tempo di Almeida. Roglic piazza un 34'03'' al secondo intermedio: Thomas passa in 34'19'', ma a remare dalla parte del britannico c'è un problema meccanico che frena la ruota posteriore dello sloveno su un avvallamento. Caruso balza al comando provvisorio grazie al suo 45'18'' dopo l'eccellente 43'11'' del terzo intermedio: Almeida risponde rispettivamente con un 43'00'' e un 45'05''. Roglic vola in 42'20'' al terzo intermedio prima di chiudere in 44'23'': la palla passa a Thomas, che taglia passa al terzo intermedio in 42'49'' prima di chiudere in 45'03'', un tempo che non gli vale la difesa della maglia rosa in vista della passerella di Roma.

Ordine d'arrivo tappa 20 Giro d'Italia 2023

1) Primoz Roglic (TJV) in 44'23'' 2) Geraint Thomas (IGD) +40'' 3) Joao Almeida (UAD) +42'' 4) Damiano Caruso (TBV) +55'' 5) Thibaut Pinot (GFC) +59'' 6) Sepp Kuss (TJV) +1'05'' 7) Brandon McNulty (UAD) +1'07'' 8) Thymen Arensman (IGD) +1'18'' 9) Andreas Leknessund (DSM) +1'49'' 10) Jay Vine (UAD) +1'53''

Classifica generale Giro d'Italia 2023

1) Primoz Roglic (TJV) in 82h40'36'' 2) Geraint Thomas (IGD) +14'' 3) Joao Almeida (UAD) +1'15'' 4) Damiano Caruso (TBV) +4'40'' 5) Thibaut Pinot (GFC) +5'43'' 6) Thymen Arensman (IGD) +6'05'' 7) Eddie Dunbar (JAY) +7'30'' 8) Andreas Leknessund (DSM) +7'31'' 9) Lennard Kamna (BOH) +7'46'' 10) Laurens De Plus (IGD) +9'08''

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