Tirreno-Adriatico 2024, trionfa Vingegaard. A Milan l'ultima tappa. La classifica finale

Festeggiano il danese, che porta a casa anche la maglia verde, e il friulano, che strappa quella ciclamino ad Ayuso con il poderoso sprint di San Benedetto del Tronto

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
10 marzo 2024
Jonas Vingegaard (Ansa)

Jonas Vingegaard (Ansa)

San Benedetto del Tronto, 10 marzo 2024 - La tappa 7, nonché ultima, della Tirreno-Adriatico 2024 premia Jonas Vingegaard, che vince anche 2 tappe, quelle principali, confermandosi il più forte quando la strada sale: per il danese, soprannominato il 'Re Pescatore' a causa dei suoi trascorsi in ambito ittico, il Tridente portato a casa sembra quasi la chiusura di un cerchio. Completano il podio Juan Ayuso, che si aggiudica anche la maglia bianca, e Jai Hindley: per lo spagnolo diversi rimpianti a maggior ragione dopo l'illusorio margine guadagnato nella cronometro iniziale sul fuoriclasse della Visma-Lease a Bike, che porta a casa anche la maglia verde. Quella ciclamino va invece a Jonathan Milan, che sorpassa proprio nell'ultima curva l'iberico dell'UAE Team Emirates e lo fa vincendo la volata di San Benedetto del Tronto davanti ad Alexander Kristoff e Davide Cimolai, bravo a superare con un gran colpo di reni Jasper Philipsen, il deluso degli ultimi sprint. Per il friulano arrivano il successo numero 2 in questa Corsa dei Due Mari, il terzo totale in stagione, oltre a un secondo posto ricco di rimpianti inferto proprio dal belga dell'Alpecin-Deceuninck, la vittoria nella classifica a punti ma anche tante buone sensazioni in vista della Milano-Sanremo 2024: sensazioni raccolte in pianura ma anche in salita, con Milan tra i pochi velocisti a mostrare una buona resistenza in pendenza. A proposito di ruote veloci: la fuga di giornata, ricca di qualità (protagonisti, tra gli altri, Antonio Tiberi, Damiano Caruso, Ben Healy e Alessandro De Marchi), obbliga il gruppo a tirare presto per chiudere un inseguimento lungo e duro che terminerà a 14 km dal traguardo, praticamente al penultimo passaggio sul traguardo di San Benedetto del Tronto. Una curiosità: una tale andatura, che miete una vittima di lusso in Richard Carapaz, che cade e sbatte la spalla sinistra, plasma la tappa in linea più veloce della storia della Tirreno-Adriatico. E' il sintomo, l'ennesimo, di un ciclismo sempre più competitivo nel quale l'Italia, per quanto riguarda le classifiche, continua a faticare. Nonostante la fuga odierna, ha infatti deluso le attese Tiberi, che non riesce nemmeno a entrare nella top 10. La consolazione è Milan, che vince, convince e migliora anche nello stile in bici: meno movimenti di spalle e più potenza nelle gambe, come stanno sperimentando tutti gli altri sprinter.

La cronaca

  Il gruppo parte da San Benedetto del Tronto senza diversi corridori: tra essi Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) e Maximilian Walscheid (Team Jayco AlUla), due potenziali protagonisti della probabile volata odierna. Al via ci sono invece Antonio Tiberi, Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Ben Healy, Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Luke Rowe (Ineos Grenadiers), che per i suoi 34 anni, compiuti oggi, con tanto di festa prima della partenza, si regala la vetrina della fuga. L'unica difficoltà altimetrica ufficiale di giornata è la salita di Montedinove (3,9 km con una pendenza media del 5,5%), sulla quale scollina per primo Tiberi, il migliore del drappello dei battistrada per quanto riguarda la classifica generale, pur avendo deluso le attese per quelle che erano le aspettative della vigilia: niente che possa far vacillare la maglia verde, blindata da Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) così come ovviamente quella azzurra. I GPM di questa Tirreno-Adriatico sono ufficialmente finiti, ma la strada continua a salire verso Ripatransone, con 3 km in una costante pendenza compresa tra il 4% e l'8%. I battistrada, con un vantaggio di poco più di 1', scendono in picchiata in discesa prima di entrare nel circuito finale. Prima ancora c'è il traguardo volante di San Benedetto del Tronto, che premia Healy, che mette in carniere anche 3'' di abbuono. Poco dopo dal gruppo, che intanto ha accorciato il ritardo fino a una manciata di secondi, si ritira Tim Merlier (Soudal Quick-Step), uno dei potenziali protagonisti del sempre più probabile sprint. Il sestetto al comando, di altissima qualità, comincia a far paura al gruppo, dal quale cade Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che sbatte violentemente la spalla sinistra sull'asfalto, rimanendo a terra prima di salire in ambulanza. L'alta andatura, che fa sì che il ruolino di marcia della tappa sia in netto vantaggio rispetto alla tabella oraria prevista, non aiuta né i fuggitivi, sempre più sotto tiro, né il plotone, con in particolare i big a temere per la propria incolumità. L'inseguimento si conclude a 14,4 km dalla fine, praticamente in concomitanza con il penultimo passaggio sulla linea del traguardo di San Benedetto del Tronto. E' tutto pronto per la volata, che premia Jonathan Milan (Lidl-Trek), che con una rimonta poderosa batte Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), che viene superato anche da Davide Cimolai (Movistar Team), e Alexander Kristoff (Uno-X Mobility): quest'ultimo era stato lanciato dall'allungo nell'ultimo chilometro di Soren Waerenskjold (Uno-X Mobility), ripreso dal grande lavoro di Simone Consonni (Lidl-Trek). Per il friulano, al secondo successo in questa Tirreno-Adriatico, arrivano diversi verdetti: dalla conquista della maglia ciclamino all'entrata ormai effettiva nel novero dei velocisti più forti, fino ad arrivare ai buoni feedback in salita raccolti in vista della Milano-Sanremo 2024.  

Ordine d'arrivo tappa 7 Tirreno-Adriatico 2024

  1) Jonathan Milan (LTK) in 3h15'51''

2) Alexander Kristoff (UXM) st

3) Davide Cimolai (MOV) st

4) Jasper Philipsen (ADC) st

5) Stanislaw Aniolkowski (COF) st

6) Amaury Capiot (ARK) st

7) Andrea Vendrame (DAT) st

8) Giovanni Lonardi (PTK) st

9) Clément Venturini (ARK) st

10) Enrico Zanoncello (VBF) st

Classifica generale finale Tirreno-Adriatico 2024

1) Jonas Vingegaard (TVL) in 26h22'23''

2) Juan Ayuso (UAD) +1'24''

3) Jai Hindley (BOH) +1'52''

4) Isaac Del Toro (UAD) +2'20''

5) Ben O'Connor (DAT) +2'24''

6) Thymen Arensman (IGD) +2'25''

7) Cian Uijtdebroeks (TVL) +3'10''

8) Lennard Kamna (BOH) +4'02''

9) Tom Pidcock (IGD) +4'05'' 10) Kévin Vauquelin (ARK) +4'24''  

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