Tour de France 2023, le pagelle della tappa 7
Philipsen padrone dello sprint, Cavendish può sperare nel record. Mozzato, un quarto di nobiltà
Bordeaux, 7 luglio 2023 - Jasper Philipsen cala il tris. Il corridore belga della Alpecin-Deceuninck ha battuto nella volata di gruppo il britannico Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) e l'eritreo Biniam Girmay (Intermarche'-Circus-Wanty) vincendo la settima tappa del Tour de France 2023, la Mont-de-Marsan-Bordeaux di 169,9 chilometri. Le nostre pagelle.
10 a Jasper Philipsen
Deve fare due volate, perché stavolta la sua locomotiva Van der Poel non è impeccabile. Ma il risultato è lo stesso dei primi due sprint di questo Tour: terzo successo, il quinto sulle strade di Francia in due anni. Numeri che stanno regalando sicurezza e autorevolezza a un ragazzo di 25 anni al momento senza rivali. E non solo per l’alta qualità di chi gli apre la strada.
9 a Mark Cavendish
Sceglie di sorprender tutti restando sornione nelle retrovie, poi esplode in tutta la sua potenza, che purtroppo non basta contro l’attentissimo Philipsen che lo tiene d’occhio. Ci prova e ci riproverà, perché ha una missione importante da portare a termine: il record di vittorie di tappa, ora condiviso con Merckx, sembra davvero a un passo.
8 a Biniam Girmay
Cerca con ostinazione un posto in prima fila e finalmente lo trova, buttandosi con più coraggio delle volate precedenti. Rischia qualcosa, ma non cede e tiene la rotta, muovendosi con leggerezza in una battaglia di grandi potenze: è il segnale che il terzo posto non è un punto d’arrivo, ma di partenza.
8 a Luca Mozzato
Due volte dodicesimo negli sprint dei giorni scorsi, stavolta arriva a un passo dal podio. E’ un quarto posto ricco, perché il veneto lo ottiene costruendosi la volata da solo, battezzando le ruote giuste e indovinando gli spazi per passare. Si può sempre migliorare, ma lui è già molto avanti.
6 ad Alberto Bettiol
Si fa fotografare col presidente Macron al termine del tappone pirenaico, poi posta l’immagine sui social scrivendo in due lingue ‘Signor presidente, restituisci la nostra Monnalisa. Grazie di esser venuto al Tour’. Nel ciclismo che promuove le bellezze del territorio ci sono corridori che qualche bellezza provano a riportarla a casa…
5 a Dylan Groenewegen
Sarei contento se Cavendish riuscisse a vincere una tappa’, raccontava nei giorni scorsi l’olandese. Peccato che lui a vincere una tappa non ci vada nemmeno vicino: a sentirlo sta benone, a Bordeaux sarebbe anche messo bene nel chilometro finale, ma alla fine più del quinto posto non riesce a portare a casa.
5 a Mads Pedersen
Due volte decimo, una volta nono: da uno con la sua velocità ci si aspettava almeno un mezzo guizzo. Se lo aspetta anche la squadra, che si sacrifica per lui negli ultimi chilometri, pilotandolo in posizione di sparo. Ma lo sparo anche stavolta non arriva: per cercar gloria, l’ex iridato forse proverà a buttarsi in qualche fuga nelle tappe intermedie, anche se pure lì la concorrenza non manca.
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