Vuelta 2024, tappa 13: vince Woods. Roglic in rimonta. Ordine d'arrivo e classifica

Festa doppia per il canadese, che la spunta sugli altri fuggitivi, e per lo sloveno, che erode ben 1'54'' a O'Connor, in crisi nera

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
30 agosto 2024
Michael Woods (Ansa)

Michael Woods (Ansa)

Puerto de Ancares (Spagna), 30 agosto 2024 – La tappa 13 della Vuelta 2024 porta la carovana da Lugo a Puerto de Ancares dopo 176 km. Ancora una volta la fuga va via e stavolta con proporzioni esagerate a livello di vantaggio massimo (oltre 17') e ancora una volta il sigillo finale è illustre: a vincere è infatti Michael Woods, uno abituato a imprese ottenuto a pendenze proibitive, come dimostrato al Tour de France 2023 sul Puy de Dome. Come al solito ci sono due corse in una e la seconda vede protagonisti gli uomini in lotta per la classifica generale e in particolare uno: Primoz Roglic prima mette a lavorare la sua Red Bull-Bora-Hansgrohe e poi attacca in prima persona sull'ascesa finale, mandando subito in crisi Ben O'Connor, 'imitato' in seguito da Enric Mas, che si pianta. Lo sloveno erode ben 1'54'' alla maglia rossa, che ha praticamente dilapidato quasi tutto il tesoretto guadagnato nell'ormai famosa 'fuga bidone', ma la supremazia è chiara anche nei confronti degli altri rivali per una graduatoria che frazione dopo frazione comincia ad assumere connotati sempre più definiti. La tappa 14, la Villafranca del Bierzo-Villablino di 200,5 km, avrà nel menù ancora montagne: sulla carta solo 2 GPM e nessuno al traguardo, ma il secondo di prima categoria potrebbe offrire diversi scenari interessanti sia agli eventuali fuggitivi sia agli uomini in lotta per la graduatoria.

La cronaca

La fuga buona di giornata si forma quasi subito e vede figurare Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), Jay Vine, Brandon McNulty, Marc Soler (UAE Team Emirates), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Kasper Asgreen (T-Red-Quick-Step), Sam Oomen (Lidl-Trek), Kaden Groves, Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Michael Woods, Dylan Teuns (Israel-Premier Tech), Victor Campenaerts, Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Simon Guglielmi, Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Gijs Leemreize, Enzo Leijnse, Julius Van Den Berg (Team DSM-Firmenich PostNL), Ruben Fernandez (Cofidis), Nicolas Vinokurov (Astana Qazaqstan Team), José Felix Parra (Equipo Kern Pharma), Mikel Bizkarra e Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi). La prima salita di giornata è l'Alto Campo de Arbre (5 km con una pendenza media del 5,8%), che vede Van Aert scollinare per primo, mentre Isasa perde contatto fin dalle prime rampe. Con il gruppo ormai a distanze siderali (11'), si torna a salire sul PM Alto O Portel (7,7 km con una pendenza media del 5,4%): stavolta per lo scollinamento è volata a tre tra Soler, Vine e Van Aert, con quest'ultimo che la spunta ancora diventando quindi un candidato serio per la maglia a pois dop aver già blindato quella verde.

I tre provano ad andare di comune accordo, ma gli altri battistrada rinvengono dalle retrovie, ricompattando il drappello al comando, con oltre 12' di vantaggio su un gruppo ancora passivo. Soler torna ad accendere la miccia tra i fuggitivi, che si sparpagliano: davanti si crea un drappello composto da Woods, Oomen, McNulty, Leemreize, Vine, Schmid, Asgreen e Van Aert, che passa per primo al traguardo volante di Sesamo. Sulle prime rampe del Puerto de Lumeras (6,6 km con una pendenza media del 6%) a questo plotoncino si unisce anche Soler, che a sorpresa poi attacca in prima persona prima di subire il sorpasso del solito Van Aert a ridosso dello scollinamento: il belga si prende anche 6'' di abbuono, mentre Vine ne prende 4'' e Woods se ne becca 2''. La discesa vede proprio Vine e McNulty cadere, con quest'ultimo che addirittura finisce oltre il guardrail: per lo statunitense tanti graffi e altrettanta paura, ma per fortuna il peggio viene scongiurato. I due dell'UAE Team Emirates devono comunque rinunciare ai sogni di gloria: davanti restano quindi Van Aert, Soler, Woods, Oomen e Schmid.

Questo drappello approccia al comanda il Puerto de Ancares (7,5 km con una pendenza media del 9,3% e massima del 15%): i primi ad andar via sono Woods e Schmid, prima che anche quest'ultimo perda contatto per poi spianare la strada al clamoroso successo del primo. In gruppo intanto la prima vittima illustre del ritmo di Daniel Felipe Martinez (Red Bull-Bora-Hansgrohe) è Adam Yates (UAE Team Emirates): la seconda è addirittura Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), scortato dal solito fedelissimo Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) prova ad approfittarne, seguito dal solito Enric Mas (Movistar Team), a sua volta ripreso da Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike) e Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), mentre sono in difficoltà anche Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Mikel Landa (T-Red-Quick-Step). Quest'ultimo si riporta su Mas e Roglic, con quest'ultimo che a sua volta se ne va: lo spagnolo invece si pianta e va in crisi nera. Lo sloveno invece si invola verso il traguardo, rimontando 1'54'' a O'Connor, oltre a infliggere 58'' al trio Mas-Carapaz-Lipowitz: più che una 'piccolata' stavolta alla maglia rossa, il cui vantaggio è sempre più risicato, è arrivata una mazzata vera e propria.  

Ordine d'arrivo tappa 13 Vuelta 2024

1) Michael Woods (IPT) in 4h19'51''

2) Mauro Schmid (JAY) +45''

3) Marc Soler (UAD) +1'11''

4) Sam Oomen (LTK) +1'25''

5) Wout Van Aert (TVL) +2'56''

6) Gijs Leemreize (DFP) +3'33''

7) José Felix Parra (EPK) +5'19''

8) Mikel Bizkarra (EUS) +5'38''

9) Luca Vergallito (ADC) +5'59''

10) Mathis Le Berre (ARK) +6'15''

Classifica generale Vuelta 2024

1) Ben O'Connor (DAT) in 52h10'15''

2) Primoz Roglic (RBH) +1'21''

3) Enric Mas (MOV) +3'01''

4) Richard Carapaz (EFE) +3'13''

5) Mikel Landa (SOQ) +3'20''

6) Carlos Rodriguez (IGD) +4'12''

7) Florian Lipowitz (RBH) +4'29''

8) Felix Gall (DAT) +4'42''

9) David Gaudu (GFC) +4'44''

10) Adam Yates (UAD) +5'17''

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