Vuelta 2024, tappa 11: vince Dunbar. Ordine d'arrivo e classifica generale

Colpo grosso dell'irlandese, che beffa gli altri fuggitivi di giornata. Bene anche Roglic, che rosicchia altri secondi (37) a O'Connor

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
28 agosto 2024
Eddie Dunbar (Ansa)

Eddie Dunbar (Ansa)

Campus Tecnologico Cortizo Padron (Spagna), 28 agosto 2024 - La tappa 11 della Vuelta 2024 porta la carovana da Campus Tecnologico Cortizo.Padron a Campus Tecnologico Cortizo.Padron dopo 166,5 km e ancora una volta lo fa offrendo una chance ai fuggitivi. A spuntarla nel maxi drappello da 39 unità è Eddie Dunbar, che con una sparata clamorosa batte i superistiti dell'attacco del mattino, prendendosi una soddistazione (inattesa) dopo una stagione costellate di cadute. L'altra corsa in una vede Primoz Roglic attaccare ancora una volta Ben O'Connor, che cede di nuovo: per la precisione 37'' in una giornata in cui perdono qualcosa anche Richard Carapaz (caduto nella prima parte della frazione), Adam Yates e Florian Lipowitz, con quest'ultimo che passa la maglia bianca al sornione Carlos Rodriguez. La tappa 12, la Ourense Termal-Estacion de Montana de Manzaneda di 137,5 km, prevede un solo GPM ma di prima categoria e diretto verso l'arrivo: il resto del tracciato appare comunque molto mosso e ricco di saliscendi che aprono diversi scenari, tra i quali un attacco dalla distanza di un drappello più o meno numeroso o il tentativo di qualche uomini della classifica generale. A Roglic verosimilmente il compito di provare ad attaccare ancora O'Connor, che paradossalmente potrebbe soffrire maggiormente le salite brevi come quella odierna.

La cronaca

La corsa, ripartita senza Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), si infiamma subito a caccia della fuga buona, che comincia a prendere forma sul Puerto San Xusto (10,2 km con una pendenza media del 4,2%): il primo a provarci è Marco Frigo (Israel-Premier Tech), che scollina per primo. Il gruppo, nel quale cade Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), senza riportare grosse conseguenze, torna sotto finché non si forma l'attacco definitivo, dalle dimensioni monstre: in avanscoperta ci sono Corbin Strong, Matthew Riccitello, Marco Frigo, George Bennett (Israel-Premier Tech), Jesus Herrada, Guillaume Martin, Ion Izagirre (Cofidis), Reuben Thompson, Lorenzo Germani, Sven Erik Bystrom (Groupama-FDJ), Eduardo Sepulveda, Arjen Livyns, Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Daniel Felipe Martinez, Nico Denz, Patrick Gamper (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Gijs Leemreize, Chris Hamilton, Max Poole (Team DSM-Firmenich PostNL), Urko Berrade, Ibon Ruiz (Equipo Kern Pharma), Xandro Meurisse, Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Carlos Canal, Pelayo Sanchez (Movistar Team), Jhonatan Narvaez, Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), Attila Valter, Steven Kruijswijk (Visma-Lease a Bike), Carlos Verona, Sam Oomen (Lidl-Trek), Filippo Zana, Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), James Knox (T-Red-Quick-Step), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi) e Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels). Lo scenario cambia ancora sul Puerto Aguasantas (5,7 km con una pendenza media del 6,1%): Meurisse si avvantaggia in solitaria, scollinando per primo e senza poi arrestare la sua azione. Intanto in gruppo comincia l'ormai consueto calvario di Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), che perde terreno, mentre Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è costretto a fermarsi momentaneamente per cambiare la bici. Si torna a scalare il Puerto Aguasantas e il copione è il medesimo del primo passaggio: Meurisse, che scollina ancora per primo, continua nella sua azione nonostante il forcing dalle retrovie della Israel-Premier Tech, la squadra più rappresentata nella fuga, che si screma di diverse unità. Il belga passa per primo anche al traguardo volante di A Sisto, prendendosi pure i 6'' di abbuono, ma è di fatto l'ultima sua immagine in avanscoperta in solitaria prima di essere riassorbito dal drappello dei battistrada. A scattare è poi Isasa, mentre curiosamente Denz e Gamper vengono fermati dalla propria ammiraglia. Lo scenario è destinato a cambiare ancora fin dalle prime rampe del Puerto Cruxeiras (2,9 km con una pendenza media dell'8,9%): davanti si portano Campenaerts, Berrade, Leemreize, Herrada, Miholjevic, Rivera, Berrade, Verona e Zana. Questi ultimi tre a loro volta si avvantaggiano sugli altri: a scollinare per primo è Verona, con Zana che perde contatto e viene quasi 'rimpiazzato' da Poole nel terzetto in testa. Intanto dal gruppo scatta Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), con il solo Enric Mas (Movistar Team) che riesce a replicare: tra i big il più in difficoltà sembra Adam Yates (UAE Team Emirates). Anche O'Connor perde contatto: in sua compagnia c'è il solo Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-Hansgrohe), che ovviamente non dà cambi. Anche Mikel Landa (T-Red-Quick-Step), David Gaudu (Groupama-FDJ) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) si uniscono al plotoncino dei migliori della classifica generale, che continua a guadagnare sulla maglia rossa. Davanti Narvaez raggiunge Berrade, Verona e Poole prima che dalle retrovie tornino davanti altri componenti della fuga: la sparata migliore è quella di Dunbar, che parte a razzo da dietro e va a vincere a sorpresa, beffando tutti gli altri battistrada. L'altra corsa in una vede Roglic e compagnia guadagnare 37'' su O'Connor, sempre più accerchiato: non buono la giornata anche per Carapaz, Lipowitz e Yates, che a loro volta lasciano sull'asfalto una manciata di secondi.  

Ordine d'arrivo tappa 11 Vuelta 2024

 1) Eddie Dunbar (JAY) in 3h44'52'' 2) Quinten Hermans (ADC) +2'' 3) Max Poole (DFP) +2'' 4) Jhonatan Narvaez (IGD) +4'' 5) Urko Berrade (EKP) +4'' 6) Filippo Zana (JAY) +4'' 7) Ion Izagirre (COF) +4'' 8) Carlos Verona (LTK) +4'' 9) Gianmarco Garofoli (AST) +4'' 10) Brandon McNulty (UAD) +4''

Classifica generale Vuelta 2024

  1) Ben O'Connor (DAT) in 43h54'54'' 2) Primoz Roglic (RBH) +3'16'' 3) Enric Mas (MOV) +3'58'' 4) Richard Carapaz (EFE) +4'10'' 5) Mikel Landa (SOQ) +4'40'' 6) Carlos Rodriguez (IGD) +5'23'' 7) Florian Lipowitz (RBH) +5'29'' 8) Adam Yates (UAD) +5'30'' 9) Felix Gall (DAT) +5'30'' 10) George Bennett (IPT) +5'46''  

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