Tour de France 2024, tappa 13: bis di Philipsen. Ordine d'arrivo e classifica generale

Alla fine fa festa il belga, che batte il connazionale Van Aert, ma prima succede di tutto tra ventagli, cadute e attacchi dalla distanza alla vigilia dei Pirenei (e senza più Roglic e Ayuso in gara)

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 luglio 2024
Jasper Philipsen (Ansa)

Jasper Philipsen (Ansa)

Pau (Francia), 12 luglio 2024 - La tappa 13 del Tour de France 2024 porta la carovana da Agen a Pau dopo 165,3 km e lo fa privo di Primoz Roglic (per i postumi della caduta di ieri), mentre a ritirarsi strada facendo è Juan Ayuso (per il Covid), per una classifica generale che quindi perde due pezzi della sua top 10 che vede quindi Giulio Ciccone scalare altre due posizioni (l'abruzzese è ora ottavo). E' il presagio di una giornata tutt'altro che facile e quasi di trasferimento prima dei fuochi d'artificio del weekend. Dai tentativi di ventagli aperti da Wout Van Aert, Remco Evenepoel e Tadej Pogacar all'inserimento in fuga di Adam Yates: complici il forte vento laterale e la voglia delle squadre principali di fiaccare la resistenza altrui, succede di tutto e chissà che le scintille odierne non presentino il loro conto sui Pirenei. Prima però c'è tempo per una volata a ranghi ridotti a causa di quanto successo prima, compresa una caduta che nel finale toglie di mezzo Arnaud De Lie dopo che già si erano staccati Mark Cavendish, Fernando Gaviria, Phil Bauhaus e Alexander Kristoff: a spuntarla è Jasper Philipsen, che firma la sua personale doppietta con uno sprint lunghissimo tutto di potenza. Per la delusione di Van Aert, al secondo secondo posto di fila, nonché il terzo complessivo in questa Grande Boucle in cui però sta mostrando una condizione sempre crescente anche nella cornice di Pau, che al belga rievoca bruttissimi ricordi per la terribile caduta del 2019. La tappa 14, la Pau-Saint-Lary-Soulan Pla d'Adet di 151,9 km, propone 3 GPM, di cui 2 di Hors Catégorie: il Tourmalet e quello finale, che verosimilmente assesteranno un altro colpo a una classifica generale ancora guidata da Pogacar, da oggi privo di un luogotenente prezioso come Ayuso e oggi curiosamente nono nella volata finale. Un'altra curiosità: lo spagnolo gareggiava con il dorsale numero 13, tradizionalmente spesso utilizzato al contrario per questioni scaramantiche e, quasi come una beffa del destino, è costretto a ritirarsi proprio nella tappa 13 per un Covid che fa di nuovo paura.

La cronaca

  Alla mancata partenza di Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) si aggiunge il ritiro di Juan Ayuso (UAE Team Emirates) nel contesto di una tappa subito caotica. Prima la Visma-Lease a Bike prova ad aprire un ventaglio con Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) e poi si crea una maxi fuga in cui figura, a sorpresa, anche Adam Yates (UAE Team Emirates): con lui ci sono Jan Tratnik (Visma-Lease a Bike), Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Toms Skujins, Julien Bernard (Lidl-Trek), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Kevin Geniets, Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Mathieu Van Der Poel, Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), Alberto Rui Costa, Neilson Powless, Marijn Van Den Berg (EF Education-EasyPost), Arnaud De Lie, Brent Van Moer (Lotto Dstny), Hugo Houle, Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), Frank Van Den Broek (Team DSM-Firmenich PostNL), Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Jonas Abrahamsen, Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility) e Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies). Di questo drappello davanti restano i soli Kwiatkowski, Cort Nielsen, Bernard e Grégoire, che passa per primo al traguardo volante di Nogaro. La situazione si tranquillizza per qualche chilometro prima di un altro tentativo di ventalgio aperto da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): la nuova fiammata, che spezza ulteriormente il gruppo, la imprime Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), francobollato da Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e da tutti gli altri uomini dei piani altissimi della classifica generale. L'unico effetto sortito da questo scatto, a parte la difficoltà di alcuni corridori potenzialmente interessati alla vittoria di tappa come Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), è il riassorbimento della fuga del mattino. Gli scatti riprendono sulla Cote de Blachon (1,5 km con una pendenza media del 6,9%): davanti si portano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), con quest'ultimo che scollina per primo. I due proseguono di comune accordo anche sulla Cote de Simacourbe (1,8 km con una pendenza media del 6,4%), dove a passare per primo è ancora Johannessen. I due vengono poi ripresi a 21 km dal traguardo di Pau, quando si crea un gruppo 'compatto', ma comunque privo di diversi velocisti (e non solo): niente da fare anche per Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), Fernando Gaviria (Movistar Team) e Alexander Kristoff (Uno-X Mobility). Ad attaccare sono poi Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Brent Van Moer (Lotto Dstny) e Fabien Grellier (Team TotalEnergies), che poi molla: niente da fare anche per Stefan Kung (Groupama-FDJ) e la sua sparata. Ogni attacco viene neutralizzato dal gruppo anche grazie all'azione da stopper di Christophe Laporte (Visma-Lease a Bike). Il solito Abrahamsen prova a sorprendere tutti ma anche lui deve arrendersi all'inevitabile volata, preceduta da un'altra caduta che coinvolge tra gli altri De Lie, con Van Aert che prova a lanciarsi con largo anticipo: l'inesorabile risalita di Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) rovina i suoi piani come epilogo di una tappa a dir poco pazza e imprevedibile.

Ordine d'arrivo tappa 13 Tour de France 2024

1) Jasper Philipsen (ADC) in 3h23'09'' 2) Wout Van Aert (TVL) st 3) Pascal Ackermann (IPT) st 4) Biniam Girmay (IWA) st 5) Nikias Arndt (TBV) st 6) Tim Wellens (UAD) st 7) Clément Russo (GFC) st 8) Bryan Coquard (COF) st 9) Tadej Pogacar (UAD) st 10) Soren Waerenskjold (UXM) st

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 52h40'58'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +1'06'' 3) Jonas Vingegaard (TVL) +1'14'' 4) Joao Almeida (UAD) +4'20'' 5) Carlos Rodriguez (IGD) +4'40'' 6) Mikel Landa (SOQ) +5'38'' 7) Adam Yates (UAD) +6'59'' 8) Giulio Ciccone (LTK) +7'36'' 9) Derek Gee (IPT) +7'54'' 10) Felix Gall (DAT) +9'18''  

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