Tour de France 2024, tappa 17: vince Carapaz. Pogacar ed Evenepoel attaccano Vingegaard

La prima corsa premia l'ecuadoriano, uno dei tanti fuggitivi della prima ora. La seconda vede scatti e controscatti tra i big: il belga e lo sloveno rosicchiano rispettivamente 10'' e 2'' al danese, in forte difficoltà

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
17 luglio 2024
Richard Carapaz (Ansa)

Richard Carapaz (Ansa)

Superdévoluy (Francia), 17 luglio 2024 - La tappa 17 del Tour de France 2024 porta la carovana da Saint-Paul-Trois-Chateaux a Superdévoluy dopo 177,8 km. Rispetto alla noia di ieri, oggi la frazione è movimentata fin dalle prime pedalate nel segno di scatti e controscatti finché non si forma la fuga buona, quella che premia Richard Carapaz, al primo successo alla Grande Boucle a livello personale e in quanto ecuadoriano, dopo aver già indossato la maglia gialla scrivendo il medesimo primato. L'altra corsa riguarda i big della classifica generale: la prima fiammata, curiosamente, è di Giulio Ciccone, ma quella più rovente è di Tadej Pogacar, con Jonas Vingegaard che si pianta prima di trovare l'aiuto in strada di Christophe Laporte, reduce dal contrattacco della prima ora così come diversi uomini di una Visma-Lease a Bike subito all'attacco, con tanto di tentativi di aprire dei ventagli. Quella che sembrava una tattica offensiva, con il senno di poi, si rivela una strategia conservativa alla luce della condizione non ottimale del proprio capitano, che strada facendo sembra trasmettere una condizione sempre peggiore. La terza rasoiata la sferra Remco Evenepoel, che mette nel mirino la seconda piazza della graduatoria, incassando il 'lasciapassare' della maglia gialla, che per la vittoria finale evidentemente teme solo il danese: il belga va via e guadagna 10'' su Vingegaard, che a sua volta ne incassa 2'' da Pogacar, che scatta all'arrivo e manda un segnale forte all'acerrimo rivale, che paga pochissimo in classifica generale a fronte di uno smacco a livello psicologico frutto di un inatteso fuoco incrociato. La tappa 18, la Gap-Barcelonnette di 179,5 km, avrà in serbo ben 5 GPM, tutti di terza categoria: probabilmente un'altra occasione buona per premiare i fuggitivi.  

La cronaca

  Il vento laterale innervosisce subito la corsa, con la Visma-Lease a Bike che prova ad aprire dei ventagli. La situazione rientra ma non per Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), la prima vittima del ritmo frenetico di inizio corsa: per il kazako, tra le lacrime, arriva il ritiro in ammiraglia così come per Fernando Garivia (Movistar Team) e Sam Bennett (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Tra i tanti scatti e controscatti gli unici a riuscire a evadere sono Tiesj Benoot (Visma-Lease a Bike), Bob Jungels (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility). Il traguardo volante di Veynes premia Cort Nielsen: lo sprint del gruppo vede Biniam Girmay (Intermanché-Wanty) battere Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e quindi consolidare la propria maglia verde nonostante la caduta di ieri che ha lasciato in eredità dei punti al gomito. Poco prima del Col Bayard (6,8 km con una pendenza media del 7,3%) dal gruppo si avvantaggia un drappello molto folto di contrattaccanti: per la precisione ben 48, destinati a diminuire fin dalle prime rampe dell salita. Tra i più attivi c'è Guillaume Martin (Cofidis), presto raggiunto da Valentin Madouas (Groupama-FDJ). Lo scollinamento premia Cort Nielsen prima che all'orizzonte si stagli il Col du Noyer (7,5 km con una pendenza media dell'8,1%): tra gli inseguitori si fa vedere Simon Yates (Team Jayco AlUla), che si porta dietro Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Stephen Williams (Israel-Premier Tech). Yates raggiunge e sorpassa la testa della corsa: l'unico in scia del britannico è Carapaz, che si libera della compagnia di Williams. Lo scrollinamento premia Carapaz, autore di una grande rimonta su Yates e quindi premiato anche dagli 8'' di abbuono (ininfluenti sul piano della classifica generale): intanto in gruppo una fiammata di Giulio Ciccone (Lidl-Trek) spariglia un po' le carte dopo un lungo momento di stasi, dettata principalmente dalla distanza ormai incolmabile dalla fuga. Neanche il tempo di battezzare la calma dei big che Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), ancora lui, scatta sulle pendenze più dure del Col du Noyer: Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) risponde ma poi si pianta, subendo anche il sorpasso di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). La fortuna del danese è aver 'raccolto' per strada Christophe Laporte (Visma-Lease a Bike), uno dei tanti contrattaccanti della prima ora: i tre, compreso dunque Evenepoel, si avvicinano a Pogacar. Completato l'inseguimento, la cattiva notizia per il bis-campione in carica è che c'è ancora una salita da scalare: quella finale verso Superdévoluy (3,8 km con una pendenza media del 5,9%), che diventa una dolce passerella per Carapaz, che si toglie la soddisfazione di vincere una tappa, la prima al Tour de France, dopo aver indossato già la maglia gialla. Sull'ascesa finale a sorpresa scatta Evenepoel, che punta la seconda posizione della classifica generale: Pogacar non risponde, lasciando l'onere a Vingegaard. Il belga trova per strada Jan Hirt (Soudal Quick-Step) e continua nella sua azione, fino a guadagnare 10'' sui rivali all'arrivo: naturalmente anche Pogacar vuole confezionare il suo numero e a sua volta mette in carniere altri 2'' su Vingegaard, che oggi subisce il fuoco incrociato e si salva solo grazie alla sua squadra.  

Ordine d'arrivo tappa 17 Tour de France 2024

  1) Richard Carapaz (EFE) in 4h06'13'' 2) Simon Yates (JAY) +37'' 3) Enric Mas (MOV) +57'' 4) Laurens De Plus (IGD) +1'44'' 5) Oscar Onley (DFP) +1'44'' 6) Guillaume Martin (COF) +2'36'' 7) Magnus Cort Nielsen (UXM) +2'38'' 8) Wout Poels (TBV) +2'39'' 9) Jordan Jegat (TEN) +2'39'' 10) Alex Aranburu (MOV) +2'39''  

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 70h21'27'' 2) Jonas Vingegaard (TVL) +3'11'' 3) Remco Evenepoel (SOQ) +5'09'' 4) Joao Almeida (UAD) +12'57'' 5) Mikel Landa (SOQ) +13'24'' 6) Carlos Rodriguez (IGD) +13'30'' 7) Adam Yates (UAD) +15'41'' 8) Giulio Ciccone (LTK) +17'51'' 9) Derek Gee (IPT) +18'15'' 10) Santiago Buitrago (TBV) +18'35''  

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