Tour de France 2024, tappa 20: pokerissimo di Pogacar. Ordine d'arrivo e classifica

La maglia gialla appone un altro sigillo battendo in volata Vingegaard dopo che i due avevano risposto alla tattica della Soudal Quick-Step per lanciare Evenepoel, che invece fa fatica

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
20 luglio 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Col de la Couillole (Francia), 20 luglio 2024 - La tappa 20 del Tour de France 2024 porta la carovana da Nizza al Col de la Couillole dopo 132,8 km. Sembra il terreno perfetto per una fuga: a maggior ragione dopo il lasciapassare di Tadej Pogacar, che ieri aveva calato il poker ammettendo di volersi 'riposare' il giorno successivo. In effetti una fuga parte e annovera anche pezzi grossi, come Richard Carapaz (da oggi ufficialmente maglia a pois, così come Biniam Girmay è il proprietario definitivo di quella verde), Enric Mas e Romain Bardet, gli ultimi a resistere al forcing della Soudal Quick-Step. Già, perché per una volta non lavora l'UAE Team Emirates: fa tutto Mikel Landa, all'opera per lanciare l'attacco di Remco Evenepoel alla seconda posizione in classifica generale di Jonas Vingegaard. E invece la strada, come spesso succede, emette altri verdetti: il belga viene rimbalzato e incassa il contrattacco del danese, che si porta dietro la maglia gialla, che non collabora. I due eterni rivali procedono insieme fino agli ultimi metri, quando lo sloveno scatta e cala il pokerissimo. E stavolta parlare di 'cannibalismo' senza considerare le tattiche errate e al limite del masochismo delle altre squadre sarebbe ingeneroso verso colui che è a meno di un passo dalla doppietta Giro-Tour. La tappa 21 sarà la cronometro finale che disegnerà la classifica generale definitiva della Grande Boucle: se la leadership di Pogacar sembra inattaccabile, a maggior ragione dopo l'ennesimo acuto, quello di oggi, i 33,7 km di corsa contro il tempo da Monaco a Nizza, con un GPM di seconda categoria da scalare, offriranno agli altri, i comuni mortali, l'ultima chance per migliorare la propria posizione in graduatoria.

La cronaca

  Sul Col de Braus (10 km con una pendenza media del 6,6%) il gruppo, complici i numerosi tentativi di fuga, si spacca già in diversi tronconi: tra i tanti attaccanti figura Enric Mas (Movistar Team), che scollina per primo. Lo spagnolo, nella discesa che precede il Col de Turini (20,7 km con una pendenza media del 5,7%), viene raggiunto da Wilco Kelderman (Visma-Lease a Bike) e Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), a loro volta, nelle prime rampe della salita, riacciuffati da Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL), Marc Soler (UAE Team Emirates) e Jan Tratnik (Visma-Lease a Bike). Alle spalle dei battistrada non mancano i contrattaccanti: il primo drappello è un terzetto che annovera Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Kevin Geniets (Groupama-FDJ) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), mentre ancora più indietro figurano Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Nans Peters (Decathlon AG2R La Mondiale Team), a loro volta inseguiti da Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels). Poco prima dello scollinamento, che premia Carapaz, sempre più maglia a pois, Stuyven, Geniets e Johannessen agganciano i battistrada, mentre Champoussin, Peters e Powless si arrendono. Il traguardo volante di Saint-Martin-Vésubie premia Stuyven: è l'ultimo momento di calma prima che sul Col de la Colmiane (7,5 km con una pendenza media del 7,1%) esploda la bagarre. Il primo a scattare è Kelderman, imitato poi da Tratnik, a sua volta raggiunto da Carapaz prima che la stiuazione rientri: nel gruppo dei migliori invece il ritmo lo fa la Soudal Quick-Step, che screma il plotone. Davanti la nuova rasoiata è di Soler, a sua volta ripreso: lo scollinamento premia Carapaz, che quindi blinda definitivamente la sua maglia a pois. Si torna a salire verso il Col de la Couillole (15,7 km con una pendenza media del 7,1%): davanti le prime vittime sono Soler e soprattutto Armirail. In gruppo il ritmo della Soudal Quick-Step fa malissimo a Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), il primo nome di lusso a staccarsi. Davanti intanto c'è un'altra rasoiata di Mas: Carapaz come sempre è il primo a replicare, con Bardet che prova a fare lo stesso. La missione non riesce, perché davanti si forma un tandem composto da Mas e Carapaz, con quest'ultimo che prova a più riprese a fare il vuoto. Intanto il forcing di Mikel Landa (Soudal Quick-Step) fa malissimo a Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e Adam Yates (UAE Team Emirates): lo stesso spagnolo, quinto in classifica generale, rischia di saltare per lavorare per il suo capitano Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che sogna il sorpasso a Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike). Infatti il belga scatta ma trova la pronta replica del danese, così come di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Quasi in contemporanea attaccano ancora, nei rispettivi plotoni, Carapaz ed Evenepoel: nessuno fa il vuoto e, anzi, addirittura il belga va in difficoltà. Infatti Vingegaard rilancia e si porta dietro Pogacar, che sta a ruota dell'eterno rivale. I due riescono a riportarsi su Mas e Carapaz, che a furia di scattarsi in faccia si annullano a vicenda: lo spagnolo poi molla definitivamente la compagnia. Anche Carapaz fa fatica e si stacca, lasciando così la sfida per la vittoria a Vingegaard e Pogacar, con quest'ultimo che allunga e cala il pokerissimo a sugello del suo dominio incontrastato.  

Ordine d'arrivo tappa 20 Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 4h04'22'' 2) Jonas Vingegaard (TVL) +7'' 3) Richard Carapaz (EFE) +23'' 4) Remco Evenepoel (SOQ) +53'' 5) Enric Mas (MOV) +1'07'' 6) Joao Almeida (UAD) +1'28'' 7) Matteo Jorgenson (TVL) +1'33'' 8) Mikel Landa (SOQ) +1'41'' 9) Adam Yates (UAD) +1'43'' 10) Romain Bardet (DFP) +1'52''

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 82h53'32'' 2) Jonas Vingegaard (TVL) +5'14'' 3) Remco Evenepoel (SOQ) +8'04'' 4) Joao Almeida (UAD) +16'45'' 5) Mikel Landa (SOQ) +17'25'' 6) Adam Yates (UAD) +21'11'' 7) Carlos Rodriguez (IGD) +21'12'' 8) Matteo Jorgenson (TVL) +24'26'' 9) Derek Gee (IPT) +24'50'' 10) Giulio Ciccone (LTK) +25'48''  

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