Tour de France 2024, tappa 8: doppietta di Girmay. Ordine d'arrivo e classifica generale

La maglia verde trova la sua seconda vittoria in volata beffando Philipsen nel giorno della drammatica scomparsa del norvegese Drege al Giro d'Austria

6 luglio 2024
Biniam Girmay (Ansa)

Biniam Girmay (Ansa)

Colombey-les-Deux-Églises (Francia), 6 luglio 2024 - La tappa 8 del Tour de France 2024 porta la carovana da Semur-en-Auxois a Colombey-les-Deux-Églises dopo 183,4 km piuttosto insidiosi e mossi. In realtà, a parte una fuga in solitaria della maglia a pois Jonas Abrahamsen, succede ben poco anche perché lo spauracchio principale del giorno, il vento, non dà tracce di sé: ciò che non manca è la pioggia, che tra scivolate e mantelline 'galeotte' causa qualche caduta senza conseguenze molto serie al contrario di quella dei giorni scorsi che aveva coinvolto Mads Pedersen, che oggi non parte. Il finale è dunque tutto per i velocisti e senza sorprese per gli uomini di una classifica generale ancora guidata da Tadej Pogacar: ad aggiudicarsi la frazione è Biniam Girmay, il primo corridore a trovare una doppietta in questa Grande Boucle, oltre a regalare a se stesso e alla sua Intermarché-Wanty il secondo successo assoluto nella corsa transalpina. Per Jasper Philipsen invece arriva l'ennesimo secondo posto, stavolta 'pulito' e senza quindi il rischio di subire un altro declassamento come accaduto nei giorni scorsi. Per il belga il rammarico è tanto nel contesto di una giornata nera per il ciclismo che propone ben altri drammi: proprio mentre il suo connazionale Jonas Abrahamsen guidava la fuga in solitaria e tra mille sorrisi, onorando al massimo la maglia a pois sulle spalle, André Drege, 25enne velocista norvegese in forza al Team Coop-Repsol, squadra di categoria Continental, ma in procinto di passare l'anno prossimo al Team Jayco AlUla, con quindi il grande salto nella categoria World Tour, perdeva la vita in una discesa del Giro d'Austria 2024, nella tappa che sarebbe poi stata vinta da Filippo Ganna. Una notizia drammatica che si abbatte anche sul Tour de France, con l'eccezione degli ignari corridori in gara, e che torna a scuotere il mondo del ciclismo a poco più di una anno dall'analoga morte di Gino Mader in occasione del Giro di Svizzera 2023. La tappa 9, la Troyes-Troyes di 199 km, è di fatto una delle più suggestive dell'intera Grande Boucle: merito di un percorso vallonato, con 4 GPM di quarta categoria, ma soprattutto dei 14 tratti in sterrato che ammiccano molto alla Strade Bianche, attirando quindi curiosità e paure dei corridori alla vigilia del primo giorno di riposo.

La cronaca

  Il gruppo riparte senza Mads Pedersen (Lidl-Trek), ancora alle prese con i postumi della brutta caduta dei giorni scorsi. Al via ci sono invece Neilson Powless, Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost) e Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), con Quentin Pacher (Groupama-FDJ) che resta inizialmente a mezza strada: a scattare sono poi anche Alberto Bettiol e Ben Healy (EF Education-EasyPost), la cui azione fa rientrare quella dei compagni di squadra in avanti. Al comando resta il solo Abrahamsen, che passa per primo sulla Cote de Vitteaux (2 km con una pendenza media del 7,3%), prima di ripetersi sulla Cote de Villy-en-Auxois (2,4 km con una pendenza media del 5,5%). Alle sue spalle, a distanza ormai di sicurezza, si accende la bagarre, con diversi corridori che provano (senza successo) a uscire dal gruppo, allungato ma compatto. La Cote de Verrey-sous-Salmaise (2,9 km con una pendenza media del 6%) vede passare per primo ancora Abrahamsen, che ovviamente si ripete sul traguardo volante di Lamargelle: la volata del gruppo invece sorride a Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), mentre continua il periodo non fortunato del suo rivale Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), che cade nel tentativo di indossare la mantellina. La maglia a pois prosegue la sua azione sulla Cote de Santenoge (1,1 km con una pendenza media dell'8,1%) e sulla Cote de Giey-sur-Aujon (1,2 km con una pendenza media dell'8,4%), prima della quale Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) perde momentanamente contatto a causa di un guaio meccanico: a molti altri corridori toccherà lo stesso destino, sempre per problemi alla bici o per cadute senza grosse conseguenze. Il forcing del gruppo per riprendere il fuggitivo e il ritorno della pioggia fanno staccare diversi corridori, tra i quali alcuni possibili favoriti di giornata come Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Phil Bauhaus (Bahrain Victorious). Il Tour de France 2024 'torna' a Bologne, ma stavolta non più in Italia e proprio a queste latitudini termina la fuga di Abrahamsen, che si arrende sullo strappo di Sexfontaines: lo stesso destino tocca a Fabio Jakobsen (Team DSM-Firmenich PostNL). Il finale in leggera ascesa rischia di tagliare fuori altri velocisti, specialmente quelli puri: chi invece come Girmay si difende alla grande quando la strada non ha problemi e non a caso la maglia verde firma la sua doppietta battendo Philipsen, ancora una volta secondo e stavolta senza il rischio di essere declassato.

Ordine d'arrivo tappa 8 Tour de France 2024

  1) Biniam Girmay (IWA) in 4h04'50'' 2) Jasper Philipsen (ADC) st 3) Arnaud De Lie (LTD) st 4) Pascal Ackermann (IPT) st 5) Marijn Van Den Berg (EFE) st 6) Ryan Gibbons (LTK) st 7) Anthony Turgis (TEN) st 8) Fred Wright (TBV) st 9) Alex Aranburu (MOV) st 10) Remco Evenepoel (SOQ) st  

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 31h21'13'' 2) Remco Evenepoel (SOQ) +33'' 3) Jonas Vingegaard (TVL) +1'15'' 4) Primoz Roglic (RBH) +1'36'' 5) Juan Ayuso (UAD) +2'16'' 6) Joao Almeida (UAD) +2'17'' 7) Carlos Rodriguez (IGD) +2'31'' 8) Mikel Landa (SOQ) +3'35'' 9) Matteo Jorgenson (TVL) +4'03'' 10) Aleksandr Vlasov (RBH) +4'36''  

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