Ciclismo, Pogacar e i suoi tre obiettivi: i piani per il 2025

Nel carniere dello sloveno, vicino al rinnovo con l'UAE Team Emirates, mancano Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix e Vuelta: possibile l'assalto a due di queste corse già l'anno prossimo

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 ottobre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 3 ottobre 2024 – Quando si è il più forte di tutti, paradossalmente, le cose facili rischiano di diventare le più difficili e viceversa. Lo sa bene Tadej Pogacar, già consapevole che nel carniere di una carriera costellata di successi, con il titolo iridato come ultimo alloro aggiunto in ordine cronologico, alla fine della fiera potrebbero mancare corse non esattamente impossibili anche per i cosiddetti comuni mortali. Da qui un piano che potrebbe scattare già nel 2025 per provare a mettere nel mirino almeno una tra Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix e Vuelta, tutte gare che a modo loro presentano tante insidie nascoste per lo sloveno.

I dettagli

Nell'ordine: un percorso troppo poco selettivo al punto da far arrivare a destinazione anche i velocisti, un peso corporeo forse troppo basso, e le temperature eccessive. Ecco perché, in estrema sintesi, Pogacar 'teme' le principali corse non ancora vinte. Tra tutte, ad oggi la più lontana nella testa del neo campione iridato è la Parigi-Roubaix, mai affrontata finora e che difficilmente sarà tentata l'anno prossimo: troppo il tempo (circa 3 mesi) necessario per preparare una corsa massacrante, probante e rischiosa, con una caduta che potrebbe mettere a repentaglio l'intera stagione. La storia tra Pogacar e la Milano-Sanremo annovera invece già 4 partecipazioni, con il primo podio centrato quest'anno dopo una serie di piazzamenti in continuo crescendo: possibile che la caccia alla Classicissima riparta già nel 2025. Ben più in bilico c'è la Vuelta, nell'anno in cui, ancora una volta, il perno centrale della stagione dei Grandi Giri sarà il Tour de France, con lo stesso Giro d'Italia ancora da confermare. Molte decisioni passeranno dai piani alti dell'UAE Team Emirates, che nella figura di Mauro Gianetti ha più volte frenato le velleità del proprio fuoriclasse, tanto vorace di vittorie quanto da tutelare in vista del futuro. In realtà, prima ancora di pensare al 2025 c'è da finire la stagione in corso, con Pogacar che sarà al via delle gare italiane di fine stagione: tra l'altro con grande entusiasmo. "Amo questo periodo dell'anno e non vedo l'ora di disputare il Giro dell'Emilia con la maglia iridata": parole e musica dello sloveno, che intanto assiste alle discussioni tra il suo agente Alex Carera e l'UAE Team Emirates per rinnovare il contratto. "Nel ciclismo nessuno è stato mai pagato come Tadej, che è uno degli sportivi più importanti al mondo. Le sue prestazioni sono in continua crescita ed è giusto che, di pari passo, lieviti anche l'ingaggio, che a inizio carriera era basso: all'epoca Pogacar correva per passione, mentre oggi - conclude Carera - è legittimo che abbia le sue ricompense, come sta accadendo anche con gli sponsor". Parole chiare, espresse ai microfoni di Sporza, e rivolte all'UAE Team Emirates, con la quale sarebbe vicino l'accordo per trattenere il fuoriclasse che vince ma che intanto pensa a come risolvere i pochi tarli ancora esistenti.

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