Juve, lungo stop per Bremer lesione del crociato. Intanto Conceicao brilla

Il difensore dovrà operarsi al ginocchio dopo l’infortunio rimediato a Lipsia: rientro lungo. Il folletto si prende la Juve: Francisco ha stregato tutti

di MANUEL MINGUZZI -
3 ottobre 2024
Gleison Bremer

Gleison Bremer

Torino, 3 ottobre 2024 – La brutta notizia era nell’aria ed è arrivata. Sarà lungo lo stop di Gleison Bremer che si è infortunato ieri sera a Lipsia nella seconda giornata di Champions League. Responso duro dagli esami strumentali e comunicato Juve che non lascia spazio a dubbi: lesione del legamento crociato anteriore sinistro. Il difensore brasiliano dovrà dunque operarsi nei prossimi giorni e poi partirà il lungo recupero che lo vedrà in campo solo nel 2025. Una brutta botta per Thiago Motta, che perde il miglior difensore in squadra, e per il giocatore, che dovrà avere grande forza mentale per rientrare quanto prima. Da verificare quale sarà la strategia del club, se cioè si proverà a guardare il mercato svincolati, d'altronde Bremer era un titolarissimo, o se si aspetterà gennaio. C'è anche il rischio che Giuntoli non trovi, tra gli attuali svincolati, qualcosa di interessante per far fronte a una perdita tecnica così elevata. Infortunio anche per Nico Gonzalez, stavolta muscolare. L’argentino si è fermato per una lesione di basso grado del retto femorale della coscia destra. Emergenza dunque per i bianconeri che affronteranno il Cagliari senza due giocatori importanti, anche se per Gonzalez si può ipotizzare un rientro dopo la sosta, mentre per Bremer serviranno mesi.  

La perla di Conceicao

Qualcuno lo aveva detto che Francisco Conceicao sarebbe stato decisivo e importante nelle rotazioni offensive della Juve. Detto, fatto. Un gol a Genova, con il risultato già in ghiaccio, ma uno superlativo a Lipsia, saltandone due nello stretto e depositando docilmente il pallone in rete. Gioia per tutti, anche per Motta che è andato a esultare con i giocatori. Scene già viste a Bologna e che dimostrano quanto unito sia il gruppo. Banale, per vincere partite così serve mentalità e unione. Juve vincente nonostante le decisioni arbitrali, il Var, l’inferiorità numerica, il contesto, gli infortuni: sembrava davvero sopraggiunta la prima sconfitta stagionale invece la forza mentale dei bianconeri è stata di quelle importanti.  

Conceicao: “Siamo la Juve”

Pienamente inserito nel contesto è Francisco Conceicao, che ha perfettamente capito dove gioca e che maglia indossa. Fino alla fine è il motto juventino e lui lo ha incarnato alla perfezione. Tre punti folli, ma importantissimi nell’economia della lotta agli ottavi di finale. Merito suo, con una giocata di grande qualità, ma in generale della squadra che ha tenuto psicologicamente nonostante gli episodi avversi. Non era facile, tutt’altro, ma la Juve ce l’ha fatta e allora si intravede quella mentalità che tutti avevano chiesto a Motta. E Conceicao è un grimaldello importante per spaccare le difese avversarie, per inventarsi una giocata dal nulla quando lo spartito tattico richiede qualcosa fuori dagli schemi. A Lipsia serviva anche un colpo estemporaneo, una scintilla che spaccasse in due un match che si era messo male: è arrivata, con un guizzo che lascia intravedere potenzialità incredibili e forse ancora inesplorate. L’urlo di Motta, l’abbraccio di tutta la squadra, testimonia quanto sia stata decisiva quella prodezza. “Siamo la Juve, fino alla fine”, il messaggio social di Francisco che ha già capito con quale mentalità si gioca a Torino.  

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