Ciclismo, Zeeman saluta la Visma-Lease a Bike: vicino l'approdo all'AZ Alkmaar

L'ormai ex direttore sportivo della squadra olandese dovrebbe passare al mondo del calcio: la parabola opposta di quella compiuta da Evenepoel

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 ottobre 2024
Merijn Zeeman con il Team Visma (Ansa)

Merijn Zeeman con il Team Visma (Ansa)

Roma, 2 ottobre 2024 – Il calcio e il ciclismo sono due mondi paralleli che raramente vengono a contatto. Le eccezioni ci sono e una risponde al nome di Remco Evenepoel, ex terzino sinistro di Anderlecht, PSV Eindhoven e KV Mechelen prima di passare (con ottimo profitto) alle due ruote a pedali: un'altra attiene a Merijn Zeeman, al commiato dalla Visma-Lease a Bike prima di approdare all'AZ Alkmaar.

I dettagli

La notizia, preannunciata fin dalla primavera, ha assunto nelle ultime ore, quindi ben prima della fine della stagione di ciclismo, il crisma dell'ufficialità: con tanto di commiato tramite un toccante video postato sui propri canali social da parte dello squadrone olandese, nel quale l'ormai ex direttore sportivo olandese è approdato nel 2012. "In queste ore c'è stato l'ultimo giorno di lavoro con noi di Zeeman. Ci ha lasciato con profonda gratitudine per tutto ciò che ha portato: momenti indimenticabili per la nostra squadra, nella quale ha lasciato un impatto forte e duraturo a lungo termine".

Neanche il prossimo dirigente dell'AZ Akmaar ha nascosto la propria emozione per la fine di una lunga epopea. "Ora che chiudo questa parentesi non riesco a fare a meno di pensare a che viaggio fantastico abbiamo condiviso. Quando abbiamo cominciato, eravamo dei debuttanti, ma attraverso il duro lavoro, l'impegno e la resilienza siamo diventati una delle squadre più forti al mondo. Sono fiero di aver fatto parte di questo viaggio, del quale porto con me diversi momenti indimenticabili sia per la formazione maschile sia per quella femminile, senza dimenticare il vivaio dei giovani. Non posso neanche dimenticare i momenti brutti e difficili tra cadute e sconfitte: ogni volta - continua Zeeman - ci siamo rialzati più forti di prima, costruendo risultati incredibili che porterò sempre con me".

Il ciclocross verso le Olimpiadi invernali?

Non solo il calcio: il ciclismo, al netto dell'impegno multidisciplinare di qualche atleta, è abbastanza distante anche dagli sport invernali, anche se in cantiere c'è una potenziale novità che potrebbe ridurre notevolmente il gap. A preannunciarlo è David Lappartient, il capo dell'Uci che in questi giorni sta passando in rassegna diverse idee per provare a mantenere il ciclismo al passo con i tempi: su tutte spicca la possibilità di trasformare la controversa categoria Under-23 in una Under-21 per tutelare la competizione tra i giovani non ancora approdati nel professionismo. Il presidente federale sta infatti pensando di proporre al Cio (il Comitato Olimpico Internazionale) l'inserimento del ciclocross nelle Olimpiadi invernali a partire dal 2030: le motivazioni sono presto spiegate da Lappartient ai microfoni di DirectVelo. "Il ciclocross è nato in Francia oltre un secolo fa e nel 2030 i Giochi avranno luogo sulle Alpi Francesi: riuscire a introdurre proprio in quell'edizione questa disciplina in forte crescita di popolarità negli ultimi anni sarebbe un bellissimo segnale per tutto il movimento".

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