Ciclismo, il presidente dell'Uci: "Serve una rivoluzione. Al vaglio la categoria Under-21"

Il dirigente francese Lappartient apre all'accantonamento dell'Under-23: "Anche a Zurigo si è visto che ormai vi partecipano solo corridori già di alto livello"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
30 settembre 2024
David Lappartient (Ansa)

David Lappartient (Ansa)

Roma, 30 settembre 2024 – I Mondiali di Zurigo 2024 sono appena andati in archivio con il clamoroso acuto di Tadej Pogacar nella prova maschile élite, ma già durante la rassegna svizzera la categoria più chiacchierata era quella Under-23 al punto che appena pochi giorni fa l'Uci aveva deciso di apportare cambiamenti significativi in vista del 2025: a partire dall'edizione che avrà luogo in Rwanda i corridori con contratti in essere con squadre World Tour o Professional non potranno prendere parte alle gare riservate agli Under-23 né ai Mondiali né agli Europei. Un bel cambiamento che però potrebbe essere solo il preludio di una vera e propria rivoluzione, preannunciata da David Lappartient, presidente dell'Uci.

I dettagli

Il dirigente francese, intercettato dai microfoni di DirectVelo, ha ammesso l'esigenza di cambiare ancora più radicalmente un movimento in continua evoluzione. "Abbiamo visto che nella gara di quest'anno della categoria Under-23 quasi l'intera top 10 era composta da corridori che militano in squadre World Tour o Professional. L'ultimo cambiamento risale al 1996, quando la categoria Dilettanti fu sostituita da quella Speranze, ossia proprio l'Under-23, e l'idea di fondo era che questo settore facesse da collegamento tra i juniores e gli élite, mondi separati da un netto divario". Peccato che da allora, come appunto sottolineato dal capo dell'Uci, il ciclismo sia cambiato tanto, con il passaggio al professionismo che avviene sempre prima: un dato di fatto emerso con prepotenza proprio a Zurigo, dove nella categoria Under-23 maschile si è imposto Niklas Behrens, oggi militante nella Lidl-Trek Future Racing, di categoria Continental, ma a partire dal 2025 in forza alla Visma-Lease a Bike e, dunque, di fatto estromesso dalla possibilità di difendere il titolo iridato appena conquistato. "La gara Under-23 di Zurigo non ha visto gareggiare future speranze, bensì professionisti o comunque corridori di alto livello. Il ciclismo sta cambiando, non è più quello di 30 anni fa e - continua Lappartient - noi dobbiamo adattarci". Ecco come, almeno a sentire le prime idee al vaglio. "Stiamo facendo degli incontri con le varie federazioni per vedere cosa ne pensano dell'eventuale riduzione della categoria Under-23, che oggi dura 4 anni. Siamo ancora nella fase dei colloqui, ma indubbiamente vanno poste delle domande. La categoria Under-23 potrebbe diventare una Under-22 o una Under-21 e se così dovesse essere il cambiamento ovviamente non scatterà già dal 2025, anche perché implicitamente verrebbe toccata anche la categoria juniores, che - conclude Lappartient - andrebbe a inglobare gli Allievi Secondo Anno".

I prossimi Mondiali

In attesa di capire cosa succederà qualche certezza sul futuro c'è e riguarda le prossime edizioni dei Mondiali. Nel 2025 dalla Svizzera si passerà al Rwanda, per la precisione a Kigali, mentre nel 2026 sarà la volta del Canada (Montréal): nel 2027 si andrà in Francia (Alta Savoia), nel 2028 negli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi) e, ultime aggiunte fresche di comunicato dell'Uci, nel 2029 i Mondiali saranno di scena in Danimarca (probabilmente a Copenhagen), mentre nel 2030 si sposteranno a Bruxelles per celebrare i 200 anni di indipendenza del Belgio. Nel 2031 invece si parla di un ritorno in Italia, per la precisione in Trentino, dopo Varese 2008, Firenze 2013 e Imola 2020.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su