Ciclocross, doppietta di Van Aert (ancora senza Van Der Poel)
Dopo Gullegem, il belga si impone anche a Dendermonde prima di cominciare a pensare alla strada: "Ora volerò in Spagna per gli allenamenti e lo farò con nuove consapevolezze"
Roma, 5 gennaio 2025 - Due indizi fanno una prova: se Mathieu Van Der Poel al momento è chiaramente l'uomo più forte nel ciclocross, Wout Van Aert lo segue subito a ruota, come conferma il due su due messo a referto senza l'acerrimo rivale. Prima Gullegem e poi Dendermonde, la cui gara femminile ha visto il trionfo di Lucinda Brand: il belga firma la sua personale doppietta nel fango che, in attesa della stagione su strada, sembra chiudere definitivamente il brutto capitolo aperto dalla caduta in discesa alla Vuelta 2024 e ben testimoniato dalla vistosissima cicatrice rimasta sul ginocchio destro.
La cronaca
Il corridore della Visma-Lease a Bike, arrivato al traguardo letteralmente coperto dal fango dalla testa ai piedi, mette il turbo praticamente a metà gara e dopo una partenza nel segno della prudenza. Tutto cambia nel secondo giro, quello scelto per cominciare a ingranare marce e superare avversari. Una progressione inesorabile che lo ha portato a vincere con oltre 1' di vantaggio su Emiel Verstrynge e Joran Wyseure, i primi degli 'umani' che hanno chiuso il podio a distanze appunto importanti. Qualcosa si muove anche in casa Italia, con Stefano Viezzi che chiude 20esimo, prendendo quindi i primi punti nella Coppa del Mondo élite: chissà se in futuro il giovane azzurro, 18 anni all'anagrafe, possa insidiare davvero i big del fango, ma intanto i segnali lanciati sono ottimi.
Le dichiarazioni di Van Aert
Dopo la gara, Van Aert ha affidato le sue sensazioni a caldo ai microfoni di Wielerflits. "Penso di essere in linea con il programma che abbiamo stabilito. Avevo messo in calendario queste prove di ciclocross per vedere a che punto sarei stato e devo dire che sono molto soddisfatto". L'analisi si sposta nello specifico sulla gara odierna. "Oggi è stato un ottimo banco di prova dal punto di vista fisiologico, ma un percorso come quello di Dendermonde non è assimilabile a quello della strada, mentre a Loenhout e Gullegem si pedalava di più e serviva più esplosività. Di certo, pensare già alla strada può essere un incentivo in più, ma io ora punto maggiormente al divertimento". Van Aert articola meglio il suo pensiero. "Gare come quella odierna spiegano bene perché io sia voluto diventare un corridore di ciclocross. E' incredibile come in una giornata del genere così tante persone siano accorse a godersi lo spettacolo. Per me significa tanto vedere così tanti tifosi, che approfitto per ringraziare". E ora, cosa c'è in cantiere per Van Aert dopo questa bella doppietta messa a referto nel fango e di buon augurio per l'intero 2025? "Domani mi riposo e poi partirò per la Spagna per affrontare un periodo di preparazione con la squadra. Spero così di riuscire a trovare la pedalata dei giorni migliori".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su