Wout Van Aert: "Più sicurezza e meno velocità"

L'appello del belga, vittima di diverse brutte cadute in carriera, tra le quali quella alla scorsa Dwars door Vlaanderen: "Bisogna limitare i rapporti per rendere migliore questo sport"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 gennaio 2025
Wout Van Aert (Ansa)

Wout Van Aert (Ansa)

Roma, 3 gennaio 2025 - Quando si parla di un fuoriclasse come Wout Van Aert il primo pensiero non può che andare alle tante cadute che hanno di fatto limitato il bottino della sua carriera. Tra responsabilità proprie e un bel pizzico di sfortuna, il tema è pregnante per il belga, che ne ha parlato ai microfoni di Sporza.  

Le dichiarazioni di Van Aert

L'appiglio è stato fornito dal taglio voluto dagli organizzatori della Dwars door Vlaanderen che hanno deciso di eliminare dal percorso il tratto incriminato che l'anno scorso fu teatro di un sanguinoso maxi incidente che, manco a dirlo, aveva visto protagonista, suo malgrado, anche lo stesso Van Aert. "E' stata una scelta corretta. E' un punto chiave e anche un piccolo errore lì può portare a una caduta. E' un argomento di discussione tra i corridori, così come lo è il fatto che il ciclismo sta diventando sempre più veloce. Per come la vedo io, limitare il numero dei rapporti e della velocità potrebbe rendere questo sport più sicuro". Il corridore della Visma-Lease a Bike argomenta il suo punto di vista, basando la sua riflessione sempre sul tratto incriminato della corsa che l'anno scorso gli costò una lunga assenza (e il tanto atteso debutto assoluto al Giro d'Italia). "Se ti ritrovi in quella discesa e non puoi accelerare ulteriormente, nessuno può muoversi in gruppo. Oggi si può accelerare così tanto che puoi ancora pensare di superare qualcuno".

Ancora forfait per Van Der Poel

 Dal belga all'eterno rivale, che in questi giorni non se la sta passando proprio bene nonostante un inizio eccellente della stagione invernale nel fango: la botta presa al costato a Loenhout evidentemente, al netto degli esami medici negativi, continua a presentare il suo conto a Mathieu Van Der Poel, che ha marcato visita anche a Koksijde, dopo il forfait di Baal, nonostante l'ottimismo professato nelle ultime ore dalla sua Alpecin-Deceuninck. Dunque, per l'olandese niente X2O Trofee e forse veto anche per i prossimi appuntamenti previsti nel calendario del ciclocross. "Questa è davvero una delusione, perché Koksijde è una delle mie gare preferite in assoluto, posto dove tra l'altro ho vinto il mio primo Mondiale. Purtroppo però è troppo presto per rientrare". Questo il commento del figlio e nipote d'arte, che nonostante il lecito momento di sconforto prova subito a guardare avanti con positività, mettendo nel mirino la gara di Coppa del Mondo in programma domenica 5 gennaio: seppur sempre con un bel punto interrogativo. "Spero di essere a Dendermonde, ma quel che è certo è che sarà una scelta complicata da prendere".

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