La Red Bull-Bora-Hansgrohe: "Vogliamo diventare la squadra più forte"

Il general manager Denk non nasconde le ambizioni dei tedeschi: "Abbiamo vinto un Grande Giro l'anno scorso e non è facile. Sognamo di migliorarci ancora, anche nelle corse di un giorno"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
2 gennaio 2025
Ralph Denk (Ansa)

Ralph Denk (Ansa)

Roma, 2 gennaio 2025 - Nella politica si parlerebbe di terzo polo: nel ciclismo, alle spalle delle superpotenze UAE Team Emirates e Visma-Lease a Bike c'è la Red Bull-Bora-Hansgrohe, che prova a guadagnare terreno e a inserirsi ancora di più nella lotta al vertice del World Tour. Parola di Ralph Denk.  

Le dichiarazioni di Denk

  Il general manager della squadra tedesca è partito innanzitutto dalla stagione ormai alle spalle. "Abbiamo vinto la Vuelta con Primoz Roglic e non molte squadre possono dire di aver vinto un Grande Giro negli ultimi anni: noi sì. Questo ci dà fiducia, così come ce la dà il secondo posto al Giro d'Italia con Daniel Felipe Martinez: inoltre abbiamo vinto il Giro del Delfinato con Roglic e siamo saliti sul podio alla Tirreno-Adriatico e al Giro di Romandia. Questo elenco fa venire fuori un anno di successi, ma ci sono anche i difetti. Ci siamo concentrati troppo sulle corse a tappe e, non a caso, in questa campagna di trasferimenti abbiamo provato a rinforzare anche il comparto dei corridori da corse di un giorno". Si passa poi al 2025 e ai suoi obiettivi. "Dopo questa stagione è chiaro che vogliamo vincere di nuovo un Grande Giro, ma anche fare meglio nelle Classiche: con tutti i talenti che abbiamo in rosa e tutti gli investimenti fatti è chiaro che possiamo riuscire a fare bene in entrambe le categorie". Per Denk esiste anche un futuro più remoto ma, paradossalmente, ancora più allettante per una squadra che lo scorso giugno ha accolto l'ingresso di uno sponsor importante come Red Bull. "Vogliamo diventare la formazione più attraente del mondo. So che è un'affermazione grande, ma come team manager sono ambizioso nel lungo termine. Abbiamo già preso le prime decisioni per arrivarci e credo che lo sviluppo dei talenti sia un punto chiave. Abbiamo investito nel nostro programma Rookie e creato la squadra Under-23. Il sogno è noto: vincere il Tour de France e se riuscissimo a coronarlo con un corridore che abbiamo sviluppato in squadra la soddisfazione sarebbe ancora maggiore". Non solo i fatti di casa propria: Denk parla anche del ciclismo in generale e dei suoi presunti problemi. "Ci sono due questioni sulle quali le parti stanno lavorando duramente. Una è quella di rendere il nostro sport più sicuro e un'altra è la riforma dei calendari. Per il primo punto, qualche progresso lo si vedrà già nella prossima stagione, ma molti cambiamenti avranno un impatto più a lungo termine. Questo sport deve diventare più allettante e moderno. In molti settori è rimasto uguale negli anni, mentre il resto del mondo dell'intrattenimento cambiava. Abbiamo bisogno - continua Denk - di format migliori per attirare i social media, riuscendo così a unire globalizzazione e tradizioni. Anche a livello geografico: ci sono il Tour de France e le Classiche sul pavé, ma dovrebbero esserci anche Stati Uniti e Sudamerica. Inoltre, vorrei che i migliori corridori si sfidassero più spesso, perché i duelli che scrivono la storia piacciono ai tifosi".

 

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