Tour de France 2023, Froome non ci sarà: la Israel Premier Tech non lo ha convocato

Roma, 23 giugno 2023 – Sorpresa: al via del Tour non ci sarà Chris Froome, quattro volte vincitore della corsa gialla. La Israel Premier Tech, squadra del keniano naturalizzato britannico, ha infatti deciso di escluderlo dagli otto che si presenteranno al via da Bilbao il prossimo 1 luglio. “Ci presenteremo con una squadra pronta a correre in modo aggressivo e con l'obiettivo principale di puntare alla vittoria di tappa”, la spiegazione di Rik Verbrugghe, uno dei direttori sportivi del team israeliano. Comprensibile l’amarezza di Froome, che lo scorso anno si era dovuto ritirare dal Tour causa covid e nell’edizione precedente, al rientro dopo il brutto incidente al Delfinato del 2019, aveva chiuso al 133esimo posto. “Sono ovviamente deluso, anche perché il Tour de France occupa un posto incredibilmente speciale nel mio cuore. Fisicamente ero pronto, purtroppo non sono riuscito a mostrare il mio stato di forma nelle gare che mi sono state assegnate, a causa di problemi di equipaggiamento”, dice il campione britannico riferendosi ai molteplici guai meccanici che ha dovuto affrontare sia nella gara sul mont Ventoux che successivamente alla Route di Occitania. “Rispetto al decisione della squadra e mi prenderò del tempo prima di concentrarmi nuovamente sui prossimi obiettivi della stagione e tornare al Tour del 2024”, conclude il vincitore di quattro edizioni, che nelle corse disputate in giugno si è messo al servizio della squadra, in particolare in Occitania dove ha aiutato il compagno Michael Woods a vincere la corsa. Proprio il canadese Woods sarà uno degli uomini di punta della Israel che al Tour cercherà il successo di tappa anche con il belga Dylan Teuns, l’altro big del team, ma pure con l’australiano Simon Clarke e il canadese Hugo Houle, che già sono riusciti a centrare l’obiettivo nella passata edizione. A completare la squadra per la spedizione francese saranno il neozelandese Corbin Strong, l’altro canadese Guillaume Boivin, il lettone Krists Neilandts e l’australiano Nick Schultz.