Tour de France, a Bologna vince Vauquelin tra la folla in festa: 100mila in strada
La carovana gialla taglia il traguardo a Bologna dopo il doppio anello cittadino: vince il francese, cambia la maglia gialla che passa a Pogacar. Tantissimi gli appassionati lungo le strade e sulla salita di San Luca ad accogliere i ciclisti. Protesta di Ultima Generazione
Bologna, 30 giugno 2024 – E’ il francese Kevin Vauquelin a vincere la seconda tappa del Tour de France, con l’arrivo a Bologna da Cesenatico.
Una seconda tappa nel nome di Marco Pantani, tra ali di folla in visibilio, tutta emiliano-romagnola e lunga 199.2 chilometri che il francese ha percorso in 4,43’42’’. Tantissime le persone in festa che hanno accolto i ciclisti lungo i viali e in particolare sulla salita di San Luca e alla curva delle Orfanelle, nel doppio anello cittadino. La carovana gialla è entrata in città intorno alle 16.20 dai viali per arrivare al traguardo finale in via Irnerio dopo circa un’ora.
E’ il francese di 23 anni ad aggiudicarsi la tappa, con una vittoria schiacciante, mentre la maglia gialla passa a Pogacar.
Durante la tappa del Tour de France che ha toccato Bologna, cinque persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione hanno occupato la strada sotto il ponte della stazione Mazzini, sedendosi, incatenandosi tra loro e versandosi addosso e al suolo della vernice rossa, a simboleggiare, si legge in una nota, "il sangue di chi in questo momento sta morendo in Palestina, ucciso dall'IDF (Israel defence force, l'esercito israeliano) e dalla complicità dei governi occidentali, come il governo italiano". Nel frattempo "persone dell'organizzazione dei Giovani Palestinesi hanno calato dal ponte uno striscione con scritto "Long live palestinian resistance/ globalizetheintifada /freegaza", mentre altre hanno sventolato bandiere palestinesi al traguardo". Le persone che hanno effettuato il blocco sono state rimosse dalla polizia e poste in stato di fermo in attesa di essere denunciate.
L’Amministrazione comunale di Bologna "ringrazia tutte le persone e le istituzioni impegnate in questi giorni, e oggi in particolare, che con il loro lavoro hanno contribuito al grande successo della tappa bolognese del Tour de France che ha visto circa 100mila persone in strada. Un grazie dunque ai volontari e alle volontarie, a tutto il personale del Comune di Bologna, agli operatori e alle operatrici della Polizia locale, del 118 e di tutte le forze dell’ordine".
Per quanto riguarda lo sciopero della Polizia locale indetto per oggi si rende noto che hanno aderito 159 persone su 258 previste in servizio (escluso il turno serale che deve ancora essere conteggiato).
Grazie anche alla collaborazione con le altre istituzioni impegnate, non si sono registrati disservizi.
A vincere è il francese Kevin Vauquelin: il classe 2001 si è aggiudicato la tappa bolognese accolto tra una folla in festa al traguardo in via Irnerio dopo 199 km. Il francese dell'Arkéa-B&B Hotels si impone in solitaria con 36" di vantaggio sul norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Lo sloveno della Uae team Emirates Tadej Pogacar è la nuova maglia gialla, al posto del francese Romain Bardet (Dsm). Al secondo posto, staccato di una trentina di secondi il norvegese Jonas Abrahamsen.
Tagliato il traguardo in via Irnerio, dopo aver completato il doppio anello cittadino dai viali alla salita di San Luca. Una folla festante di tifosi ha aspettato i ciclisti nella volata finale. Sulla linea di arrivo, oltre al sindaco Matteo Lepore anche l'arcivescovo di Bologna e presidente della CEI Matteo Zuppi.
Ciclista appassionato amatoriale: “E’ un orgoglio incredibile vedere il Tour passare per le strade di Pantani. Agli appassionati come me dico: ‘Non fate i pataca, pedalate. Pedale e schiuma”.
“Abbiamo lavorato durante per questo splendido risultato, durante la pandemia quando nessuno voleva farlo - sorride l’ormai ex presidente della Regione Stefano Bonaccini - e invece ci sono 2 milioni di persone lungo il tragitto, 100mila nelle strutture ricettive. La Regione ha speso 4 milioni di euro a fronte di 130 milioni di indotto: le bellezze emiliano romagnole sono state trasmesse in diretta dalle tv di 200 Paesi”.
Una folla in visibilio accoglie il passaggio della testa della corsa e del gruppo del Tour de France: tantissime persone incitano i ciclisti sporgendosi dalle transenne, pur rispettando la distanza dei corridori.
In testa si trova il trio in fuga formato da J. Abrahamsen, N. Oliveira e K. Vauquelin
Suona la campana: comincia l'ultimo giro in città, con i ciclisti che sono tornati su via Irnerio. Ultima volata finale poi si tornerà proprio qui per il traguardo finale: il gruppo prima dovrà affrontare nuovamente la salita di San Luca.
I ciclisti stanno percorrendo il secondo anello cittadino, scendendo da San Luca e ritornando sui viali. Si attende il gran finale e l'ultima volta, con il traguardo posto in via Irnerio
"L'adesione della polizia locale allo sciopero ha raggiunto livelli mai visti in precedenza a Bologna - fa i conti Sgb, tra le sigle che avevano indetto l’astensione di oggi, in occasione dell’arrivo del Tour -: ci risultano in servizio solo 13 pattuglie su 78 e 17 motociclisti su 40. Si è arrivati a questo perché la Giunta Lepore ha deciso di non convocare mai i sindacati che ormai rappresentano la maggioranza dei lavoratori. Oggi la percentuale di sciopero è talmente alta che ci auguriamo che sindaco, capo di gabinetto, Comandante, l'assessore Bugani ed il direttore generale facciano un bagno di umiltà e decidano di convocarci”.
Dopo il passaggio sui viali, il gruppo prosegue spedito verso via Andrea Costa per arrivare al Meloncello: comincia la salita di San Luca. Tantissime persone anche sotto il portico dello stadio Dall'Ara che incitano il passaggio dei ciclisti.
Una folla gremita attende il passaggio del Tour all'arrivo in via Irnerio: centinaia di persone hanno accolto i ciclisti lungo i viali.
Grande festa per i ciclisti del Tour de France che si preparano a entrare in città per il doppio passaggio in via Irnerio e poi al Meloncello. Tantissime le persone presenti per strada e a sventolare c'è anche qualche bandiera del Bologna
"Siamo molto contenti - sorride il sindaco di Bologna, Matteo Lepore -, c’è grande partecipazione e le strade sono piene di appassionati. C’è grande soddisfazione per come abbiamo accolto il Tour. Fin qui tutto bene e a parte il caldo (ride, ndr) c’è una bella atmosfera. Anche la salita per San Luca è stracolma, molto bene”.
C’è anche lo studente francese Nicolas tra i tifosi in piazza VIII Agosto che con gli amici: portato una ruola di lasagne da condividere con i passanti nell’attesa dell’arrivo della seconda tappa. Un modo per omaggiare la tradizione culinaria bolognese in un giorno così speciale.
Due ruote e pure senza motore: un passaggio davvero inusuale nell'autodromo di Imola 'Enzo e Dino Ferrari' dove - come previsto nel percorso - i ciclisti del Tour de France sono sfilati a tutta velocità con un colpo d'occhio molto suggestivo.
Da Dozza e dalle colline di Imola, la carovana del Tour si avvicina a passo spedito a Bologna, dove migliaia di persone stanno sfidando il caldo per potere acclamare i più grandi ciclisti del mondo. La città - blindata di strade chiuse - attende fremente il grande finale di tappa.
"Bella partenza, unica - le parole dell'ex ciclista Stefano Garzelli -. E' la prima volta che il Tour parte dall'Italia. Seconda tappa con partenza da casa di Marco Pantani: dopo qualche torto il Tour ha reso omaggio al Pirata con un finale molto complicato con l'arrivo a Bologna con San Luca per due volte. Oggi penso che potremmo aspettarci i big teoricamente per la vittoria di tappa. La gente? Sta rispondendo bene, alla grande. Come italiano e appassionato di ciclismo non avevo dubbi".
La carovana sta passando a Feanza, applausi e tanti tifosi a bordo strada
Sale la febbre da Tour alle Orfanelle con gli appassionati che già affollano l’area del doppio circuito sul colle di San Luca. Tante maglie gialle e qualche striscione che omaggia l’indimenticato Marco Pantani
Applausi di tifosi, appassionati di ciclismo e curiosi sulle strade romagnole al passaggio della carovana del Tour
Carovana attesa a Faenza, in piazza del Popolo palco in giallo. Il sindaco: "Città ha un rapporto speciale con la bicicletta"
Anche piazza VIII agosto a Bologna si sta riempiendo piano piano dalle 10, e i tifosi sono in fila alle 'boutique officiel' per comprare magliette, cappellini e copri-sellini. Imponente il dispiegamento di forze dell'organizzazione, con la macchina del Tour che copre tutto lo spazio della Montagnola. L'arrivo dei ciclisti della seconda tappa è atteso per il primo pomeriggio.
Per ora gli organizzatori l'hanno lasciata lì, e campeggia ormai da stamattina presto la bandiera palestinese appesa a uno stand gestito dall'Arci, in piazza VIII agosto, teatro dell'arrivo seconda tappa del Tour de France. Il pensiero va ovviamente alla pioggia di critiche che da mesi sono arrivate al comportamento di Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, riguardo al conflitto israelo-palestinese. Comportamenti e posizioni giudicate "ondivaghe" da diversi analisti. Nel pomeriggio lo stand dell'Arci è stato raggiunto da un drappello di Giovani Palestinesi bolognesi che hanno cominciato a sventolare le bandiere palestinesi dalle 14, in vista dell'arrivo delle 16.30. Piazza VIII agosto alle 14.30 è ancora semi piena, cominciano però ad arrivare tifosi da ovunque. Nutrito il contingente colombiano, come quello danese con diverse bandiere per il campione Jonas Vingegaard. A ruba, negli store ufficiali, sia le borracce gialle del Tour, sia i cappellini a pois per i bambini.
Il Tour è ormai alle porte di Ravenna
La tappa prevede un passaggio anche davanti al museo Spazio Pantani, morto nel 2004, e viene inaugurata l'installazione dell'artista Simone Tribuiani: una gigantografia del Pirata che pedala, sul prato dello stadio comunale dove è collocato il villaggio. Una seconda installazione di Tribuiani nello specchio d'acqua davanti alla spiaggia libera di Piazza Costa, realizzata con la collaborazione della Cooperativa Stabilimenti Balneari: un'enorme bicicletta galleggiante composta con le boe.
Il Tour de France rende omaggio a Marco Pantani, il grande ciclista romagnolo vincitore della Grande Boucle nel 1998, lo stesso anno in cui aveva conquistato il Giro d'Italia. È stato l'ultimo a riuscirci e i suoi genitori, il padre Paolo e la madre Tonina questa mattina hanno preso parte alla festa al villaggio di partenza.
Riviera romagnola tutta tinta di giallo per il tour
Alle 12.35 è l'orario previsto per il chilometro zero
Entusiasmo a Casa Pantani a Cesenatico per un Tour nel nome di Pantani
La curva delle Orfanelle, una chicane in salita che precede il tratto più difficile, è già una curva da stadio, con tifosi che dedicano ovazioni a ogni cicloamatore che si inerpica verso il santuario e sull'asfalto sono state vergate una serie di scritte gialle che ricordano Marco Pantani.