Vuelta 2024, tappa 4: frazione e maglia a Roglic. Ordine d'arrivo e classifica

Lo sloveno beffa il giovane Van Eetvelt e guadagna sui rivali: male Kuss, Yates, Carapaz, Rodriguez, O'Connor e Arensman, mentre si difendono Landa, Mas, Gall e Tiberi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
20 agosto 2024
Primoz Roglic (Ansa)

Primoz Roglic (Ansa)

Pico Villuercas (Spagna), 20 agosto 2024 - La tappa 4 della Vuelta 2024 porta la carovana da Plasencia a Pico Villuercas dopo 170,5 km. E' il giorno in cui nella corsa spagnola, salutato il Portogallo, cambia tutto: dalle temperature, asfissianti, alle pendenze del primo arrivo in salita, come da previsioni fatale per Wout Van Aert. La nuova maglia rossa diventa Primoz Roglic, uno che la roja l'ha indossata parecchie volte in carriera. Lo sloveno, la cui Vuelta 2024 era cominciata con una pregressa frattura a una vertebra occorsa al Tour de France 2024 e un dente in meno rimediato alla vigilia della partenza da Lisbona, doma il Pico Villuercas e lo fa per meriti propri ma anche per demeriti del forte ma acerbo Lennert Van Eetvelt, che rimonta Mikel Landa e il suo tentativo di volata ma, nel contesto di uno strano arrivo in salita e in curva, alza troppo presto il braccio per esultare: lo stesso braccio che poi sarà sbattuto sul manubrio in segno di rabbia. Mastica amaro il belga ma lo fanno molto di più i tanti sconfitti di giornata in ottica classifica generale: Sepp Kuss, Adam Yates, Richard Carapaz, Carlos Rodriguez, Ben O'Connor e Thymen Arensman perdono terreno, mentre sorprendono in positivo Enric Mas, Felix Gall e il giovanissimo Matthew Riccitello, oltre al solito Joao Almeida, un maestro nelle scalate fatte del proprio passo senza andare fuorigiro. Bene anche Antonio Tiberi, che perde appena 18'', issandosi al quarto posto in classifica in una frazione che aveva parlato italiano già con Filippo Zana, in fuga dal mattino, e che poi avrebbe visto Lorenzo Fortunato piazzarsi bene nel gruppo dei primi sconfitti. Alla fine fa festa Roglic per la 13esima volta nella corsa spagnola, che da oggi ha un padrone: il solito, colui che quest'anno va a caccia del poker alla Vuelta. La tappa 5, la Fuente del Maestre-Siviglia di 177 km, nonostante una prima parte di tracciato molto vallontata, non presenta GPM da scalare, offrendo un'altra chance alle ruote veloci del gruppo.

La cronaca

Si parte subito in costante ascesa: il terreno buono per un attacco, che annovera Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Simone Petilli (Intermarché-Wanty), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny), Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan Team), Antonio Jesus Soto (Equipo Kern Pharma), Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) e Xabier Berasategi (Euskaltel-Euskadi). Sul Puerto de Cabezabellosa (9,2 km con una pendenza media del 5,4%) lo scenario cambia e davanti si vedono Brandon Smith Rivera (Ineos Grenadiers), Callum Scotson, Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma), Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi) e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), che scollina per primo per poi ripetersi sull'Alto de Piornal (13,9 km con una pendenza media del 5,6%), diventando la nuova maglia a pois virtuale. Nel lungo tratto in pianura, preceduto da una discesa altrettanto lunga e a picco, per il drappello dei battistrada, composto ora da Moniquet, Zana, Armirail, Castrillo e Bizkarra, diventa la temperatura: in Extremadura si toccano i 40° e il forcing da dietro della Red Bull-Bora-Hansgrohe non aiuta. Si torna a salire verso il Puerto de Miravete (8 km con una pendenza media del 4,5%): a scollinare per primo è Armirail, mentre curiosamente per Zana arriva il terzo piazzamento d'onore in altrettanti GPM affrontati finora. I due provano a beffare i compagni di fuga, che a loro volta rinvengono, ricompattando il drappello in avanscoperta. Armirail non ci sta e con un'azione da cronoman quale è ci riprova, portandosi dietro Castrillo, che passa per primo al traguardo volante di Roturas: la sfida importante si consuma in seno al gruppo ed è uno sprint con vista sui punti per la maglia verde che vede Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) battere Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike), partito troppo presto e poi subito dopo pronto a staccarsi, mollando così virtualmente (come da pronostici) il simbolo del primato. L'ultima difficoltà di giornata è il Pico Villuercas (14,6 km con una pendenza media del 6,2% e massima del 20%), che negli ultimi 5 km cambia in tutto: asfalto, pendenze, pubblico a bordo strada e larghezza della carreggiata. Non a caso, in testa si porta l'UAE Team Emirates, con Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) che va a chiudere sui fuggitivi, portandosi dietro i migliori. Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) prova a scattare, guadagnando qualche metro, mentre sembrano faticare Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike), Mikel Landa (T-Rex-Quick-Step), Adam Yates (UAE Team Emirates), Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) Carlos Rodriguez e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers). L'austriaco viene raggiunto e superato da Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Enric Mas (Movistar Team) e Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), con Joao Almeida (UAE Team Emirates) che come di consueto prova a rientrare con il suo passo. Non a caso, Roglic alza il ritmo per provare a non far rientrare il portoghese e Gall, che invece riescono a portare a termine il proprio inseguimento: con loro c'è la sorpresa Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech). Lo sprint finale è a sei, anzi, a sette, perché anche Landa torna nel gruppo al comando: Gall scatta ancora, vanificando la rimonta del povero Landa. Staccato di una trentina di secondi c'è invece un buon Antonio Tiberi (Bahrain Victorious). Un altro momento di stasi riporta sotto Landa, Almeida e Riccitello, tutte vittime della fiammata dell'austriaco. A sorpresa proprio Landa lancia la volata prima di subire il sorpasso prima di Van Eetvelt e poi di Roglic, che approfitta dell'inesperienza del belga, che aveva anche alzato un braccio come esultanza, e si prende tutto, tappa e maglia, confermandosi uno specialista della Vuelta.

Ordine d'arrivo tappa 4 Vuelta 2024

  1) Primoz Roglic (RBH) in 4h26'49''

2) Lennert Van Eetvelt (LTD) st

3) Joao Almeida (UAD) st

4) Enric Mas (MOV) st

5) Felix Gall (DAT) st

6) Matthew Riccitello (IPT) st

7) Mikel Landa (SOQ) st

8) Antonio Tiberi (TBV) +18''

9) George Bennett (IPT) +28''

10) Pavel Sivakov (UAD) +28''  

Classifica generale Vuelta 2024  

1) Primoz Roglic (RBH) in 14h33'08''

2) Joao Almeida (UAD) +8''

3) Enric Mas (MOV) +32''

4) Antonio Tiberi (TBV) +38''

5) Lennert Van Eetvelt (LTD) +41''

6) Felix Gall (DAT) +47''

7) Brandon McNulty (UAD) +50''

8) Mattias Skjelmose (LTK) +58''

9) Mikel Landa (SOQ) +58''

10) Aleksandr Vlasov (RBH) +1'00''  

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