Ciclismo, il dramma di Leo Hayter: "Soffro di depressione"

Il fratello minore di Ethan, fresco di passaggio alla Soudal Quick-Step, annuncia il ritiro: "Per adesso è improbabile continuare con il professionismo e ovviamente con la Ineos Grenadiers"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
20 agosto 2024
Leo Hayter (Ansa)

Leo Hayter (Ansa)

Roma, 20 agosto 2024 - Non sempre nel ciclismo il passaggio dalle categorie giovanili al professionismo si rivela indolore: cambiano l'impegno, la fatica e le pressioni, incombenze che non tutti i corridori riescono ad assorbire senza contraccolpi. Non a caso, negli ultimi anni l'elenco dei giovanissimi che appendono la bici al chiodo poco dopo il tanto anelato passaggio al mondo dei 'grandi' della bici si allunga: l'ultimo in ordine cronologico è Leo Hayter, che con un accorato messaggio sui propri canali social ha aperto il suo cuore ai propri sostenitori, confessando di attraversare un periodo complicato che (per il momento) sfocia in uno stop alle attività agonistiche.

I dettagli

Il britannico, nonostante la giovanissima età, ha avuto il coraggio di dare un nome e cognome ai suoi problemi, diventando così un modello per tanti suoi coetanei (e non solo). "Molti di voi avranno notato che quest'anno sono stato ancora assente dalle corse. Senza entrare troppo nei dettagli, sto lottando ormai da anni con tanti problemi e a maggio mi è stata diagnosticata la depressione e, sebbene all'inizio i sintomi fossero migliorati, poi mi sono ritrovato nello stesso stato precedente. Quest'anno - continua Hayter - ho avuto un crollo e non mi alleno, né gareggio, da un po'. E' improbabile che io torni al ciclismo professionistico quest'anno e, per lo stesso motivo, non è realistico continuare con la Ineos Grenadiers". Dunque, finisce così, almeno per ora, l'avventura di Hayter nel professionismo, cominciata nel 2023. Prima ancora il classe 2001 si era messo in mostra vincendo il Giro d'Italia Under-23 2022 davanti a Lennert Van Eetvelt e Lenny Martinez, corridori che nel ciclismo dei grandi pian piano si stanno ritagliando uno spazio sempre più interessante: in quell'edizione della Corsa Rosa riservata ai giovani figuravano anche Oscar Onley, Davide Piganzoli, Romain Grégoire, Lorenzo Milesi, Max Poole, Riley Pickrell, Alberto Bruttomesso e Francesco Busatto, a testimonianza di un'annata feconda di talenti futuribili e futuri. E a testimonianza di quanto il più giovane dei fratelli Hayter, che negli anni ha raccolto tantissimi risultati anche su pista, fosse una promessa del ciclismo forse ancora più di Ethan, che invece per il 2025 si è appena legato alla Soudal Quick-Step.

Benedetti si ritira

 E' invece decisamente fisiologico il ritiro di Cesare Benedetti, che sceglie il Giro di Polonia 2024 per appendere la bici al chiodo prima di passare verosimilmente a un ruolo dirigenziale. E la scelta non è casuale, perché il trentino, a partire dal 2021, per ragioni familiari e di residenza a Gliwice ha ottenuto la cittadinanza polacca, rappresentando la Nazionale nel Mondiale 2021, chiuso al 46esimo posto. Professionista dal 2010 al 2024, il classe '87 ha vinto una tappa al Giro d'Italia 2019, il suo picco in carriera: passando alle Classiche, ottimo anche il 14esimo posto ottenuto al Giro di Lombardia 2015 con la casacca della Bora-Hansgrohe, di cui è stato uno dei gregari più efficienti e diligenti.

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