Vuelta, Roglic cerca l'en plein: Ciclismo al top

La Vuelta cresce in qualità di partecipanti, con Evenepoel, Roglic, Vingegaard, Thomas, Bernal e Ayuso. Ganna e Milesi rappresentano l'Italia. La sfida tra Roglic e Vingegaard per un en plein stagionale nelle grandi corse a tappe.

26 agosto 2023

Già c’erano sospetti, ora c’è la certezza: la Vuelta è subito dietro al Tour anche come qualità di partenti. Escluso Pogacar, i più forti ci sono tutti: chi per arricchire ulteriormente la stagione, chi per sistemarla. Col tempo, il calendario ha dato ragione agli spagnoli: spostando la loro corsa verso l’autunno, l’hanno vista fiorire nel livello, mai come stavolta superiore a quello del Giro d’Italia.

Tanto per fare qualche nome: c’è l’ex iridato Evenepoel, vincitore un anno fa, ci sono Roglic e Vingegaard, vincitori di Giro e Tour, e pure Thomas, Bernal, il baby rampante iberico Ayuso e l’altro spagnolo Mas, tutti già visti su podi che contano. E ancora: il russo Vlasov, l’irlandese Dunbar, il colombiano Buitrago, il portoghese Almeida, per restare a chi coltiva un mezzo sogno. Ristretta a diciassette uomini, la spedizione azzurra propone l’icona Pippo Ganna e il giovane Milesi, iridati in Scozia, l’ex tricolore Zana, il collaudato Caruso e il velocista Dainese.

Si parte da Barcellona con una cronosquadre di 15 chilometri, poi il menu prevede tanta montagna (nove arrivi in salita col Tourmalet e il terribile Angliru) e una crono individuale di 26 chilometri. "Sarei felice se vincessi una tappa e salissi sul podio", le prudenti parole di Evenepoel, conscio di non avere vita facile con la coppia Roglic-Vingegaard, intenzionata a regalare alla Jumbo un inedito en plein stagionale nelle grandi corse a tappe: per riuscirci si sono portati il gregario che ha accompagnato entrambi nelle trionfali campagne d’Italia e Francia, l’americano Kuss.

Dei due, il più agguerrito sembra Roglic: quest’anno ha conquistato tutte e quattro le gare a tappe disputate.

Angelo Costa

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