Vuelta 2024, tappa 14: vince Groves. Ordine d'arrivo e classifica generale

L'australiano stavolta batte Van Aert in una volata atipica, preceduta da una salita lunga ma pedalabile che infatti non stimola l'appetito dei big della graduatoria

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
31 agosto 2024
Kaden Groves (Ansa)

Kaden Groves (Ansa)

Villablino (Spagna), 31 agosto 2024 - La tappa 14 della Vuelta 2024 porta la carovana da Villafranca del Bierzo a Villablino dopo 200,5 km. La frazione, già per la sua conformazione, si presenta ambigua: i GPM sono 2, di cui uno di prima categoria piazzato però lontano dal traguardo e dalle pendenze tutt'altro che impossibili. Il finale, a parte un dentello, è totalmente piatto come ce ne sono pochi in questa corsa. Dunque, per una volta, non c'è trippa per i fuggitivi di giornata, controllati e poi ripresi dal gruppo stavolta senza calcoli sbagliati. Tutto è quindi pronto per una volata che vede riproporsi il duello che aveva animato le prime frazioni: Wout Van Aert, diventato nel frattempo il detentore prima della maglia verde e poi, è storia di ieri, di quella a pois, e Kaden Groves, di fatto il suo unico antagonista a parte il lampo di Pavel Bittner. Stavolta fa festa proprio l'australiano, perfetto nello sprint finale così come la sua Alpecin-Deceuninck: non sempre le cose nel corso di questa Vuelta erano andate così bene, mentre per Van Aert, al netto delle soddisfazioni già messe in carniere, torna l'incubo secondi posti. Parli di incubo ed è impossibile non pensare al crollo di ieri di Ben O'Connor, il cui vantaggio in graduatoria è ormai ridotto a poco più di 1' (1'21'' per la precisione). L'australiano, quello dei due meno felice oggi, ieri non aveva nascosto i timori anche per la frazione odierna, al punto da sperare di indossare ancora la maglia rossa al termine della stessa. Così è, perché stavolta, complice un percorso poco idoneo, nessun rivale lo attacca: neanche Primoz Roglic che, anzi, rischia grosso con una foratura in discesa, trovando però il fair play del gruppo, scosso come tutto il mondo del ciclismo dalla notizia della scomparsa improvvisa di Simone Roganti, già nel giro del ciclismo italiano e delle gare del suo calendario e promosso sposo della Bingoal WB per l'anno prossimo. La tappa 15, la Infiesto-Valgrande-Pajares.Cuitu Negru di 143 km, stravolgerà davvero la classifica generale al termine della seconda settimana di Vuelta 2024 grazie ai suoi 4 GPM, di cui 2 di prima categoria e uno, quello finale, di categoria speciale. Proprio la temibile vetta conclusiva, sulla carta, sembra il terreno buono affinché Roglic sferri la 'picconata' decisiva a O'Connor, riprendendosi quella maglia rossa persa in maniera ingenua a causa di una 'fuga bidone' che ancora oggi presenta a tutti il suo conto.

La cronaca

Pronti, via e partono i tentativi di fuga, complice anche un dentello con una pendenza del 6%. Paradossalmente, dopo questa fase ricca di tentativi subito smorzati, nel gruppo subentra una calma quasi piatta. Dopo tanti attacchi a vuoto, si forma quello buono, che vede protagonisti Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers), Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) e Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), che passa per primo sul Puerto de Cerredo (7 km con una pendenza media del 4,6%). Il belga si ripete sul traguardo volante di Cangas del Narcea, prendendosi anche 6'' di abbuono: al connazionale Campenaerts ne vanno 4'', mentre a Tejada solo 2'' di abbuono. Il vantaggio dei battistrada comincia a calare a ridosso dell'inizio della seconda e ultima salita di giornata, il Puerto de Leitariegos (22,8 km con una pendenza media del 4,5% e massima del 7%). L'ascesa è lunga ma pedalabile: tutto che fa il gioco dell'inseguimento del gruppo, al punto che Narvaez, Frigo e Tejada provano ad avvantaggiarsi sugli altri fuggitivi per provare a resistere il più a lungo possibile. Neanche questo terzetto ha fortuna e così il plotone torna sotto, al punto che lo scollinamento premia Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike). Proprio quando la situazione sembra più calma, arriva il colpo di scena potenziale: in discesa Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) fora, ma da parte del gruppo c'è subito il fair play. Lo sloveno rientra tranquillamente in vista degli ultimi chilometri, tutti piatti e adatti a una volata in cui l'uomo più osservato è il solito Van Aert piglia-tutto tra maglia verde e maglia a pois: invece stavolta il belga deve cedere a un eccellente Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che ritrovati il sorriso dopo diversi giorni vissuti nella penombra insieme alla sua squadra, che stavolta gestisce alla grande la situazione. Calma piatta invece tra i big della classifica generale, ancora guidata da Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), l'altro 'vincitore' di giornata: complice una tappa poco adatta a un attacco da parte di un rivale, Roglic su tutti, oggi l'australiano torna a casa 'sano e salvo' dopo il crollo di ieri. L'impressione però è che domani la musica, per lui e per gli altri, sia destinata a cambiare totalmente.

Ordine d'arrivo tappa 14 Vuelta 2024

1) Kaden Groves (ADC) in 4h21'34''

2) Wout Van Aert (TVL) st

3) Corbin Strong (IPT) st

4) Mathias Vacek (LTK) st

5) Pau Miquel (EKP) st

6) Filippo Baroncini (UAD) st

7) Simon Guglielmi (ARK) st

8) Arjen Livyns (LTD) st

9) Xabier Berasategi (EUS) st

10) Carlos Canal (MOV) st

Classifica generale Vuelta 2024

1) Ben O'Connor (DAT) in 56h31'49''

2) Primoz Roglic (RBH) +1'21''

3) Enric Mas (MOV) +3'01''

4) Richard Carapaz (EFE) +3'13''

5) Mikel Landa (SOQ) +3'20''

6) Carlos Rodriguez (IGD) +4'12''

7) Florian Lipowitz (RBH) +4'29''

8) Felix Gall (DAT) +4'42''

9) David Gaudu (GFC) +4'44''

10) Adam Yates (UAD) +5'17''  

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