Bearman, una favola quasi perfetta. Lewis lo batte per 36 millesimi

Il diciottenne inglese partirà undicesimo: ha sostituito in extremis Sainz, operato di appendicite

di LEO TURRINI -
9 marzo 2024
Bearman, una favola quasi perfetta. Lewis lo batte per 36 millesimi

Bearman, una favola quasi perfetta. Lewis lo batte per 36 millesimi

L’Uomo Orso (traduzione del cognome) in realtà ha la faccia di un bambino nel paese dei balocchi. Oliver Bearman magari lo immaginava diverso, il giorno dell’esordio. Invece, lo sceneggiatore chiamato Destino aveva una fretta del diavolo.

Una fretta del diavolo, sì. Ma con trentasei millesimi di troppo. Nei confronti di Lewis Hamilton, il Campionissimo che presto guiderà la Ferrari che adesso è di Oliver Bearman. Il Vecchio e il Bambino. Certo che il Fato quando ci si mette è proprio beffardo…

Trentasei millesimi. Meno di un battito di ciglia. Un niente, venuto ad impedire al giovanotto, diciotto anni e qualcosa (record di precocità nella storia Ferrari in F1) l’ingresso nella Top Ten del Gran Premio Saudita.

Chi è. Il ragazzo del sogno (per ora) infranto nasce a Chelmsford, in Inghilterra , l’8 maggio del 2005, Comincia con i kart a otto anni e si diverte subito a vincere. Nel 2020 sale in Formula 4 e dopo un po’ conquista il successo nei campionati italiano e tedesco. A Maranello lo notano e a novembre 2021 entra nella Ferrari Driver Academy, la scuola per giovani piloti della Scuderia. Che lo affida al team Prema, con il quale Bearman chiude al terzo posto la stagione Formula 3 del 2022 con una vittoria e otto podi. Nel 2023 in Formula 2 ottiene quattro trionfi e guida anche una vettura di Formula 1, la Haas, nelle prove libere in Messico e Abu Dhabi.

Sos. Fin qui, i dati biografici. Poi di colpo la cronaca lascio spazio alla favola pazza. Bearman era già a Gedda, giovedì aveva fatto la pole in F2, staccando il compagno di squadra Kimi Antonelli. Stava preparandosi per la sua gara quando Fred Vasseur lo ha mandato in orbita: ehi bambino, Sainz ha l’appendicite (operato d’urgenza, tutto ok, dovrebbe correre in Australia tra due settimane), tocca a te…

E provateci voi. A diventare all’improvviso il pilota più giovane nella storia Rossa. Provateci voi a debuttare al buio. Senza prove. Senza preavviso. Con un’auto da sistemare nelle misure, il sedile, la pedaliera e bla bla bla. Poi via, il cuore che batte all’impazzata e alla fine ti dicono che per una manciata di millesimi uno che potrebbe essere tuo padre, cioè Lewis Hamilton, ti ha tenuto fuori dal paradiso.

Le parole. Dopo, Vasseur lo ha colmato di elogi: "Oliver ha gestito benissimo la situazione. L’ho chiamato in extremis, per un pugno di centesimi non è entrato in Top Ten".

Lui l’ha raccontata così: "Ho fatto qualche pasticcio, gli errori mi hanno penalizzato un po’ e sono dispiaciuto, ma è stata una esperienza straordinaria. Adesso debbo concentrarmi sulla gara e non è quella di Formula 2! L’obiettivo? Debbo andare a punti, assolutamente".

A patto di aver dormito, la notte della vigilia. Come cantava Venditti? Ah, già: notte prima degli esami…

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