Charles ci crede, Lewis non è più Sprint

Il monegasco: "Avevamo il passo per lottare con chi stava davanti". Hamilton: "Dobbiamo sfruttare meglio questa macchina"

di LEO TURRINI
24 marzo 2025
Lewis Hamilton e Charles Leclerc a Shanghai, i due ferraristi si sono anche toccati in pista alla partenza

Lewis Hamilton e Charles Leclerc a Shanghai, i due ferraristi si sono anche toccati in pista alla partenza

Già prima della clamorosa doppia squalifica in casa Ferrari il morale era basso. Svanito subito l’effetto Sprint Race, in pista la SF25 si era accontentata (faccio per dire, eh) di due piazzamenti modesti. Quinto Carletto, sesto il Baronetto. Imprendibili le McLaren, ma davanti alle Rosse si erano posizionati pure Russell e Verstappen. Non solo: nelle concitate fasi di partenza Leclerc ed Hamilton si erano toccati, con danni alla vettura del monegasco, cui poi Lewis aveva dato strada. Il piatto piangeva prima della esclusione dell’ordine d’arrivo, insomma. Anche se proprio Charles aveva tentato, a parole, di vedere il bicchiere mezzo pieno.

Leclerc. Ecco la sua analisi, per certi versi sorprendente: "In gara avevamo una macchina davvero buona e il passo per lottare davanti. Purtroppo però, la mia ala anteriore si è danneggiata alla partenza. In curva 1 ho scelto la linea interna, mentre Lewis era più esterno e non sapeva che ero lì. Io a mia volta non mi aspettavo che tornasse verso l’interno, quindi è stato solo un incidente sfortunato. Ho perso parecchio downforce a causa del danno e abbiamo fatto un buon lavoro ad arrivare quinto con la macchina in queste condizioni. Abbiamo deciso di non cambiare l’ala anteriore durante il pitstop, poiché ciò avrebbe significato perdere 8 secondi e dover superare diverse vetture per recuperare posizioni. Ho dato il massimo per superare George (Russel), ma faticavo parecchio in curva 12 rispetto a lui, e questo mi ha reso impossibile passarlo. Poteva essere una giornata migliore per la nostra squadra, ma è positivo vedere che il nostro passo gara c’è".

Hamilton. Francamente più severa la disamina di Sir Lewis: "Penso che abbiamo fatto dei buoni progressi rispetto a Melbourne. Abbiamo provato alcune modifiche al set-up per le qualifiche e la gara che però non hanno dato l’esito sperato: sono soluzioni da scartare, è un processo di apprendimento che continuiamo a portare avanti. Ho avuto una buona partenza, ma ho iniziato progressivamente a faticare con il ritmo, così ho suggerito di scambiare le posizioni con Charles per cercare di massimizzare il nostro potenziale di squadra. La strategia a due soste mi ha aiutato a trovare un buon passo nel finale di gara, ma purtroppo non è stato sufficiente per guadagnare posizioni. Analizzeremo tutto, comprenderemo come gestire meglio le cose e torneremo più forti".

Vasseur. Quanto al grande capo francese, et voilà la sua, di interpretazione: "La gara è stata dura, con situazioni particolari. Da un lato del garage avevamo il danno all’ala anteriore per Charles e dall’altro Lewis ha vissuto una giornata difficile. Per lui, la strategia a due soste era sicuramente la scelta giusta poiché il degrado delle gomme era abbastanza significativo e se gli altri avessero dovuto fermarsi ai box avrebbe avuto senso.. Ora dovremo esaminare la situazione per capire perché abbiamo faticato più del previsto. La gestione pneumatici è stata difficile per tutti, con le gomme che perdevano prestazione e poi la ritrovavano. È difficile da interpretare, ma possiamo prendere alcuni aspetti positivi, come il ritmo molto buono di Charles nonostante il danno all’ala anteriore. In queste condizioni abbiamo finito 20 secondi dietro alla McLaren e dieci dietro alla Mercedes. Dobbiamo solo fare un lavoro migliore per assicurarci di sfruttare sempre il potenziale della macchina e ci concentreremo su questo".

Dopo di che, è arrivata la squalifica

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