Clamoroso Bearman: bocciato all’esame per la patente stradale

Il pilota della Haas ha confessato di aver superato la prova per ottenere la patente solo al secondo tentativo per non essersi fermato ad uno stop: “Ho dovuto prendere lezioni”

di LUCA RANUZZI
18 febbraio 2025
Oliver Bearman

Oliver Bearman

Si può essere fenomeni alla guida di una Formula 1, ma avere problemi al volante sulle strade cittadine. Ha del clamoroso l’ultima rivelazione di Oliver Bearman. Il baby pilota inglese lanciato l’anno scorso dalla Ferrari e appena ingaggiato a tempo pieno dalla Haas ha dichiarato di non aver superato al primo colpo l’esame di guida su strada. “L'ho superato la seconda volta e non avrei dovuto dirlo", ha dichiarato con un filo di vergogna il 19enne britannico in occasione dell’evento di lancio dello sport 2025 all’O2 Arena di Londra. Galeotto sarebbe stato uno stop non rispettato ad un incrocio: ”Non ho rispettato un segnale di stop. Non mi sono fermato, ho rallentato ma so che ci si deve fermare. Non abbiamo segnali di stop in un circuito, e forse questo mi ha condizionato”. Sicuramente avrà inciso anche un pizzico di spregiudicatezza da parte dello stesso Bearman che avrebbe preso con eccessiva leggerezza un esame come quello di guida comunque superare, anche perché la guida su strada è molto diversa rispetto a quella su pista. Per questo motivo, prima di cimentarsi nuovamente nel test, ha deciso di fare pratica seguendo alcune lezioni di scuola guida: “Pensavo di poter superare l'esame senza lezioni, – ha infatti sottolineato il giovane pilota - probabilmente è lì che ho sbagliato. Prima di effettuare il secondo tentativo, però, mi sono assicurato di prendere qualche lezione per non arrivare impreparato". Nonostante questa vicissitudine, il neo pilota della Haas aveva comunque già dimostrato le proprie doti automobilistiche in occasione del proprio debutto nel circuito di formula 1 durante il Gran Premio dell’Arabia Saudita dello scorso marzo, quando ricevette l’onore di essere chiamato in causa dalla Ferrari per sostituire l’infortunato Carlos Sainz reduce da un attacco di appendicite, riuscendo addirittura a classificarsi al settimo posto guadagnando quattro posizioni rispetto alle qualifiche e anche due lunghezze al sette volte campione iridato Lewis Hamilton, tra l’altro suo grande idolo. A proposito del neopilota della Ferrari, lui stesso era rimasto notevolmente colpito da parte della prestazione di Bearman definita “fenomenale”, incoronandolo come “stella futura” del circuito mondiale. E se lo dice il sette volte campione del mondo, vuol dire che possiamo fidarci.

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