F1, GP Messico. Le pagelle di Leo Turrini
Verstappen merita 10 anche per lo stile perfetto. Hamilton 9, bellissimo il sorpasso su Leclerc
Città del Messico, 29 ottobre 2023 – Le pagelle del GP del Messico, con il trionfo di Verstappen.
Verstappen: 10
Può partire dietro, può essere obbligato ad un secondo Start, probabilmente potrebbe anche cadere un meteorite sul circuito. Tanto alla fine lui vince sempre, con una disinvoltura che forse non è figlia soltanto dei meriti di una Red Bull che Max guida sempre con stile perfetto. Tanto di cappello.
Hamilton: 9
Bellissimo il sorpasso su Leclerc. Il vecchio zio d’oltre Manica dimostra una volta di avere la voglia degli esordi. E sta dominando il confronto in casa Mercedes con il …nipotino Russell.
Leclerc: 8
Sale sul podio nonostante non riesca a sfruttare il vantaggio della pole. La Ferrari non ha il ritmo per inseguire Verstappen o per tenere dietro Hamilton. Lui dà tutto quello che ha, il problema è che la coperta Rossa è sempre troppo corta.
Domenicali: 8
C’è chi dice che il boss italiano della Formula Uno, erede di Bernie Ecclestone, sia baciato dalla fortuna, ma sono i numeri ad esaltare il suo lavoro: anche in Messico è stato battuto il record di presenze all’autodromo, quattrocentomila spettatori in tre giorni!
Ricciardo: 8
A prescindere dal risultato della domenica, quello che ha fatto sabato in qualifica, collocando la Alpha Tauri in seconda fila sulla griglia di partenza, rilancia prepotentemente l’immagine del l’oriundo australiano. Ha ancora qualcosa da dare.
Sainz: 7
Non proprio irresistibile al via, ma alla distanza conferma la sua ormai proverbiale solidità. Riesce a tenere dietro la Mercedes di Russell. Tutto sommato di più, scatto allo Start a parte, era difficile pretendere qualcosa di più.
Massa: 7
È un voto alla tenacia con la quale l’ex ferrarista sta combattendo la difficile, quasi impossibile battaglia per ottenere a tavolino il titolo mondiale del 2008. Ha le sue ragioni, ma i tempi della giustizia (?) sportiva non giocano a suo favore.
Alonso: 6
Qui citato per sottolineare una antica verità: in Formula Uno nemmeno un grande campione può cavarsela se gli danno da guidare un camion. L’Aston Martin aveva illuso Fernando ad inizio stagione, ora lo espone ad immeritate figuracce.
Tsunoda: 6
Il giapponese di Faenza stava facendo una bellissima gara ma ha esagerato andando con troppa furia all’assalto di Piastri. Ma è un pilota vero, un piccolo samurai con una al rischio forse eccessiva.
Perez: NG
Facciamo che uno come Prost avrebbe affrontato lo Start con un briciolo di prudenza in più. Invece il messicano davanti alla sua gente parte come se non ci fosse un domani. Il contatto con l’incolpevole Leclerc distrugge i suoi sogni di gloria.
Sulayem: 0
Da quando ha preso il posto di Jean Todt al vertice della federazione internazionale dell’automobilismo, si sprecano le occasioni nelle quali le regole e la loro applicazione generano fortissime perplessità tra gli appassionati. Spetta a lui restituire al Circo a quattro ruote una credibilità vagamente smarrita tra codici e cavilli.
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